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Percorsi di migrazione regolare dal Marocco all’Italia: concluso


Percorsi di migrazione regolare dal Marocco all’Italia: concluso il roadshow THAMM Plus

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Delegazione marocchina in visita per rafforzare la cooperazione e avviare l’ingresso di 500 lavoratori nella meccatronica

Roma, 13 giugno – Si è concluso oggi a Roma, con un incontro istituzionale presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il roadshow di una delegazione in visita dal Marocco nell’ambito del progetto THAMM Plus (Towards a Holistic Approach to Labour Migration Governance and Labour Mobility Partnerships), un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea e realizzata con il supporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). 

Il progetto mira a facilitare l’apertura di canali regolari di migrazione per motivi di lavoro, rispondendo alla crescente domanda di manodopera qualificata da parte del sistema economico italiano.
THAMM Plus prevede, nello specifico, l’arrivo in Italia di 500 lavoratori dal Marocco nel settore della meccatronica e di 2.000 lavoratori dalla Tunisia per il settore dell’edilizia, nell’ambito di partenariati bilaterali e percorsi formativi concordati con le autorità e le imprese italiane.

La delegazione marocchina, composta da rappresentanti del Ministero dell’Inclusione Economica, delle Piccole Imprese, del Lavoro e delle Competenze (MIEPEEC), dell’ANAPEC (Agenzia nazionale per la promozione dell’impiego e delle competenze), dell’OFPPT (Ufficio di formazione professionale e promozione del lavoro), della Confederazione Generale delle Imprese Marocchine (CGEM) e dell’OIM Marocco, è stata ospite delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, con tappe a Milano, Venezia e Bologna.

Durante il tour, la delegazione ha avuto l’opportunità di confrontarsi con rappresentanti del Ministero del Lavoro, delle istituzioni locali, dell’Unione europea, nonché con esponenti del settore privato, delle agenzie per il lavoro, dei sindacati e dei centri di formazione, in un dialogo concreto su come strutturare percorsi di migrazione regolare che garantiscano tutele e opportunità ai lavoratori migranti.

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“Questo roadshow ha consolidato l’interesse delle istituzioni regionali e del settore privato nel costruire legami duraturi con il Marocco, condividendo esperienze e individuando esigenze comuni,” ha dichiarato Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM. “L’obiettivo è promuovere competenze, creare fiducia e sviluppare modelli sostenibili di mobilità.”

Il confronto con il mondo imprenditoriale ha confermato quanto il sistema produttivo italiano guardi con interesse a strumenti stabili e ben strutturati per attrarre forza lavoro qualificata dall’estero. Le voci delle imprese e delle associazioni di categoria hanno contribuito a chiarire le esigenze reali del territorio e le condizioni necessarie per l’efficacia del progetto: alloggio, trasporti, conoscenza della lingua italiana e semplificazione delle procedure amministrative. A questi aspetti si affianca con sempre maggiore consapevolezza la necessità di facilitare il percorso di inclusione sociale affinché l’inserimento non si limiti alla dimensione lavorativa ma includa anche tutta la sfera di una vita delle persone che arriva in un nuovo contesto sociale.

“In questi incontri è stato fondamentale ascoltare il punto di vista sia delle imprese sia delle organizzazioni del lavoro,” ha sottolineato Laura Palatini, Capo Missione dell’OIM Marocco. “Ci siamo resi conto che i bisogni emersi tra le tre regioni visitate – Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna – sono simili, e che il Marocco è pronto a rispondere a queste esigenze. Le parole chiave ricorrenti sono state “ponte” e “fiducia”: costruire un ponte insieme e rafforzare la fiducia reciproca è la base per il successo del progetto.”

“THAMM Plus”, conclude Hart, “rappresenta un modello virtuoso di cooperazione euromediterranea, capace di coniugare governance migratoria, sviluppo economico e valorizzazione del capitale umano. È un esempio di politica lungimirante, che affronta la migrazione non come un’emergenza, ma come una leva strategica per costruire sistemi più inclusivi, resilienti e competitivi”.

In questo contesto, Il progetto ha anche lanciato una manifestazione di interesse rivolta alle aziende italiane che desiderano aderire all’iniziativa e cogliere questa opportunità concreta per accedere a risorse qualificate e rafforzare la competitività in un mercato sempre più globale, investendo in percorsi di mobilità sicuri e ben strutturati.

 

 

Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, Portavoce,
tel. 347 0898996, fdigiacomo@iom.int  

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