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Economia in Liguria, lieve crescita nel 2024 ma il futuro è un’incognita


Nel 2024 l’attività economica in Liguria ha registrato una crescita lieve rispetto all’anno precedente: secondo i dati elaborati da Banca d’Italia, il prodotto sarebbe aumentato ‘solo’ dello 0.5%, valore leggermente inferiore rispetto alla media nazionale, e in rallentamento rispetto al 2023

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Bene l’industria – Secondo il report la produzione (approssimata dal numero di ore lavorate) è salita marginalmente; le vendite e la spesa per investimenti in termini reali si sono invece stabilizzate. Il settore delle costruzioni ha rallentato (le ore lavorate dichiarate alle Casse edili sono aumentate del 3,2 per cento; 7,8 nel 2023), riflettendo anche il minore ricorso alle agevolazioni fiscali connesse con gli interventi di ristrutturazione edilizia; i lavori relativi alle principali opere infrastrutturali hanno continuato a sostenere il comparto. Le compravendite di abitazioni sono diminuite leggermente (-0,4 per cento), nonostante la ripresa osservata nel secondo semestre, a fronte di un moderato incremento dei prezzi; anche le transazioni riferite agli immobili commerciali si sono ridotte.

Terziario trainante – Nel terziario l’attività è rimasta, nel complesso, stazionaria. Le presenze turistiche sono cresciute di poco (0,4 per cento), grazie al contributo della componente straniera (2,2), mentre i pernottamenti degli italiani sono scesi (-1,1). I passeggeri in transito nei porti liguri sono calati (-6,1 per cento), soprattutto nel segmento delle crociere (-10,9). Malgrado le persistenti incertezze nello scenario economico internazionale, i traffici mercantili marittimi hanno ripreso ad aumentare, seppure in misura contenuta (0,8 per cento); la componente containerizzata ha mostrato maggiore dinamismo (4,6 per cento), beneficiando degli accresciuti flussi di transhipment indotti dalla riorganizzazione dei servizi e delle rotte dovuta alle perduranti tensioni nel Mar Rosso.

Occupazione – Dopo il rallentamento registrato l’anno precedente, nel 2024 l’occupazione in Liguria si è stabilizzata: all’incremento dei lavoratori autonomi è corrisposto un marginale calo di quelli dipendenti. Pur rimanendo positive, le assunzioni nette sono diminuite in tutti i principali settori; tra le forme contrattuali, sono aumentate leggermente le nuove posizioni a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione si è ridotto (al 5,4 per cento), come pure la partecipazione al mercato del lavoro; è sceso ulteriormente il ricorso agli strumenti di integrazione salariale.

Reddito – Il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici è cresciuto in termini reali (1,4 per cento), sostenuto dall’incremento delle retribuzioni e solo parzialmente eroso dal moderato rialzo dei prezzi; ne hanno beneficiato i consumi, che in termini reali sono aumentati lievemente (0,4 per cento), in misura pressoché analoga a quanto registrato in Italia.

Rapporto cittadino-banca – I prestiti di banche e società finanziarie alle famiglie consumatrici sono tornati a salire marginalmente(0,2 per cento): il credito al consumo ha continuato a crescere, contribuendo a sostenere la spesa delle famiglie; i mutui si sono leggermente ridotti, ma in misura meno intensa rispetto all’anno precedente.

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Il mercato del credito – Si è attenuata la flessione dei finanziamenti bancari al settore privato non finanziario (-2,1 per cento). Con riferimento alla qualità del credito, i flussi di nuove posizioni deteriorate sono rimasti sostanzialmente stabili, su livelli contenuti nel confronto storico; è diminuita l’incidenza dei prestiti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, su quelli totali.

Sul lato del risparmio è proseguito, attenuandosi, il calo dei depositi delle famiglie (-0,8 per cento), mentre quelli delle imprese hanno rallentato sensibilmente (0,2). Il valore dei titoli del settore privato non finanziario a custodia presso il sistema bancario ha continuato ad aumentare (12,0 per cento), riflettendo sia l’afflusso di risorse verso nuove emissioni sia l’apprezzamento delle quotazioni.

La finanza pubblica decentrata – Nel 2024 la spesa degli enti decentrati liguri è cresciuta, sia nella componente corrente (7,2 per cento) sia, soprattutto, in quella in conto capitale (18,5), che ha beneficiato anche delle risorse attribuite nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I fondi assegnati risultano superiori alla media italiana in rapporto alla popolazione e concentrati soprattutto nei progetti relativi alle infrastrutture per la mobilità sostenibile (missione 3) e alla rivoluzione verde e transizione ecologica (missione 2). Con specifico riferimento alle opere pubbliche finanziate dal Piano, alla fine del 2024 la quota dei lavori avviati o conclusi risultava leggermente superiore alla media nazionale

Punto interrogativo sul futuro – L’incertezza sull’evoluzione della domanda, alimentata anche dai conflitti in corso e dalle tensioni geopolitiche e commerciali in atto, incide sulle aspettative per i prossimi mesi, che rimangono improntate a cautela.

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