Una forte grandinata colpisce l’area tra velletri e cisterna di latina domenica pomeriggio, danneggiando colture e infrastrutture agricole. Le imprese agricole del territorio stanno già iniziando a fare i conti con le perdite causate dai chicchi di grandi dimensioni caduti nei campi.
Il fenomeno meteorologico e l’estensione dell’area colpita
Il temporale con grandine si è sviluppato nel tardo pomeriggio di domenica 15 giugno 2025 e ha coinvolto principalmente la fascia tra velletri e cisterna di latina. La grandine ha raggiunto dimensioni considerevoli, con chicchi che misuravano fino a quattro centimetri di diametro. Questi colpi violenti hanno interessato non solo le coltivazioni, ma anche strutture agricole come serre e impianti irrigui presenti nelle campagne.
La diffusione del fenomeno
Non a caso, i danni non si sono limitati strettamente ai comuni di velletri e cisterna di latina. Anche le aree limitrofe, in particolare la zona intorno a cori, sono state investite dalla grandinata. I danni in queste zone sono risultati irregolari, distribuiti “a macchia di leopardo”, con alcune parti dei campi fortemente compromesse e altre praticamente intatte. Questo schema lascia intendere un fenomeno meteorologico molto localizzato e imprevedibile.
Le colture più colpite e l’impatto diretto sull’agricoltura locale
Le colture maggiormente danneggiate dalla grandinata comprendono kiwi, uva e pomodori, tutte piante a cui la grandine può causare ferite profonde alle parti verdi e ai frutti. Il settore orticolo, particolarmente sviluppato nel territorio tra velletri e cisterna di latina, ha subito perdite significative, con le superfici delle piante sbrecciate o completamente distrutte.
I kiwi, coltivati con attenzione per fruttificazioni di qualità, risultano compromessi nei frutti e nei rami, mettendo a rischio la produzione stagionale. Per l’uva, invece, il rischio è anche legato a future infezioni causate dalle ferite aperte sulla buccia dei grappoli. I pomodori, essendo frutti delicati, sono stati fortemente lesionati, con riflessi immediati sulla raccolta imminente.
Danni ad altre colture
Altre varietà orticole presenti nella zona hanno ricevuto danni più o meno estesi, ma la grandine ha impedito una normale crescita e l’eventuale raccolta di molte colture a breve termine. Le aziende agricole stanno facendo un primo inventario dei campi compromessi per quantificare l’entità delle perdite e programmare gli interventi di recupero.
La risposta degli agricoltori e delle associazioni territoriali
All’indomani della grandinata, le imprese agricole e i coltivatori della zona hanno avviato un’attenta valutazione dei danni. Alcune aziende si sono già mobilitate per mettere in sicurezza serre e impianti e, allo stesso tempo, per rimuovere il materiale danneggiato o compromesso. É una fase delicata, perché alcune ferite sulle piante possono essere curate con interventi specifici, ma molte colture colpite rischiano di non recuperare la produzione.
Gli uffici territoriali di coldiretti sono al lavoro con priorità per raccogliere le segnalazioni ufficiali dei danni subiti dalle aziende della zona. Questo passaggio servirà a documentare con precisione l’accaduto e a velocizzare le procedure che porteranno a interventi di sostegno economico e tecnico. Coldiretti segue con attenzione ogni fase, dalla denuncia degli eventi al monitoraggio delle risposte da parte delle istituzioni.
Le prospettive per il sostegno economico e la richiesta di calamità naturale
Vista la gravità dei danni e l’ampiezza dell’area coinvolta, si sta valutando la possibilità di richiedere ufficialmente lo stato di calamità naturale. Questo riconoscimento potrebbe garantire alle imprese agricole danneggiate aiuti pubblici e agevolazioni per fronteggiare le perdite.
Iter per il riconoscimento
La procedura per ottenere lo stato di calamità prevede un iter amministrativo che coinvolge la documentazione dei danni e le verifiche delle autorità competenti. Gli agricoltori, supportati dalle associazioni come coldiretti, si preparano quindi a presentare segnalazioni dettagliate e a collaborare con gli enti locali. Gli interventi potrebbero includere contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati o assistenza tecnica per la ripresa delle colture.
Questo impegno è fondamentale per tutelare non solo le singole aziende, ma anche l’economia agricola che caratterizza gran parte del territorio tra velletri e cisterna di latina. Resta ora da capire come evolverà la situazione nei prossimi giorni, con un’attenzione particolare alle previsioni meteorologiche e ai possibili rischi per le coltivazioni sopravvissute alla grandine.
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