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Bonus mamme: cosa cambia?


Stravolto il bonus mamme 2025: dalla decontribuzione si passa a un contributo mensile

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Da mesi si attendono novità per l’applicazione della nuova versione del bonus mamme prevista dalla Legge di Bilancio 2025.

Il decreto attuativo della misura, infatti, non è ancora stato pubblicato e non ci sono state notizie in merito, almeno fino a ieri, quando dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, sono arrivate importanti novità.

Il bonus mamme, per le lavoratrici con 2 figli, cambia completamente. Vediamo come.

Il Bonus mamme diventa un contributo mensile

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione di ieri 20 giugno, ha approvato il cosiddetto DL Economia, un decreto legge che introduce “disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali”.

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Oltre alla proroga della sugar tax, l’imposta sulle bevande zuccherate, e la riduzione dell’IVA sulle opere d’arte, il provvedimento introduce, a sorpresa, anche importanti novità per il bonus mamme.

Ad annunciarle, come anticipato, è stata la Ministra Calderone nella conferenza stampa di presentazione del DL.

Il bonus mamme, ricordiamo, consiste in un esonero contributivo in busta paga per le lavoratrici con almeno due figli. È stato introdotto nel 2024 e poi confermato, con alcune modifiche, anche per il 2025.

E se per le madri con almeno 3 figli il bonus è rimasto invariato dal 2024, lo stesso non si può dire per le lavoratrici con 2 figli, che da gennaio attendono il decreto attuativo per l’applicazione delle novità.

L’attesa sarà ancora lunga. Il bonus per le lavoratrici madri con 2 figli, infatti, cambia radicalmente. Non sarà più un esonero contributivo ma un contributo diretto ed esentasse in busta paga. Dovrebbero restare invariate platea di beneficiarie (fuori quindi colf e badanti) e requisiti, su tutti l’ISEE non superiore a 40.000 euro.

Come funziona la nuova versione del bonus mamme?

Il provvedimento, quindi, individua una modalità diversa per garantire un intervento a favore delle lavoratrici madri con 2 figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo.

In che modo funzionerà la nuova versione del bonus? Come anticipato, non si tratterà più di un esonero contributivo ma di un contributo diretto in busta paga, dal valore di 40 euro mensili per 12 mesi.

“L’intervento è rappresentato da una somma di 40 euro mensili per 12 mesi, a valere sul 2025, da corrispondere in un’unica soluzione nel mese di dicembre.”

Le lavoratrici con 2 figli, dunque, dovranno ancora attendere per potersi vedere accreditate le somme spettanti. A dicembre riceveranno, quindi, in un’unica soluzione 480 euro a copertura delle mensilità del 2025 (40 euro al mese per 12 mesi).

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Il contributo, sottolinea la Ministra, è totalmente esente da prelievo fiscale e contributivo. I 480 euro, pertanto, arriveranno tutti in busta paga a dicembre senza alcuna detrazione. La somma, inoltre, non rileva ai fini del calcolo dell’ISEE.

Per quanto riguarda, invece, le lavoratrici madri con 3 o più figli, quelle che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato proseguono nella fruizione del bonus nella forma attualmente in vigore, quindi non cambia nulla e continuano a beneficiare del bonus sotto forma di decontribuzione.

Le lavorativi madri di 3 o più figli che, al contrario, hanno un rapporti di lavoro a tempo determinato o sono lavoratrici autonome o professioniste iscritte alle casse di previdenza, riceveranno la nuova versione del bonus nella nuova forma, quindi otterranno il contributo da 40 euro mensili che anche in questo caso sarà erogato a dicembre in un’unica soluzione.

Le somme saranno erogate dall’INPS per quanto riguarda le lavoratrici dipendenti e autonome iscritte alla gestione separata, le quali presumibilmente dovranno fare domanda all’istituto. La vecchia versione del bonus mamme, invece, implicava una comunicazione al datore di lavoro.

Per le professioniste iscritte alle casse di previdenza privatizzate, specifica la Ministra, si valuteranno convenzioni affinché il contributo venga erogato dalle casse stesse.

Per poter mettere in pratica tali novità, ha annunciato la Ministra, sono stanziate nuove risorse:

“Siamo intervenuti per incrementare il numero e l’entità delle risorse messe a disposizione dalla Legge di Bilancio 2025.”

Il decreto legge prevede lo stanziamento di ulteriori 180 milioni di euro che, sommati ai 300 già stanziati dalla Manovra, elevano lo stanziamento complessivo a 480 milioni di euro.

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Per tutte le conferme si attende la pubblicazione del decreto legge in Gazzetta Ufficiale.



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