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Export lecchese: +6% nel primo trimestre


«I dati confermano il ruolo centrale dell’internazionalizzazione come leva strategica per la crescita del sistema produttivo italiano», afferma Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia. La tendenza in atto investe anche Lecco, dove nei primi tre mesi del 2025 gli scambi del commercio estero hanno totalizzato 2,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto ai primi tre mesi del 2024

«I dati confermano il ruolo centrale dell’internazionalizzazione come leva strategica per la crescita del sistema produttivo italiano», afferma Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia in occasione della diffusione dei dati trimestrali dell’export italiano elaborati dalla stessa agenzia su base dati Istat-Coeweb. La tendenza in atto investe anche Lecco, dove nel primo trimestre del 2025 gli scambi del commercio estero hanno totalizzato 2,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto ai primi tre mesi del 2024. Di questi, poco più di 1,5 miliardi riguardano le esportazioni (+6% su base annua), mentre circa 839 milioni sono stati realizzati dalle importazioni (+2%). Per quanto riguarda i settori, Lecco ha esportato (sempre nel primo trimestre 2025) metalli per circa mezzo miliardo di euro, macchinari per 298 milioni e alimentari per 121 milioni. Il primo mercato di sbocco è la Germania (228 milioni), seguita da Francia con 171 milioni, Stati Uniti con 128 milioni, Svizzera con 93 milioni. Italia ed Europa a confronto Nel trimestre l’export nazionale cresce del 3%, per un valore di 160 miliardi di euro. Crescono del 6% le importazioni nazionali, pari a oltre 150 miliardi in tre mesi. La crescita degli scambi nazionali è del 5%, e l’interscambio è pari a 311 miliardi, sempre nel trimestre. Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia nel primo trimestre di quest’anno arriva a quasi 87 miliardi di interscambio complessivo, +4% rispetto ai primi tre mesi del 2024. In particolare, l’export lombardo di 41 miliardi di euro circa segna un +1%, mentre le importazioni con 46 miliardi crescono del 7%.

La Lombardia resta dunque al primo posto, seguita da Veneto (36 miliardi in tre mesi, +2%, con un export da 20 miliardi) ed Emilia-Romagna (34 miliardi, +3%, con un export da 21 miliardi). Cresce la Toscana con 29 miliardi di scambi (+12,3%), di cui 16 d’export (+8%). Cresce il Friuli-Venezia Giulia con 9 miliardi di scambi (+18%), di cui 6 miliardi di export (+26%).

Tra i Paesi verso cui aumentano le esportazioni nel primo trimestre, crescono del 12% le vendite nazionali verso gli Usa, del 5% verso la Germania, del 10% verso la Spagna, dell’11% verso la Svizzera, del 9% verso il Regno Unito, del 22% verso gli Emirati Arabi Uniti. «Nonostante un contesto globale complesso – commenta Da Pozzo – le esportazioni italiane si mantengono stabili e mostrano segnali di vitalità in quei mercati ad alto potenziale per il Made in Italy, inseriti anche nel Piano d’Azione per l’Export del ministero degli Esteri e della Cooperazione, come Turchia, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Brasile e Regno Unito. È un risultato che testimonia la capacità delle imprese italiane, in particolare delle Pmi, di innovare, adattarsi e competere a livello globale. Il nostro lavoro come Promos Italia è proprio quello di accompagnare queste imprese nel loro percorso di internazionalizzazione, e in tal senso è importante investire in strategie locali di sostegno all’export, collaborando con enti e associazioni nazionali e locali, facendo sistema»

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