Il Consiglio dei ministri proroga della tassa sulle bevande edulcorate. Nuovo bonus da 40 euro per lavoratrici con figli e iva ridotta al 5% sulle opere d’arte
Uscita dal decreto fisco nei giorni scorsi, la norma per il rinvio della Sugar Tax trova posto nel decreto Omnibus approvato nelle ultime ore dal Consiglio dei ministri. Così, per la settima volta la norma predisposta nel 2020 dal governo Conte con l’obiettivo di disincentivare, attraverso un balzello di 5 centesimi di euro al litro, il consumo di bevande zuccherate, viene rinviata fissando la nuova scadenza all’1 gennaio 2026. Il governo ha individuato i 140 milioni di euro di coperture necessari a garantire la proroga e le dichiarazioni delle forze di maggioranza restituiscono il senso di una decisione condivisa. «Bene il rinvio della Sugar Tax al 2026, ora al lavoro per cancellare una tassa ingiusta e dannosa. Solo un governo ideologico come quello composto da Pd e 5 stelle poteva partorire una simile follia. C’è chi — spiega una fonte della Lega — vuole schiacciare le imprese sotto una zavorra e chi, come la Lega, vuole aiutarle. Le tasse le lasciamo volentieri alla sinistra».
Lo slittamento dell’imposta
Lo spostamento dell’introduzione della tassa sulle bevande edulcorate, già adottata da alcuni Paesi Ue e caldeggiata dall’Organizzazione mondiale della sanità , è rivendicato anche dai capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri. «Prosegue la nostra battaglia per l’abolizione totale della Sugar Tax. Prendiamo atto con soddisfazione che la nostra proposta di rinviare ulteriormente questo inutile balzello è stata accolta dal Consiglio dei ministri. Ora lavoriamo affinché questa imposta sia abolita del tutto poiché dannosa per famiglie e imprese. Il rinvio è stato accolto con favore da Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare. «È un passo nella giusta direzione, ma il nostro auspicio resta chiaro: l’abolizione definitiva di questa tassa. Continuiamo a ribadire che la sugar tax non rappresenta una soluzione ai problemi di salute pubblica. Non è tassando il cibo o specifici nutrienti che si promuovono stili di vita sani».
Decreto Omnibus
Nel decreto Omnibus varato dal governo, oltre al differimento della Sugar Tax, figurano le norme per i fondi per il payback sanitario delle Regioni (lo stanziamento vale 360 milioni), per la rigenerazione urbana, per l’edilizia carceraria, e per la Diga foranea di Genova (142 milioni), oltre che la proroga degli incentivi alle imprese nelle zone colpite dal sisma e la riduzione dell’Iva al 5% sulle opere d’arte. Tra le norme anche il bonus per 40 euro in più a favore delle donne lavoratrici con due figli a carico o più di due figli (attraverso un fondo aggiuntivo di 180 milioni di euro).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link