Il Workshop AIFIn 2025 ha confermato il ruolo strategico delle Istituzioni Finanziarie a supporto dell’economia reale. Innovazione digitale e tecnologica, finanza alternativa, sostenibilità e gestione dei rischi catastrofali sono stati i principali temi sviluppati nell’incontro. Un confronto tra operatori bancari e assicurativi per delineare le best practice innovative a servizio delle imprese.
Strategie e Innovazioni nel Corporate: Banking & Insurance. È stato questo il tema del confronto durante il recente Workshop AIFIn, settimo appuntamento del programma annuale che vedrà nel 2025 quindici incontri monotematici. I Workshop sono parte integrante dell’Osservatorio AIFIn Innovazione Finanziaria, giunto alla sua XXI edizione.
Il Workshop, riservato alle Istituzioni Finanziarie aderenti al Think Tank, è stato introdotto e moderato da Sergio Spaccavento, Presidente di AIFIn, che ha sintetizzato i principali temi dell’incontro: “nel programma di questa edizione abbiamo: da un lato ripreso alcuni temi che monitoriamo costantemente attraverso il nostro Osservatorio con l’obiettivo di aggiornare la visione strategica e presentare le nuove best practice delle Istituzioni Finanziarie nel segmento di mercato ‘corporate’; dall’altro approfondito un tema di attualità come l’obbligo delle imprese di stipulare una polizza a copertura dei danni da calamità naturali ed eventi catastrofali raccogliendo le relative innovazioni nella value proposition delle Istituzioni Finanziarie. Sul fronte della trasformazione digitale continua il percorso di innovazione all’interno del settore anche in questo specifico segmento, seppur con approcci e maturità diverse, non solo per aumentare l’efficienza interna, ma anche per migliorare la customer experience, la tempestività e l’accessibilità dei servizi. Anche in questo workshop abbiamo potuto rilevare come l’utilizzo crescente di dati e tecnologie di intelligenza artificiale venga percepito come un’opportunità strategica per automatizzare processi anche molto complessi, rendere più efficaci le decisioni, innovare e personalizzare le soluzioni. Questo trend trova applicazione principalmente in aree come il credito – attraverso nuovi modelli di scoring e lending digitale – ma anche nella valutazione dei rischi e nei servizi a valore aggiunto per le imprese. Sul fronte ESG, il 2024 segna una fase di riflessione. Nei mercati extra-UE, in particolare negli Stati Uniti, si osservano segni di rallentamento nell’attenzione politica e regolatoria, creando una significativa divergenza di visione a livello globale. L’Unione Europea, invece, mantiene un ruolo guida nella transizione sostenibile, pur riconoscendo la necessità di rendere gli obblighi più semplici e attuabili, evitando che la sostenibilità si riduca a un mero adempimento burocratico. In questo contesto, le Istituzioni Finanziarie devono continuare, anche per necessità di gestione dei rischi ESG, ad assumere un ruolo attivo nel guidare la transizione delle imprese, e soprattutto delle PMI, colmando i gap informativi, metodologici e operativi, e rafforzando la loro funzione di partner sistemico. Per le imprese resta la sfida di trasformare gli obblighi ESG in una leva competitiva e in un elemento di valore strategico, superando una logica difensiva di mera compliance. Parallelamente, in un contesto in cui il credito bancario diventa sempre più selettivo, la finanza alternativa si afferma come una leva strategica per ampliare l’accesso delle imprese, ed in particolare le PMI, al mercato dei capitali. Essa consente di finanziare progetti a medio-lungo termine legati all’innovazione, alla crescita e alla sostenibilità, ma rappresenta anche un’occasione per stimolare nuove forme di collaborazione tra gli attori del sistema finanziario e per sviluppare servizi non finanziari in grado di accompagnare lo sviluppo imprenditoriale. In questo scenario di transizione e complessità crescente, le imprese familiari si trovano ad affrontare sfide sempre più articolate, legate al passaggio generazionale e alla riorganizzazione della governance. L’offerta di servizi di Investment Banking e Corporate Finance da parte delle Istituzioni Finanziarie assume quindi un ruolo cruciale, consentendo di accompagnare le imprese in momenti critici della loro traiettoria evolutiva. Questa innovazione di offerta consente alle banche commerciali l’occasione di passare da semplici erogatori di credito a veri e propri partner strategici, ma richiede un approccio integrato e competenze specialistiche. Infine, l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi catastrofali impone nuove sfide alla resilienza del tessuto imprenditoriale. In questo contesto, l’introduzione dell’obbligo assicurativo per le imprese in materia di rischi catastrofali rappresenta un passaggio normativo importante, ma anche una leva strategica per evolvere la proposta di valore del settore assicurativo. Le Istituzioni Finanziarie possono affiancare alle coperture assicurative per questi rischi, lo sviluppo di servizi innovativi pre-evento – come strumenti predittivi, modelli di analisi del rischio e piattaforme di monitoraggio – e post-evento – come assistenza rapida, consulenza tecnica e soluzioni di continuità operativa, ecc. rafforzando la resilienza delle imprese. In particolare, per le banche questa rappresenta una opportunità per una visione olistica dell’impresa, integrando la valutazione finanziaria a quella assicurativa. In conclusione, le Istituzioni Finanziarie partecipanti al workshop hanno dimostrato un impegno concreto nel supportare, anche attraverso l’innovazione della value proposition, le molteplici sfide che oggi le imprese italiane devono affrontare. Come AIFIn, abbiamo ancora una volta voluto stimolare la necessità di partire dall’ascolto diretto delle imprese, per promuovere un’innovazione realmente customer e stakeholder driven, riaffermando il ruolo centrale delle Istituzioni Finanziarie nello sviluppo economico del Paese. In quest’ottica, nel secondo semestre del 2025, riattiveremo il Verticale dell’Osservatorio AIFIn sulle imprese coinvolgendo un Expert panel di CFO di imprese non finanziarie, con l’obiettivo di raccogliere e analizzare le loro aspettative in termini di innovazione e relazione con il sistema bancario e finanziario.”
Luisella Altare, Head of Corporate di UniCredit in Italia, ha relazionato sul tema “Innovazione, Digitalizzazione e sviluppo di Piattaforme per le SMEs” sottolineando come “le PMI sono al centro della strategia di UniCredit e la Banca sta investendo per potenziare la propria infrastruttura a supporto del business con la finalità di incrementare la produttività delle SMEs attraverso soluzioni che facilitano e velocizzano l’accesso al credito nonché tramite la possibilità di fare uso di servizi di Investment Banking disegnati per le piccole e medie imprese.”
Daniele Moscato, Head of Corporate Finance di BPER Banca, ha sviluppato l’argomento ‘‘Il passaggio generazionale nelle aziende familiari in Italia: sfide e opportunità’’ esponendo come “le aziende familiari rappresentano un patrimonio unico del tessuto imprenditoriale italiano, frutto della visione dei nostri imprenditori e del senso di responsabilità tra generazioni. Il passaggio generazionale non deve essere vissuto come un vincolo, ma come un’opportunità di sviluppo e rilancio, da pianificare per tempo e con visione strategica. In BPER CIB accompagniamo questa fase con un approccio integrato, affiancando al credito tradizionale tutti gli strumenti dell’Investment Banking.”
Ilaria Stellino, Italy Lead for Sustainable Solutions Group di ING Italia, ha esposto il tema “Sostenibilità: opportunità e sfide nel segmento corporate” sottolineando come “la sostenibilità nel segmento corporate richiede un approccio basato sui dati, ambizioso e collaborativo. In ING, accompagniamo le imprese nel loro percorso di transizione con strumenti concreti, come il nostro ‘Terra approach’ e la valutazione dei piani di transizione dei nostri clienti verso l’obiettivo net-zero. La normativa evolve, ma il nostro impegno resta costante: finanziare il cambiamento facendo leva sul nostro network internazionale, sull’expertise di settore e sulla nostra solida competenza in ambito sostenibilità. Solo insieme, banche, imprese e istituzioni, possiamo costruire un futuro sostenibile e inclusivo. La sfida è trasformare la complessità normativa in opportunità strategiche. Per questo, il dialogo continuo con i clienti è essenziale per accompagnarli con soluzioni su misura e visione di lungo periodo.”
Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha introdotto il tema “La sostenibilità come driver di trasformazione per le PMI” focalizzando l’attenzione su come “la sostenibilità è e rimane centrale per la crescita delle PMI ed è al centro del piano di impresa di Intesa Sanpaolo. Le PMI hanno necessità di essere accompagnate in questo percorso di transizione, che è cruciale per il miglioramento della loro competitività, la crescita internazionale, il rapporto con i capi filiere. Per questa ragione, abbiamo sviluppato un modello di supporto che prevede: sostegno agli investimenti, con linee dedicate e incentivate, per premiare le PMI che affrontano questo percorso e sostegno alla consapevolezza, con attività di engagement attraverso i laboratori ESG, la misurazione del profilo di sostenibilità attraverso lo score ESG inserito in una piattaforma dedicata e di facile accesso alle PMI, che consente ai clienti di avere una visione del proprio piano di miglioramento e un confronto con i propri competitor. La piattaforma ESG è in continua evoluzione e consentirà prospetticamente alle PMI di acquisire sempre più consapevolezza sui temi cruciali della sostenibilità.”
Vincenzo Paolo Carbonara, Responsabile Finanza Per La Crescita di Cassa Depositi e Prestiti, ha parlato di “La finanza alternativa per le PMI”, indicando come “con il nuovo Piano Industriale 2025-2027, CDP conferma il proprio ruolo di anchor investor a supporto del mercato italiano del private capital e dell’accesso al credito delle PMI. La promozione e diffusione degli strumenti di finanza alternativa diventano sempre più fattori chiave per consentire alle aziende di diversificare le proprie fonti di finanziamento in un contesto di complessità congiunturale. L’intervento di CDP consente di attrarre ulteriori investitori istituzionali, incrementando le risorse a disposizione dei piani di crescita e investimento in chiave ESG delle imprese italiane, nell’ottica di rafforzarne la competitività e la leadership in Italia e all’estero.”
Sara Cervi, Responsabile Prodotti d’Investimento e Bancassicurazione di Banco BPM è intervenuta sul tema “L’evoluzione dell’offerta Bancassurance per le PMI – ll rischio catastrofale” ripercorrendo “l’opportunità colta dalla Banca, partendo dall’obbligo assicurativo introdotto dalla legge di Bilancio del 2024, relativo ai rischi catastrofali. Grazie alla partnership con Crédit Agricole Assurances, Banco BPM, in risposta, ha lanciato un innovativo modulo assicurativo dedicato alle PMI, con copertura completa e inclusione del rischio frane. Il concept del prodotto ha puntato sulla modularità, l’estensione delle coperture e l’assistenza post-evento. Banco BPM ha potuto così confermare il suo impegno verso i territori e le imprese.”
Riccardo Gili, Head of Claims Anti Fraud, International, Innovation and Insurance Procurement di AXA Italia ha affrontato il tema “Rischi Cat Nat e innovazioni di servizio”. Il relatore ha illustrato come “il programma AXA ProMeteo è stato creato per migliorare la gestione dei sinistri legati a eventi catastrofici naturali (CatNat) dopo il difficile anno 2023, in cui AXA ha visto un aumento del 550% dei sinistri CatNat rispetto al passato. ProMeteo si propone di gestire in modo proattivo i sinistri, partendo da una rapida identificazione degli eventi e da una valutazione accurata della loro gravità dal loro accadimento sino al follow up puntuale nel corso del tempo. Incrociando i dati di portafoglio (i cui rischi sono stati geolocalizzati) con la geolocalizzazione della catastrofe ed utilizzando il machine learning e l’intelligenza artificiale si è creato un database dedicato agli eventi CatNat, che permette di analizzare i dati storici e di prevedere l’impatto delle catastrofi appena accadono. Il programma prevede l’adozione di protocolli specifici, differenti secondo la magnitudine degli eventi, che insieme a una governance dedicata e task force permettono una gestione proattiva dei fenomeni, i cui sinistri sono identificati appositamente a sistema per un completo ed efficiente monitoraggio. Uno degli obiettivi chiave è migliorare il servizio al cliente, fornendo comunicazioni di allerta preventiva e supporto proattivo dopo gli eventi, per facilitare l’apertura dei sinistri e velocizzare i processi di liquidazione. ProMeteo punta anche a ottimizzare i costi attraverso processi più efficienti, con un supporto chiamato “Caring Angel CAT NAT” dedicato ai clienti colpiti e una maggiore collaborazione con provider specializzati per il ripristino dei beni con un utilizzo ottimizzato delle società di salvataggio, che permette di ridurre la business interruption dei clienti delle commercial line. Infine, sono stati implementati processi peritali specifici, con l’utilizzo ottimizzato delle perizie remote, e del mutual aid (un sistema di mutuo soccorso tra periti di diverse aree) per garantire interventi sempre più tempestivi. ProMeteo rappresenta un importante passo avanti nella gestione dei sinistri CatNat, con l’obiettivo di migliorare il servizio ai clienti e ottimizzare i costi.”
La Redazione di Financialinnovation.it
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