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Uif: -3,3% segnalazioni operazioni sospette 2024, +14,5% su terrorismo


Roma, 10 giu. (askanews) – Lo scorso anno sono calate in generale le segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, a quota 145.401 sono state il 3,3% rispetto al 2023, ma a fronte di questa diminuzione generale le segnalazioni al finanziamento del terrorismo hanno registrato un incremento del 14,5%, posto che il loro numero complessivo, pari a 340, è stata frazione del totale. Sono inoltre in crescita le segnalazioni del settore non finanziario, “con un rilevante incremento dell’apporto dei professionisti e degli operatori in criptoattività”. Lo riferisce il Rapporto annuale della Uif, presentato questa mattina dal direttore Enzo Serata, che a Roma ha illustrato l’attività svolta nel 2024.

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Nell’anno sono proseguite le attività finalizzate al miglioramento della qualità della collaborazione attiva. È stato perfezionato il sistema di monitoraggio QUASAR, e sono state predisposte le nuove schede di feedback. Le SOS analizzate nel 2024 classificabili a basso rischio di riciclaggio sono passate dal 25% dell’anno precedente al 20%. Allo stesso tempo sono stati effettuati interventi significativi sugli strumenti informatici e di analisi per gestire efficacemente la crescente complessità dei contesti rappresentati nelle SOS.

I riscontri investigativi confermano l’efficacia della collaborazione attiva e dell’analisi finanziaria. Le segnalazioni analizzate dalla UIF nel biennio 2023-24 hanno ricevuto, fino ad aprile 2025, quasi 48.000 feedback positivi dalla Guardia di Finanza, spiega il Rapporto. I feedback positivi da parte della DNA sono stati quasi 10.000. Inoltre, le SOS sono state ampiamente utilizzate dalla DIA nelle indagini di carattere preventivo e giudiziario.

L’Analisi nazionale del rischio, a cui la UIF ha contribuito nell’ambito del Comitato di Sicurezza Finanziaria, conferma che il rischio di riciclaggio nel nostro Paese è molto significativo e individua, fra le minacce più rilevanti per il sistema nazionale, corruzione, estorsione, evasione e reati tributari, reati fallimentari e societari.

Gli schemi di riciclaggio che emergono dalle SOS sono sempre più sofisticati, prosegue il Rapporto, frequentemente caratterizzati dall’utilizzo di canali e strumenti finanziari innovativi; spesso assumono dimensione transnazionale. Sono ancora emersi casi di finanziamenti assistiti da garanzia pubblica a beneficiari con profili critici e di accesso abusivo o utilizzo anomalo dei fondi pubblici, anche stanziati nell’ambito del PNRR. Sono sempre più diffuse le frodi informatiche e l’utilizzo di criptoattività a scopi di riciclaggio, i furti di identità, le cessioni a terzi di credenziali di accesso, l’apertura di rapporti a distanza utilizzando per il riconoscimento anche sistemi di intelligenza artificiale generativa.

Le segnalazioni strettamente riferibili agli interessi della criminalità organizzata sono state circa il 15 per cento del totale; considerando anche le SOS con collegamenti con queste ultime raggiungono circa un terzo del totale. L’analisi strategica ha approfondito le motivazioni sottostanti all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e le specificità delle amministrazioni a rischio di infiltrazione.

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Nell’attività ispettiva della UIF gli approfondimenti condotti fra gli operatori non finanziari hanno riscontrato criticità nel comparto del gioco, in particolare quello online. Anche gli accertamenti sui segnalanti del settore dell’oro hanno evidenziato carenze nei presìdi antiriciclaggio e nella consapevolezza degli obblighi antiriciclaggio; l’Unità ha realizzato apposite iniziative di sensibilizzazione degli operatori del comparto.

La collaborazione con le autorità nazionali è stata intensa. Le richieste di informazioni dell’Autorità giudiziaria e degli OO.II. si sono lievemente ridotte, ma hanno interessato un numero di SOS superiore a quello del 2023. E’ stato firmato un nuovo Protocollo di coordinamento con la Guardia di Finanza. Sono state anche avviate iniziative di partenariato pubblico-privato per la condivisione di informazioni e il confronto su argomenti a carattere strategico.

Prosegue il recepimento nella normativa nazionale della nuova regolamentazione europea, dice ancora l’Uif, sul quale è stato istituito presso il MEF un tavolo interistituzionale per definire le norme delegate, al quale la UIF partecipa attivamente con contributi e proposte. La recente creazione di una Direzione presso il MEF dedicata alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è funzionale ad assicurare un’efficace supervisione sugli operatori non finanziari e sui professionisti, così come richiesto dalla nuova normativa antiriciclaggio europea. Tale innovazione può costituire anche un’occasione per semplificare gli oneri con regole meglio ritagliate sull’operatività e sul rischio di queste categorie.

In un contesto globale incerto e molto complesso, gli scambi di informazioni con le Financial Intelligence Unit (FIU) sono sempre più efficienti e utili, sia per l’analisi che per il recupero di fondi di origine illecita. L’avvio dell’Autorità antiriciclaggio europea (AMLA) e la nuova regolamentazione europea danno vita a un nuovo assetto istituzionale che potrà rafforzare l’integrazione fra gli Stati membri nell’attività antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo.



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