Bologna, 12 giugno 2025, a cura di Catno Press – Il 2024 ha registrato un andamento stagnante della produzione di asfalto (conglomerato bituminoso), principale indicatore dello stato di manutenzione della nostra rete stradale, rispetto al 2023. Al buon andamento del settore nel primo semestre è poi seguita una seconda parte dell’anno in costante calo, con manutenzioni da parte di comuni e città metropolitane ridotte all’osso.
MANUTENZIONI RIDOTTE ALL’OSSO
Ora, dopo un inizio 2025 difficile, il rischio è di tornare ai livelli toccati in periodo pre-Covid, con relative ricadute negative sullo stato di salute delle nostre strade. Per una rete nazionale più sicura e sostenibile serve una maggiore e più efficace pianificazione da parte delle stazioni appaltanti. Sono questi i principali trend e spunti emersi nel corso del Road Safety Day, l’evento dal titolo “Sicurezza stradale, una responsabilità comune, un impegno di filiera”, promosso a Bologna dall’Associazione Strade Italiane e Bitumi (Siteb), che ha posto a confronto istituzioni, enti gestori, imprese, progettisti, tecnici e rappresentanti del mondo accademico in una giornata dedicata alla sicurezza delle infrastrutture stradali.
ANALISI SULLO STATO DELLE STRADE ITALIANE
L’iniziativa dell’Associazione ha evidenziato i risultati della sua analisi trimestrale sullo stato di salute delle strade italiane: dopo gli ultimi anni di costante crescita della produzione di asfalto (vedi tabella di seguito), nel 2024 la curva di crescita si è appiattita, mantenendo esattamente gli stessi valori dell’anno precedente. La produzione si è fermata a 34,3 milioni di tonnellate di conglomerato bituminoso, per un valore della produzione e posa in opera di 3.600 milioni di euro. Inalterato anche il numero di occupati (38.000) e di impianti attivi nel nostro Paese. Siteb ha poi illustrato i dati relativi alla rete italiana, oggi costituita da quasi 837.00 chilometri di strade, di cui solo circa 7.000 fanno parte delle arterie autostradale, puntualmente manutenute e 32.000 della rete ANAS. Il resto, oltre 700.000 chilometri (incluse le strade bianche, quelle, vicinali e interpoderali private), è gestito da province e comuni, il 70% dei quali con meno di 5.000 abitanti. Su questi insistono le maggiori criticità.
ENGINEERING DELLA SICUREZZA STRADALE
Sottolinea al riguardo il presidente della Siteb, Alessandro Pesaresi, che «i dati del 2024 e quelli del primo trimestre del 2025, in linea con lo scorso anno, profilano uno scenario piatto per lo stato di salute della nostra rete stradale che, ogni anno avrebbe bisogno di una produzione di asfalto superiore ai 40 milioni di tonnellate annue e che invece quest’anno rischia di ritornare poco sopra quota 30 milioni. Serve oggi una pianificazione più puntuale e attenta dei lavori stradali per evitare di condannare le imprese del settore, già messe in difficoltà dalle recenti normative di difficile applicazione sull’end of waste dei rifiuti da costruzione e demolizione e dai criteri ambientali minimi (CAM), a lavorare in costante emergenza». L’evento ha registrato l’alternarsi degli interventi di alcuni dei principali esperti sul tema, esponenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Anas, Piarc Anci, Polizia Stradale e Asnsfisa, Speri, Aspi e Abesca, su tematiche quali l’engineering della sicurezza stradale e i valori della sicurezza.
IL MANUALE DELLA SITEB
Durante il convegno è stato inoltre presentato il manuale tecnico “Sicurezza stradale: l’aderenza delle pavimentazioni”, realizzato da una task force di esperti del settore della Siteb. Si tratta di uno strumento pratico e aggiornato, pensato per chi opera quotidianamente sul campo. Tra i vari fattori che influenzano la sicurezza stradale, l’aderenza delle pavimentazioni rappresenta infatti uno degli elementi chiave, determinante per il comportamento dei veicoli, in particolare in condizioni atmosferiche avverse come pioggia, nebbia o neve. Il manuale analizza i meccanismi che determinano l’aderenza su strada, le metodologie più avanzate per la sua misurazione e le migliori pratiche per la progettazione e la manutenzione delle pavimentazioni stradali.
ASPHALTICA WORLD 2025
«L’obiettivo del nostro manuale è duplice – ha altresì osservato Pesaresi -, da un lato, fornire agli operatori del settore uno strumento utile per migliorare gli aspetti relativi alla sicurezza delle pavimentazioni stradali; dall’altro, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo aspetto spesso trascurato, ma fondamentale, per la prevenzione di incidenti. Attraverso la diffusione di conoscenze tecniche approfondite e l’adozione di best practices, è possibile contribuire in modo significativo alla costruzione di infrastrutture stradali più sicure e affidabili». A margine dell’evento sono state, inoltre, rese note le date della prossima edizione di Asphaltica World 2025, mostra convegno di riferimento per il settore stradale, che avrà luogo a Bari dal 29 al 31 ottobre promossimi, promossa dalla Siteb in collaborazione con BolognaFiere.
ALCUNI DATI
2024: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 34,3; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 3.600; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 38; impianti di produzione, 400.
2023: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 34,2; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 3.250; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 38; impianti di produzione, 400.
2022: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 31,2; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 2.900; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 38; impianti di produzione, 400.
2021: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 37,6; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 3.570; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 35; impianti di produzione, 400.
2020: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 32; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 2.470; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 34; impianti di produzione, 390.
2019: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 30,1; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 2.260; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 32; impianti di produzione, 380.
2016: conglomerato bituminoso (in milioni di tonnellate), 22,3; valore della produzione di conglomerato in opera (manutenzione) meno in milioni di euro, 1.476; addetti impiegati (in migliaia di lavoratori), 33; impianti di produzione, 400.
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