Come stanno i giovani in Sardegna? Quali sono i loro bisogni? Quali sono i problemi con cui hanno a che fare quotidianamente? Quali le abitudini? Le luci? Le ombre?
La “fotografia” aggiornata del mondo giovanile dell’Isola arriva dalla terza edizione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione”, pubblicato con cadenza triennale dal Gruppo CRC, ovvero il Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il report regionale è stato presentato oggi a Cagliari, presso la sala Transatlantico del Consiglio regionale, nel corso di un evento organizzato da Uisp.
IN CALO – Numerosi i dati snocciolati dal dossier. Ad esempio, il numero di bimbi e ragazzi presenti nell’Isola, in calo e “lontano” rispetto ai dati del resto d’Italia.
«Le persone di minore età in Sardegna sono 198.959, che corrisponde al 12,7% della popolazione totale della regione contro una media nazionale del 15,1%», segnala il rapporto evidenziando come quella sarda sia la percentuale più bassa tra tutte le regioni italiane e con tendenza in diminuzione rispetto al precedente Rapporto di 0,6 punti.
NATALITÀ – Ancora, in Sardegna il tasso di natalità (per mille abitanti) di 4,6, inferiore rispetto alla media nazionale, si conferma il dato più basso in confronto a quello registrato nelle altre regioni italiane. Le famiglie con 5 o più componenti sono il 2,8%, rispetto alla media italiana di 4,5%, mentre la percentuale dei nuclei familiari monogenitoriali è del 22,5%, supera la media nazionale di ben 4,7 punti percentuali e si conferma la percentuale più alta in Italia, sebbene il trend sia in diminuzione rispetto al precedente Rapporto.
ALLARME POVERTÀ – Il rapporto mette l’accento anche su un dato preoccupante, relativo alla povertà: la percentuale di persone di minore età in povertà relativa è del 32,9%, superiore di ben 10,7 punti rispetto alla media nazionale e in netto aumento rispetto al precedente Rapporto (22,8%).
SALUTE – In Sardegna la speranza di vita alla nascita è di 82,5 anni. Sono presenti 12 punti nascita, di cui il 58% con meno di 500 parti l’anno (superiore di 34 punti percentuali rispetto alla media nazionale del 24%), con un trend in aumento rispetto ai dati riportati nel precedente Rapporto (era il 46,2%). La percentuale di parti cesarei sul totale è del 35%, superiore alla media nazionale del 30,9%. Sono presenti 152 medici pediatri (in Italia 6.962), tendenza in diminuzione rispetto al precedente Rapporto (erano 187). Ancora, in Sardegna sono presenti 15 posti letto di ricovero ordinario NPIA (in Italia sono 401), dato in linea con il precedente Rapporto.
MENO VACCINATI – Rispetto alle coperture vaccinali: la copertura per Polio a 36 mesi è del 92,6%, inferiore rispetto alla media nazionale del 95%, così come la copertura per il Morbillo a 36 mesi che è del 93,4%, inferiore rispetto alla media nazionale (95%) e con una tendenza in diminuzione rispetto al Rapporto del 2021. La percentuale di bambini obesi e gravemente obesi è del 6,7%, dato inferiore rispetto alla media nazionale ma con una tendenza in aumento rispetto al precedente Rapporto.
MORTALITÀ – Il tasso di mortalità infantile è del 2,43% (media nazionale 2,57%), dato in diminuzione rispetto al precedente Rapporto (del 2,54%). La percentuale di ragazze e ragazzi di età compresa tra 14 e 19 anni per abitudine al fumo è dell’11,1%, superiore rispetto alla media nazionale del 9,1%.
EDUCAZIONE – I dati su educazione indicano che la percentuale dei comuni coperti da servizi socioeducativi per la prima infanzia è del 39%, registrando un significativo aumento rispetto al precedente Rapporto (25,2%), ma ancora inferiore di ben 25,4 punti rispetto alla media nazionale. Il numero di posti nei servizi socioeducativi per la prima infanzia per 100 bambini di 0-2 anni è di 35,2, anche in questo caso in aumento rispetto al precedente rapporto e superiore di 5,2 punti rispetto alla media italiana.
SPORT E LETTURA – Ancora, in Sardegna i bambini e i ragazzi di 6-17 anni che nel tempo libero hanno l’abitudine alla lettura di libri sono il 52,4%, in linea con la media nazionale e in aumento (di 4,7 punti) rispetto al precedente Rapporto. La percentuale di bambini e ragazzi di 3-17 anni che, nel tempo libero, praticano sport in modo continuo o saltuario è del 62,8%, superiore di 5 punti rispetto alla media nazionale ma in diminuzione rispetto al precedente Rapporto (64,3%).
AMBIENTE – Passando all’ambiente, e specificatamente alla qualità dell’aria urbana, i livelli di esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato PM 2,5 superiore a 10 mcg/m3 è del 12,5%, inferiore di ben 63,7 punti percentuali rispetto al dato nazionale del 76,2%. Infine, la percentuale di minorenni che va a scuola solo con mezzi pubblici è del 16,2%, inferiore rispetto alla media nazionale del 19%.
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