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l’Italia cerca soluzioni e FoodSeed lancia tre startup promettenti – StartUp Magazine


Con uno spreco alimentare che ha raggiunto i 14,1 miliardi di euro nel 2024 – in crescita del 45,6% rispetto all’anno precedente – e il 66% del packaging alimentare ancora dominato dalla plastica, l’agroalimentare italiano è di fronte a un bivio. Due emergenze, quella della sostenibilità degli imballaggi e della conservazione dei prodotti freschi, impongono soluzioni rapide ed efficaci.

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A rispondere a questa sfida è FoodSeed, il programma di accelerazione dedicato al settore AgriFoodTech promosso da CDP Venture Capital SGR, con il supporto di Fondazione Cariverona, UniCredit e Eatable Adventures. Tre le startup selezionate che, con approcci innovativi, puntano a trasformare l’intera filiera agroalimentare: Mama Science, Alkelux e AgreeNET.

Ortofrutta in prima linea

Il comparto ortofrutticolo, tra i più esposti alla deperibilità e alle inefficienze logistiche, è anche uno dei più colpiti: quasi un terzo delle perdite (28,5%) si verifica nella fase di commercializzazione. A questo si aggiunge un riciclo effettivo della plastica inferiore al 50%, secondo l’Unità Investigativa di Greenpeace Italia.

Nonostante nel 2023 l’Italia abbia riciclato il 75,3% dei rifiuti da imballaggio (dati CONAI), la plastica resta il materiale dominante. In questo scenario, la tecnologia e l’open innovation emergono come leve fondamentali per la transizione verso modelli più circolari.

Le tre soluzioni ad alto impatto

Mama Science (Bologna)

La startup ha sviluppato coating e film biodegradabili 100% bio-based, ispirati ai processi naturali. I materiali biomimetici imitano le proprietà della plastica ma sono completamente compostabili. Applicabili su ortaggi, carne e latticini, prolungano la shelf-life dei prodotti e riducono drasticamente l’uso di imballaggi plastici.

Alkelux (Sardegna)

L’azienda ha realizzato un additivo antimicrobico naturale derivato dagli scarti della liquirizia. Integrabile nei materiali di confezionamento senza modifiche alle linee produttive, aumenta la durata della frutta fresca (es. fragole) fino a raddoppiarla. È privo di metalli, idrosolubile e facilmente scalabile, anche per le PMI.

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AgreeNET

Ha ideato un POD biodegradabile da inserire nelle confezioni. Il dispositivo rilascia sostanze bioattive naturali – simili a quelle prodotte dalle piante per difendersi – che allungano la conservazione dei prodotti fino a 20 giorni. Una soluzione ideale per l’export, dove il tempo di conservazione è un fattore critico.

Un’opportunità per le imprese

“In un momento in cui la pressione ambientale e le normative stanno cambiando le regole del gioco, l’innovazione non è più un’opzione ma una necessità,” afferma Alberto Barbari, Regional VP Italy di Eatable Adventures. “Le startup di FoodSeed dimostrano come l’open innovation possa guidare la trasformazione sostenibile del food system”.

Il modello sostenuto da FoodSeed punta a rafforzare la collaborazione tra startup e aziende consolidate, per accelerare l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale e rafforzare la competitività dell’industria alimentare nazionale.



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