Nuovi bonus, incentivi e contributi statali per l’efficienza energetica degli edifici e il settore trasporti: il Piano Sociale per il Clima del Governo italiano. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha dato il via all’ultima fase della consultazione pubblica per la definizione del Piano Sociale per il Clima, che dovrebbe prevedere anche nuove agevolazioni volte ad attuare gli obiettivi della Direttiva UE Case Green e a centrare gli obiettivi del Green Deal UE, offrendo incentivi auto e bonus edilizi.
Gli incentivi spiegati dal Ministero
Il nuovo Piano Sociale per il Clima del Governo italiano punta a mitigare l’impatto economico della transizione verde favorendo soprattutto le famiglie vulnerabili e le microimprese, coinvolgendo i settori Edilizia e Trasporto. Dice il Ministero, Gilberto Pichetto Fratin:
“Con il Piano Sociale per il Clima vogliamo garantire che la transizione non lasci indietro nessuno. Il nostro impegno è quello di accompagnare cittadini, famiglie e imprese, soprattutto le più esposte, in questo percorso di cambiamento, rendendolo equo, inclusivo e sostenibile”.
Incentivi per famiglie e microimprese vulnerabili
Il programma di Governo dovrebbe introdurre anche un programma di contributi statali destinati ai nuclei familiari con ISEE fino a 20mila euro (nell’ambito del programma per il Reddito Energetico), che potranno beneficiare di un bonus volto a coprire il 100% delle spese previste per gli interventi ammissibili. La terza e ultima fase della consultazione pubblica, che si concluderà il 15 giugno, ha l’obiettivo di raccogliere contributi e osservazioni da parte di cittadini, istituzioni, imprese, associazioni e altri soggetti interessati riguardo le misure e gli investimenti proposti. Si può partecipare alla consultazione entro il 15 giugno, accedendo alla pagina web dedicata. La versione definitiva del PSC sarà trasmessa alla Commissione Europea entro il 30 giugno 2025.
Buoni poliennali del tesoro “green” 2025
Il MEF affida il mandato per l’emissione del BTP a 5 anni e la riapertura del BTP Green, con proventi destinati a progetti sostenibili.
In emissione un nuovo BTP a 5 anni, con scadenza il 1° ottobre 2030, che si accompagna alla riapertura del BTP Green, il titolo di stato italiano destinato a finanziare progetti sostenibili. A tal fine, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha affidato il mandato a Banco Santander, Barclays, BNP Paribas, BofA Securities, Crédit Agricole e Société Générale.
Le operazioni rientrano nell’ambito di una strategia di finanziamento che risponde agli impegni internazionali dell’Italia in tema di transizione ecologica, con l’obiettivo di raccogliere risorse per supportare le politiche ambientali e incentivare l’adozione di misure concrete per la sostenibilità.
Emissione BTP a 5 anni
Il BTP a 5 anni è una nuova emissione che prevede una scadenza fissata per il 1° ottobre 2030 e sarà destinato a raccogliere risorse per la gestione e il consolidamento delle finanze pubbliche italiane. Si tratta di un titolo di stato che risponde all’esigenza di garantire liquidità per la realizzazione dei progetti di lungo termine a sostegno dell’economia nazionale.
Incentivi BTP Green
Il BTP Green rappresenta il più recente strumento di finanziamento destinato esclusivamente a iniziative ecologiche e sostenibili. La riapertura di questo titolo prevede un’emissione massima di 5 miliardi di euro, con una cedola annua del 4,05% e una scadenza al 30 ottobre 2037. Il titolo, lanciato per la prima volta nel maggio 2024, mira a coinvolgere gli investitori nei progetti verdi del governo italiano, consentendo loro di partecipare attivamente alla transizione energetica e a iniziative ambientali. L’Italia ha già avviato diversi progetti di riqualificazione energetica, che si concentrano su interventi sull’edilizia pubblica e privata per migliorarne l’efficienza. In particolare, i fondi raccolti saranno suddivisi in sei aree principali di intervento:
- fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica;
- efficienza energetica, con focus su edifici e infrastrutture;
- trasporti sostenibili, inclusi i progetti per ferrovie e elettrificazione delle tratte ferroviarie;
- prevenzione e controllo dell’inquinamento, con particolare attenzione all’energia circolare;
- tutela dell’ambiente e della biodiversità, per promuovere la conservazione naturale;
- ricerca, per sviluppare tecnologie verdi e innovative.
Case green, i nuovi incentivi 2025
Il governo italiano sta lavorando per adeguarsi alla direttiva europea Case Green, che mira a ridurre l’inquinamento prodotto dagli edifici per migliorare l’efficienza energetica entro il 2050.
L’Italia deve presentare un piano di rinnovamento in linea con le direttive sulle “Case Green”. È quindi in fase di sviluppo il nuovo “Bonus Casa 2025”. L’obiettivo del bonus è incentivare i cittadini a effettuare lavori di ristrutturazione delle proprie abitazioni per migliorare l’efficienza energetica. L’iniziativa offre detrazioni fiscali e finanziamenti specifici per le famiglie a basso reddito.
La direttiva “Case green”
La legge sulle “Case Green” è una direttiva europea che stabilisce nuove regole per migliorare l’efficienza energetica degli edifici in tutta l’Unione Europea entro il 2030.
Questa direttiva fa parte del grande piano europeo per la transizione energetica chiamato Green Deal, che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, perseguendo molti obiettivi, tra i quali:
- riduzione dei consumi energetici negli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035;
- tutti i nuovi edifici privati devono essere a emissioni zero entro il 2030;
- i paesi dell’Unione devono eliminare le caldaie a combustibili fossili entro il 2040 e abolire i sussidi per queste caldaie dal 2025.
Le case green nel 2025
In linea con la direttiva “Case Green”, il governo italiano sta preparando la manovra economica per il 2025, che porterà cambiamenti nelle agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione: il nuovo bonus casa 2025. La nuova strategia prevede incentivi fiscali specifici e una programmazione triennale per sostenere la riqualificazione energetica, con l’obiettivo di rendere gli edifici più sostenibili e ridurre i costi energetici. L’obiettivo è quello di definire nuove agevolazioni che si concentrino su interventi di efficientamento energetico. Le abitazioni sono responsabili di una gran parte dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti, quindi è cruciale migliorare l’efficienza energetica. Il “Bonus Casa 2025” vuole incentivare i cittadini a effettuare lavori di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.
Incentivi e Bonus
Questo bonus offre detrazioni fiscali e finanziamenti per le famiglie a basso reddito; per esempio:
- superbonus per redditi bassi: questo incentivo è destinato alle famiglie con redditi inferiori a 15.000 euro. Offre un contributo speciale per lavori di miglioramento energetico, come l’installazione di impianti fotovoltaici e l’isolamento termico. A partire dal 2025, l’aliquota del Superbonus sarà ridotta al 65%;
- reddito energetico: rivolto alle famiglie con ISEE basso, permette di installare impianti fotovoltaici per l’autoconsumo. In questo modo si incentivano le energie rinnovabili e si riducono le bollette energetiche;
- nuovo bonus ristrutturazione: include detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione che migliorano l’efficienza energetica degli edifici. A partire dal 2025, le detrazioni saranno ridotte dal 50% al 36%, ma continueranno a coprire lavori come l’isolamento delle facciate, l’installazione di sistemi di riscaldamento efficienti e la sostituzione di porte e finestre per migliorare l’isolamento termico;
- bonus acquisto case green: questo bonus prevede una detrazione del 50% sull’IVA per l’acquisto di unità immobiliari ad alta efficienza energetica (classi A e B) direttamente dalle imprese costruttrici.
Il “Bonus Casa 2025” non solo aiuterà a ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti, ma contribuirà anche a migliorare la qualità della vita delle famiglie italiane, riducendo le bollette energetiche e aumentando il valore degli immobili.
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