La premier: «Il governo ha creato le condizioni migliori per la crescita»
Indica la strada della riduzione della pressione fiscale per il ceto medio, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato all’assemblea di Confcommercio, oggi riunita a Roma. In una platea che ospita il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepremier Antonio Tajani e i ministri Adolfo Urso, Giuseppe Valditara, Daniela Santanché e Paolo Zangrillo, spicca la presenza della segretaria del Pd, Elly Schlein, accanto a Maria Elena Boschi e Raffaella Paita (Iv).
Tornando a Meloni, la presidente ha ribadito che la riduzione della pressione fiscale «con un’attenzione particolare per il ceto medio» è tra i primi obiettivi del governo «per consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando e rafforzare la domanda interna».
La premier ha poi rivendicato i risultati raggiunti: «Oggi le imprese del terziario di mercato contribuiscono per circa la metà del Pil e dell’occupazione. Siete uno dei motori dell’economia nazionale – ha riconosciuto -, ed è solo grazie al vostro dinamismo e alla vostra capacità di intraprendere che l`Italia sta registrando indicatori macroeconomici estremamente positivi». Tra questi, la crescita del Pil nel primo trimestre dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto al primo trimestre del 2024, meglio di Francia e Germania. Un dato definito «incoraggiante», tenuto conto della «complessa situazione geopolitica internazionale e del quadro delle relazioni commerciali».
Rivolgendosi alla platea, Meloni ha ricordato che il governo sta «rimettendo al centro gli autonomi e i liberi professionisti, lavoratori per troppo tempo disprezzati e considerati a torto figli di un Dio minore».
Parole accolte con favore dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha sottolineato come la crescita di occupazione in Italia sia dovuta al terziario di mercato ma che mancano ancora 260 mila lavoratori al settore. E ha anche chiesto che si continui a lavorare sulla riduzione della pressione fiscale, ha benedetto le aggregazioni bancarie, se creano valore per famiglie e imprese, e ha auspicato che si combatta la desertificazione commerciale. Al ministro Urso, Sangalli ha chiesto che il governo si affretti a indicare le regole che il commercio (e il turismo) attende da tempo, regole che creino la necessaria certezza senza della quale è impossibile investire.
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