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Nuovo Tax Credit Audiovisivo 2024: le prime assegnazioni


L’avvio del nuovo regime di tax credit per il cinema e l’audiovisivo nel 2024 sta finalmente mostrando i suoi primi, seppur cauti, effetti con l’emanazione dei decreti di assegnazione preventiva. Questi primi provvedimenti offrono già materiale significativo per un’analisi preliminare delle dinamiche introdotte dalla nuova legislazione. Il Decreto del 30 aprile 2024 ha segnato un esordio contenuto, stanziando quasi 6 milioni di euro per tre opere cinematografiche e due prodotti TV/web. Un segnale di maggiore operatività è giunto con il Decreto del 30 maggio, che ha impegnato 22,5 milioni di euro, ripartiti tra tre film e undici opere destinate alla televisione o al web.

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Dei diciannove beneficiari iniziali, solamente otto progetti si sono visti assegnare preventivamente il 70% del beneficio

Complessivamente, queste prime decisioni ministeriali hanno interessato diciannove progetti, di cui sei cinematografici e tredici televisivi o per il web. L’aspetto più rilevante che emerge da una disamina di questi primi provvedimenti risiede però nella differenziazione delle aliquote di credito d’imposta applicate. Dei diciannove beneficiari iniziali, solamente otto progetti si sono visti assegnare preventivamente il 70% del beneficio, per un ammontare complessivo di 7,8 milioni di euro. I restanti undici progetti, invece, hanno avuto preventivamente l’assegnazione del 40%, totalizzando 6,12 milioni di euro di credito d’imposta.

Questa disparità di trattamento non è casuale, ma potrebbe riflettere direttamente uno dei cardini della nuova normativa: si deduce che ben undici delle prime diciannove società che hanno ottenuto preventivamente il 40% del beneficio potrebbero essere classificabili come “imprese ad elevata capacità produttiva e finanziaria”.

Tale categoria è precisamente delineata dall’articolo 1, comma 3, lettera k) del decreto ministeriale 225/2024, il quale definisce tali imprese come quelle entità cinematografiche e audiovisive che rientrano in almeno una delle seguenti casistiche:

  • controllo o collegamento, anche indiretto, da parte di un fornitore di servizi media audiovisivi soggetto alla giurisdizione di uno Stato membro UE;
  • controllo o collegamento da parte di un fornitore di servizi media audiovisivi soggetto alla giurisdizione italiana o con responsabilità editoriale per offerte in Italia e un fatturato di almeno 5 milioni di euro nel paese;
  • un attivo di bilancio e un valore della produzione superiori, sulla base dell’ultimo bilancio depositato, a 100 milioni di euro ciascuno, o appartenenza a un gruppo che superi tali valori;
  • essere un’impresa cinematografica o audiovisiva non europea secondo specifiche definizioni.

Coerentemente, l’articolo 6, comma 1, lettera a) del decreto attuativo sul tax credit per il 2024 stabilisce per queste imprese “ad elevata capacità” l’assegnazione preventiva del 40%, riservando l’assegnazione maggiorata, del 70%, alle imprese che non rientrano in tale perimetro.

Questi primi provvedimenti offrono già materiale significativo per un’analisi preliminare delle dinamiche introdotte dalla nuova legislazione.

Lo stesso articolo, nella lettera b, da la possibilità discrezionale di richiedere alle tutte le società di avere preventivamente solo il 40%. Quindi una società, se ha delle sue strette necessità può richiedere il 40% in luogo del 70%. Risulta molto interessante osservare queste prime assegnazioni e sarà interessante approfondire le prossime per capire se la tendenza a dare priorità alle opere tv e web, e alle opere prodotte dalle “grandi società” sarà confermata o se questa è stata solo una casualità. Un elemento di notevole interesse risiede nella tempistica di queste prime assegnazioni, avvenute in un contesto normativo e giurisdizionale ancora in divenire, ovvero prima della pubblicazione del cosiddetto decreto “correttivo”, pubblicato in data 6 giugno, e anteriormente alle pronunce del Tribunale Amministrativo Regionale sui ricorsi pendenti. Al di là di queste specifiche osservazioni e delle necessarie verifiche future, emerge comunque un segnale inequivocabilmente positivo: la ripresa del processo di assegnazione dei crediti d’imposta.

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  • Articolo tratto da CineFO Insights, Cinema Finance Overview
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