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Rottamazione quater e quinquies: novità e prospettive per il 2025


Il tema della rottamazione delle cartelle esattoriali torna al centro del dibattito politico ed economico, soprattutto in vista delle nuove scadenze di luglio 2025. Il Governo e il Parlamento continuano a valutare misure di allargamento e di rinnovo delle agevolazioni fiscali, mentre i contribuenti sono chiamati a rispettare le regole e le tempistiche previste dalla normativa vigente.

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La rottamazione quater: stato dell’arte e scadenze – La rottamazione quater, anche nota come “definizione agevolata”, permette a imprese e cittadini di estinguere i debiti fiscali e contributivi affidati all’Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, pagando solo il capitale e le spese esecutive e di notifica, senza interessi, sanzioni e aggio.

Dopo aver presentato domanda di adesione, l’Agenzia invia una comunicazione con l’ammontare dovuto, il piano di pagamento, i moduli precompilati e le istruzioni per la domiciliazione bancaria. Per chi ha già aderito o è stato riammesso, la prossima scadenza è il 31 luglio 2025: in questa data va versata la rata prevista dal proprio piano di pagamento. È prevista una tolleranza di 5 giorni lavorativi, quindi il pagamento sarà considerato valido fino al 5 agosto 2025.

I contribuenti riammessi nel 2025 possono optare per un’unica soluzione entro il 31 luglio oppure per un piano di 10 rate trimestrali, con scadenze specifiche nei mesi di luglio e novembre 2025, febbraio, maggio, luglio e novembre 2026 e 2027.

Cosa succede in caso di mancato pagamento? Il mancato versamento, il ritardo oltre il termine di tolleranza o il pagamento di un importo inferiore comportano la perdita dei benefici della rottamazione: le somme già versate saranno considerate semplici acconti e si perderanno le agevolazioni fiscali previste.

Le novità in discussione: rottamazione quinquies – Accanto alla rottamazione quater, il Parlamento ha discusso la possibilità di introdurre una nuova misura, la cosiddetta rottamazione quinquies, che amplierebbe il perimetro delle agevolazioni fiscali anche ai debiti maturati fino al 31 dicembre 2023, includendo IMU, TARI, multe stradali e bollo auto.

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Prospettive per luglio 2025 – La proposta di Legge per la rottamazione quinquies è già stata depositata al Senato dai senatori della Lega. L’obiettivo è ottenere un primo via libera in Commissione prima della pausa estiva, ma l’approvazione definitiva è attesa solo nella prossima Legge di Bilancio, quindi non prima del 2026.

La rottamazione quinquies riguarderà le cartelle esattoriali notificate fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità che la platea venga ulteriormente allargata (fino al 31 dicembre 2024), ma non è ancora definitivo.

Modalità di pagamento – La nuova misura prevede una dilazione decennale (10 anni), con pagamenti mensili distribuiti su 120 rate. Sarà possibile saltare fino a 8 rate (anche non consecutive) senza perdere il beneficio, a differenza della precedente rottamazione quater, che prevedeva la decadenza alla prima rata non pagata.

Scadenza inizialmente prevista – Inizialmente si era parlato di un avvio già entro luglio 2025, ma ora tutto è stato rinviato al 2026 per motivi tecnici e per consentire una migliore definizione del testo. In sintesi, la rottamazione quinquies è confermata come obiettivo del Governo e della Lega, ma non sarà operativa entro luglio 2025: l’avvio è previsto per il 2026, dopo l’approvazione della manovra di Bilancio e dopo l’eventuale modifica di alcuni aspetti tecnici e di accesso.



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