Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

L’applicazione della direttiva CSRD aveva molte lacune anche prima del Pacchetto Omnibus


Il Pacchetto Omnibus ha fermato l’orologio per molte delle imprese che avrebbero dovuto rendicontare secondo la CSRD. Non l’ha fermato però per tutte: le organizzazioni che rientravano nella “Wave 1” – il primo scaglione di adozione della Direttiva – hanno pubblicato e stanno pubblicando i loro report secondo la nuova normativa. Come hanno affrontato questa sfida?

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Una nuova analisi di benchmark realizzata con strumenti di intelligenza artificiale rivela che anche tra i primi player europei ad aver pubblicato i nuovi report emergono sfide significative nella qualità e completezza delle informazioni.

L’indagine vede come partner italiano Amapola, e ha permesso di valutare oltre 500 metriche previste dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), spingendosi ben oltre il classico benchmarking tematico.

La ricerca ha preso in esame le informazioni pubblicate dalle aziende, partendo dalla situazione della Danimarca, che è nella top 5 dei Paesi europei con più report CSRD nel 2024. I Paesi nordici sono da sempre punti di riferimento per la rendicontazione: prenderli in esame permette di avere un parametro alto di confronto rispetto all’implementazione della normativa. L’analisi è stata condotta su una selezione delle più grandi aziende danesi — in particolare, 25 tra le principali aziende quotate incluse nella prima wave. Il quadro che ne emerge è chiaro: nessuna impresa ha ancora raggiunto un livello di compliance del 100% e permangono differenze significative tra chi è più avanti nel percorso e chi resta indietro.

I risultati migliori si registrano nei dati quantitativi, spesso già presenti in precedenti esperienze di rendicontazione volontaria. Al contrario, le principali criticità riguardano le disclosure qualitative, come la descrizione delle strategie di transizione climatica o dei piani di investimento sostenibile.

Uno scenario che riguarda da vicino anche l’Italia, dove la direttiva è entrata in vigore lo scorso settembre con il Decreto Legislativo 125/2024. L’anno scorso, un’indagine di PwC segnalava che solo il 10% delle aziende nel nostro Paese avesse già completato attività fondamentali come la valutazione della doppia materialità o l’analisi dei gap informativi. Nonostante il 66% si dichiarasse formalmente pronto, molte organizzazioni risultavano ancora nella fase iniziale del percorso.

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

A rendere il contesto ancora più incerto, anche le discussioni sul pacchetto “Omnibus” in sede europea, che prevede deroghe e semplificazioni per PMI e aziende non quotate. Una revisione che ha creato incertezze e che di fianco agli ESRS – gli standard di rendicontazione introdotti dalla CSRD – sta rendendo sempre più importanti i VSME (Voluntary Small Medium Enterprise): questa versione semplificata era stata prevista solo per le PMI, ma oggi sta diventando un riferimento generale a livello europeo.

La CSRD è molto più di un adempimento normativo. È il segnale di una visione europea che vuole rendere la sostenibilità parte integrante del DNA aziendale. La vera prova per le imprese sarà dimostrare che le informazioni rendicontate generano azioni concrete, piani operativi, budget dedicati e risultati misurabili. Le soluzioni tecnologiche di analisi e intelligence permetteranno infatti alle organizzazioni di semplificare progressivamente la rendicontazione ESG e dedicare quindi attenzione, tempo e cura agli aspetti strategici e ai progetti. Senza questo passaggio, anche i report meglio scritti rischiano di restare esercizi formali, scollegati dalla realtà dei processi decisionali e dell’impatto generato.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati