Il Friuli Venezia Giulia conferma la sua strategia per sostenere le aziende nell’espansione sui mercati esteri. La giunta regionale ha approvato nuove direttive che definiscono il ruolo dello Sportello Sprint FVG come coordinatore delle attività di internazionalizzazione. Questo intervento si inserisce nell’ambito dell’Agenda FVG Manifattura 2030, che mira a far crescere il sistema produttivo locale con particolare attenzione agli scambi commerciali oltreconfine.
Il ruolo dello sportello sprint fvg nella strategia regionale
L’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha sottolineato come “l’approvazione delle nuove linee guida rappresenti un passo concreto per consolidare Sportello Sprint FVG nel ruolo di coordinatore delle politiche per l’internazionalizzazione.” L’iniziativa si inserisce nel progetto complessivo denominato Agenda FVG Manifattura 2030, uno schema che vuole indirizzare lo sviluppo industriale regionale. Il secondo asse individuato in questo percoso strategico riguarda appunto l’internazionalizzazione, evidenziando quanto la Regione punti sul rafforzamento delle esportazioni e sui rapporti con i mercati esteri.
Collaborazioni strategiche per l’internazionalizzazione
Sportello Sprint FVG, gestito da Finest Spa, opera con il sistema regionale dedicato all’internazionalizzazione e collabora con i Cluster Comet, che si occupa di metalmeccanica, e Legno Arredo Casa, riferimento per il settore del mobile e del legno. La nomina di queste realtà pone particolare attenzione ai comparti tradizionali del sistema produttivo regionale, offrendo alle imprese strumenti di supporto per affrontare le nuove sfide dei mercati globali. Le linee guida approvate indicano un rafforzamento delle attività di scouting, accompagnamento e assistenza operativa, rivolte soprattutto a chi vuole espandere la propria presenza oltre i confini nazionali.
Dati e prospettive sull’export del friuli venezia giulia
Il Friuli Venezia Giulia si presenta come una delle regioni italiane più orientate al commercio estero, secondo un recente studio firmato da The European House Ambrosetti. In base all’analisi, la regione si colloca al terzo posto in Italia per incidenza delle esportazioni sul Pil, con una quota pari al 47,5%. Questo dato risulta significativo, soprattutto se si tiene conto dell’andamento globale e delle incertezze che hanno caratterizzato il periodo post-pandemico.
Le esportazioni regionali sono passate da 15,2 miliardi di euro a 18,6 miliardi, segnando un incremento superiore al 22% in pochi anni. Questi numeri indicano una tenuta del tessuto produttivo e l’abilità delle imprese locali nel mantenere e ampliare i rapporti commerciali internazionali. Eppure, emerge anche la consapevolezza di nuovi rischi. Secondo Bini, infatti, il mercato europeo – tradizionalmente il principale sbocco per i prodotti friulani – mostra segnali di rallentamento economico, in particolare la Germania. Questo scenario impone una revisione delle strategie.
Diversificazione dei mercati di riferimento
La Regione spinge quindi a diversificare gli orizzonti commerciali, rivolgendosi a mercati con maggiore crescita economica come Stati Uniti, Medio Oriente, Giappone e l’Estremo Oriente. Questi paesi mostrano tassi di crescita del Pil più elevati, rappresentando quindi nuove opportunità per le imprese del FVG. L’obiettivo resta quello di migliorare la posizione competitiva degli operatori locali, superando i limiti di un mercato europeo attualmente in fase di contrazione.
Nuove azioni operative per supportare le imprese friulane
Le direttive approvate prevedono interventi specifici per accompagnare le aziende nella fase di internazionalizzazione. Lo Sportello Sprint FVG – gestito da Finest – avrà il compito di promuovere attività di scouting mirate. Questo significa individuare mercati emergenti e segmenti di clientela esteri potenzialmente interessati ai prodotti friulani. Oltre alla ricerca, è previsto un seguito tramite servizi di accompagnamento e supporto operativo, che in concreto aiutano le imprese a entrare in contatto con partner commerciali, adeguare la produzione alle richieste dei diversi mercati, e gestire gli aspetti burocratici e logistici.
Il ruolo chiave dei cluster regionali
Il coinvolgimento dei Cluster regionali come Comet e Legno Arredo Casa è centrale per affinare l’intervento: essi rappresentano i distretti produttivi e i settori maggiormente coinvolti nell’export. La collaborazione con questi enti favorisce un dialogo costante tra istituzioni e aziende, migliorando la conoscenza delle esigenze sul campo e la qualità delle iniziative messe in campo.
Queste azioni sono funzionali a rafforzare l’attrattività delle imprese friulane sui mercati internazionali, anche in un contesto segnato da tensioni commerciali e rivalutazioni delle direttrici economiche globali. Lo Sportello Sprint diventa quindi uno strumento di raccordo e sostegno operativo, evitando che le imprese rimangano isolate di fronte a queste sfide complesse. In sostanza, si punta a sostenere la crescita delle esportazioni non solo numericamente ma in modo strutturale, migliorando la capacità di reazione e adattamento delle aziende regionali.
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