Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Confindustria Brescia, Paolo Streparava è il nuovo presidente: «Una squadra per diventare punto di riferimento delle imprese»


Confindustria Brescia è pronta per il nuovo vertice. Dalle 14.30 al Teatro Dis_play al Brixia Forum, inizierà la parte privata dell’assemblea generale 2025 dell’associazione, che ha come titolo «Nuovi orizzonti: l’impresa continua» e che vedrà il passaggio di consegne tra l’attuale presidente, Franco Gussalli Beretta, e il leader designato, Paolo Streparava.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

La formalizzazione avverrà con il voto (tramite piattaforma elettronica) degli associati, che avranno il compito di eleggere il nuovo leader per il quadriennio 2025-29; con lui anche la sua squadra, formata da otto vicepresidenti: Mario Bonomi avrà la delega a Innovazione e Sviluppo digitale, Marco Capitanio a Sviluppo associativo e Zone e settori, Maria Chiara Franceschetti a Internazionalizzazione e Ecosistema imprese, Giovanni Marinoni Martin a Sicurezza, Transizione e Europa, Matteo Meroni a Esg e Legalità, Elisa Torchiani a Education e Cultura d’impresa, Anna Tripoli a Credito, Finanza e Fisco, mentre Fabrizio Vicari si occuperà di Relazioni industriali e Organizzazione.









La candidatura di Streparava, amministratore delegato del gruppo Streparava di Adro (protagonista nell’automotive e non solo) e attuale vicepresidente di Confindustria Bs con delega a Credito, Finanza e Fisco, è stata l’unica che si è concretizzata davanti alla Commissione di designazione, ottenendo fin da subito un ampio consenso e superando già nei primi giorni il 30% dei voti assembleari esercitabili, espressione di oltre 140 aziende del territorio, a cui se ne sono aggiunte molte altre nelle settimane successive durante le consultazioni dei «saggi». Streparava è stato poi designato a leader dal Consiglio Generale, che successivamente ha dato l’ok anche alla sua quadra.

L’assemblea pubblica

Dalle 17.30 la parte pubblica delle assise, con il saluto di Gussalli Beretta, il discorso di insediamento di Streparava, che illustrerà le linee di mandato per il quadriennio 2025-2029 e i principali temi su cui Confindustria Bs si concentrerà per far crescere il sistema produttivo del territorio, con attenzione anche all’Europa e alle nuove tecnologie. A seguire, moderati dal giornalista Nicola Porro, interverranno Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari (saranno presenti anche due vetture del Cavallino rampante) e Emanuele Orsini, leader nazionale di Confindustria. 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Il primo discorso di Streparava

“Sono onorato della fiducia che mi avete espresso, perché questo ruolo mi chiama a rappresentare con impegno, forza, equilibrio e determinazione la comunità di industrie e di persone che tutti i giorni fanno crescere la nostra realtà bresciana e di conseguenza il nostro paese. Un paese che ahimè sta attraverso difficoltà titaniche in un mondo che cambia a una velocità mai vista prima. 

Un’epoca in cui l’intelligenza artificiale offrirà sicuramente soluzioni innovative ma che, al tempo stesso, nei prossimi 5 anni, comporterà il raddoppio del consumo elettrico a causa dell’espansione dei data center e della concentrazione della capacità di calcolo, con rilevanti impatti sul sistema energetico. 

Ma anche l’intreccio di criticità economiche, tensioni politiche, transizioni tecnologiche e ambientali e dinamiche geopolitiche in continua ed accelerata evoluzione. Fattori, strettamente interconnessi tra loro, che richiedono alle industrie capacità di adattamento, visione strategica e un coraggio imprenditoriale rinnovato. Servono, quindi, nuovi orizzonti affinché le imprese continuino a prosperare; per questo abbiamo il dovere di essere audaci e visionari, di abbracciare il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia.

Questo mio mandato si fonda su tre pilastri fondamentali

– APERTURA: crediamo nell’importanza di fare impresa con un approccio virtuoso votato alla sostenibilità che tuttavia non deve diventare un ulteriore, quanto non necessario, appesantimento degli oneri burocratici ed economici per le nostre aziende.

– CAMBIAMENTO: è necessario un deciso cambio di passo per le nostre aziende; bisogna guardare al futuro con spirito di rinnovamento, accogliendo le sfide dell’innovazione tecnologica, sperimentare, mettersi in discussione ma soprattutto, rendere l’innovazione un elemento strutturale del tessuto imprenditoriale, e non una reazione occasionale alla crisi.

– CRESCITA: Viviamo in un’economia globalizzata, interconnessa e in rapida evoluzione, nella quale il successo delle imprese locali dipende sempre più dalla loro capacità di aprirsi al mondo, di costruire relazioni solide e durature oltre i confini nazionali. L’internazionalizzazione non è più un’opzione riservata a pochi, ma una condizione essenziale per accrescere la competitività e cogliere nuove opportunità. 

Dobbiamo costruire insieme un modello di impresa che guardi al futuro con la forza dell’innovazione e la consapevolezza della nostra responsabilità sociale. L’industria è il cuore pulsante della nostra economia. La nostra Brescia, leonessa d’Italia, è a pieno titolo uno dei più importanti poli in ambito industriale a livello europeo. Il settore manifatturiero impiega 153.000 persone in 13.000 aziende, con la metalmeccanica in primo piano: 8.000 unità locali e oltre 108.000 addetti, che fanno di Brescia la seconda provincia italiana per importanza in questo comparto.

Ebbene, nonostante l’industria bresciana sia tra le più importanti e produttive d’Italia, affronta oggi diversi problemi strutturali e congiunturali. Numerose imprese, in particolare nei settori siderurgico, metallurgico e manifatturiero, sono chiamate ad adeguarsi alle nuove disposizioni ambientali introdotte dal Green Deal europeo. A ciò si aggiunge un crescente disallineamento tra la domanda e l’offerta di competenze professionali. L’occupazione, che nel 2024 ha toccato livelli record con 546 mila occupati, è però trainata dagli over 45, che rappresentano quasi il 49% della forza lavoro. Senza un apporto migratorio e correttivi strutturali, la popolazione attiva potrebbe scendere a 642 mila unità nel 2043, dagli attuali 814 mila. Se così sarà, accumuleremo perdite anche superiori ai 90 miliardi di euro di ricchezza economica per la nostra comunità.

Le forti oscillazioni dei prezzi di gas ed elettricità continuano a gravare sui costi produttivi, accrescendo le difficoltà dell’industria manifatturiera bresciana già penalizzata dalla debole domanda. Il conflitto russo-ucraino ha acuito la crisi energetica europea, facendo impennare i prezzi e alimentando un’inflazione persistente. Tuttavia, è importante evidenziare come l’elevato costo dell’energia non sia imputabile unicamente alle recenti tensioni geopolitiche ma anche da un impianto strutturale nella determinazione dei prezzi che continua a basarsi sull’assenza di un effettivo disaccoppiamento tra le diverse fonti energetiche.

Il settore automotive bresciano – quarto polo nazionale e primo in Lombardia, con oltre 1,7 miliardi di export e 2,5 miliardi di fatturato – in notevole difficoltà, è stato fortemente colpito da fattori quali la profonda crisi economica e sociale che sta attraversando la Germania che ha causato un calo nella produzione di autoveicoli, incidendo negativamente  sull’export bresciano. Ed infine l’attuazione del PNRR che si è purtroppo distinta per una complessità burocratica che ha gravemente rallentato decisioni ed interventi. A ciò si sono aggiunti ritardi nella pubblicazione dei bandi e vincoli procedurali ridondanti e disomogenei, che hanno aumentato l’incertezza e scoraggiato la partecipazione di soggetti pubblici e privati.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Lo ribadiamo ancora una volta. Siamo stufi di continuare a pagare l’energia elettrica il 38% in più dei nostri Colleghi tedeschi, il 73% in più degli Spagnoli e l’88% in più dei Francesi. È necessario affrontare anche il nodo del patrimonio immobiliare dello Stato composto da oltre 44 mila immobili, tra fabbricati e aree, per un valore complessivo di 62,8 miliardi di euro. Siamo certi che sia tutto incedibile? O parte potrebbe essere immesso nel mercato ed il ricavato potrebbe andare in abbattimento del debito pubblico, per consentire politiche fiscali più favorevoli a cittadini e imprese? È fondamentale poi un impegno corale di tutti, industriali, sindacati e istituzioni per mettere mano al cuneo fiscale e contributivo: secondo i dati OCSE, rispetto a Francia e Germania siamo i soli a non aver ridotto il cuneo fiscale del costo del lavoro dal 2000 ad oggi. La Germania lo ha diminuito di 4,9 punti percentuali; la Francia di 3,2. Può sembrare poco, ma è un segnale tangibile a favore anche del potere d’acquisto delle persone, stante anche la dinamica inflattiva degli ultimi anni.

Sensibilizzeremo le imprese sull’importanza della digitalizzazione come strumento strategico per potenziare il loro business. Solleciteremo gli imprenditori ad investire nella propria formazione e in quella dei propri collaboratori su temi tecnici ed economico-finanziari legati alla gestione dell’impresa. Supporteremo le imprese nell’adeguamento alle normative ESG e alla direttiva CSRD. Valorizzeremo i giovani, ai quali dobbiamo riservare un’attenzione particolare.

In un’ottica di sviluppo sostenibile e innovazione urbana, assumeremo un ruolo attivo nel rafforzare e modernizzare le infrastrutture della nostra città e della provincia, quali ad esempio l’autostrada della Valtrompia, l’aeroporto di Montichiari, la Corda Molle, lo scalo merci ferroviario di Brescia, solo per citarne alcuni.  Avvieremo e sosterremo tavoli strutturati di confronto con le istituzioni locali, provinciali, nazionali ed europee, al fine di affrontare in modo coordinato e costruttivo le principali tematiche di rilevanza strategica per le imprese che rappresentiamo.

Nel tempo ho imparato – e continuo ogni giorno a imparare – che per diventare davvero un imprenditore capace e consapevole non bastano l’intraprendenza o il coraggio. Servono esperienza, dedizione, la capacità di mettersi in discussione, e soprattutto tanta, tantissima umiltà. Umiltà di ascoltare, di confrontarsi apertamente con gli altri, di apprendere anche dalle difficoltà e di riconoscere il valore delle competenze altrui.

Per questo, sin da ora, mi assumo con piena consapevolezza l’onere e l’onore del ruolo che mi è stato affidato, mettendomi al servizio delle nostre aziende per sostenerle nelle sfide quotidiane e contribuire alla diffusione di una cultura industriale solida, autentica e fondata sui valori che da sempre ispirano e guidano noi imprenditori: visione, responsabilità, innovazione e senso di comunità. Saranno questi stessi valori a guidare anche l’azione degli otto Vicepresidenti – che invito a salire sul palco – Mario Bonomi, Marco Capitanio, Maria Chiara Franceschetti, Giovanni Marinoni Martin, Matteo Meroni, Elisa Torchiani, Anna Tripoli, Fabrizio Vicari, che compongono la mia squadra e che sin da subito hanno accolto con entusiasmo l’invito a collaborare, mettendosi a disposizione dell’associazione, lavorando al mio fianco alla definizione e realizzazione del programma di mandato.

Saremo pronti ad ascoltare e a rappresentare i bisogni delle nostre imprese, portando avanti il nostro lavoro con un forte senso di responsabilità, determinazione e, soprattutto, con l’impegno e la passione che ci contraddistinguono. Tuttavia, per raggiungere i nostri obiettivi, avremo bisogno del sostegno di ciascuno di voi che sono certo non mancherà. Un’Italia migliore, è un’Italia che costruiamo noi, insieme, giorno per giorno.





Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contabilità

Buste paga