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Il Rally Italia a rischio trasferimento, Olbia e Alghero unite per non perderlo


Sassari «Il nostro rally poggia le sue basi su una sinergia tra territori e istituzioni che rappresenta un esempio straordinario. Un modello d’eccellenza, un gioiello. A chi pensa di scipparcelo arrivi chiaro il nostro no». Compatti nell’organizzazione di un evento di livello mondiale, compatti anche nel difenderlo di fronte ai tentativi di spostamento delle coordinate. I sindaci di Olbia e Alghero, i due comuni che ad anni alterni ospitano il Rally Italia Sardegna, non vogliono sentire parlare di altre sedi al di fuori dell’isola. In 22 edizioni, la manifestazione ha posto radici profondissime in Sardegna e il Rally d’Italia viene automaticamente associato a questo territorio. Eppure le voci che arrivano da Roma, possibile candidata per il prossimo quinquennio per l’evento organizzato dall’Automobile Club d’Italia, preoccupano non poco. «Per nessun motivo al mondo vogliamo perdere questa opportunità – dice il primo cittadino olbiese, Settimo Nizzi –. Si tratta di un evento che non ha solo un respiro locale, ma che coinvolge i territori ben al di là della sede principale e che è indispensabile per l’intera regione. L’abbiamo capito tanti anni fa e infatti non l’abbiamo mai mollato, anche in periodi in cui le risorse erano poche e le sirene provenienti da altre regioni si facevano sempre più insistenti. Ma oggi il Rally è una realtà d’eccellenza, c’è l’impegno concreto da parte della Regione per continuare a sostenerlo e noi come comune di Olbia siamo pronti a sostenerlo con tutte le nostre forze. Come sono sicuro farà anche Alghero». Dalle parti della Riviera del Corallo la presa di posizione è altrettanto forte. «Alghero – dice il sindaco Raimondo Cacciotto –, insieme a Olbia, alla Regione e al sistema delle imprese ha costruito negli anni un evento unico e di straordinario impatto sul turismo e sull’economia. Una efficace e affinata alternanza con Olbia che ha prodotto investimenti, ricadute, promozione turistica, economia. Un modello di sinergia che ha fatto da esempio, con la Regione protagonista di una lunga stagione di partnership e che la giunta di Alessandra Todde ha inteso rafforzare stanziando ingenti finanziamenti per il triennio 2025-2027. Siamo consci di essere alla vigilia di un momento cruciale per il futuro, rappresentato quest’anno dal rinnovo dell’accordo tra Aci Sport e World Rally Championship. Alla luce delle voci che giorno dopo giorno si fanno sempre più insistenti circa la possibilità del trasferimento a Roma della tappa italiana del Rally, mi unisco e sostengo la posizione espressa dal vicepresidente della Giunta Giuseppe Meloni nel difendere con ogni mezzo a nostra disposizione la permanenza del Rally in Sardegna». La Sardegna ora ha ovviamente necessità di un sostegno trasversale da parte del mondo della politica. «Ora inizieremo le interlocuzioni politiche con i rappresentanti governo – sottolinea Nizzi –. Sono certo che tutti i parlamentari sardi saranno sulla stessa linea, a prescindere dall’appartenenza politica. Non credo che qualcuno possa discostarsi o abbandonare la presa. Il nostro è il rally più bello e lo sanno tutti». «Chiedo al ministro Abodi, che pochi giorni fa ho incontrato con piacere ad Alghero in occasione del World Triathlon Championship Series – aggiunge Cacciotto –, di riporre la massima attenzione all’istanza che proviene dall’intera Sardegna. Una chiarificazione è più che mai necessaria. Allo stesso modo, chiedo all’Aci Sport di tenere conto di quanto è stato fatto in quasi un quarto di secolo con il Rally in Sardegna e di quanto sarebbe grave una perdita del genere».

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