Contabilità

Buste paga

 

“La libertà è il cuore della politica. Dobbiamo costruire un partito vivo, capace di formare e servire”


Sabato 21 giugno, nella suggestiva cornice del Park Hotel Ai Cappuccini di Gubbio, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiuso con un lungo e articolato discorso la prima edizione dell’Accademia della Libertà, tre giorni di formazione politica promossa da Forza Italia e curata da Stefania Craxi.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Il suo intervento, calorosamente accolto da giovani partecipanti e dirigenti del partito, ha toccato i grandi temi della politica contemporanea, offrendo al tempo stesso una visione di lungo periodo per il futuro di Forza Italia.

“Non dobbiamo celebrare una fotografia di Berlusconi. Dobbiamo rendere il suo pensiero attuale, farne azione politica, quotidianità, proposta per il futuro, ha esordito Tajani, chiarendo da subito il senso di una stagione nuova che si apre senza il leader fondatore, ma con la determinazione a portarne avanti l’eredità ideale.

Formazione, militanza e parola: l’ars oratoria come scuola di libertà

Uno dei passaggi centrali del discorso è stato dedicato al valore della formazione. Tajani ha ricordato che la politica richiede preparazione, cultura, capacità di parlare in pubblico e sostenere le proprie idee anche davanti a interlocutori più esperti.

“Ho visto che non eravate intimoriti nel parlare davanti a ministri e parlamentari. Questo è importante. La politica è anche palestra di parola, e la parola è azione”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

E ha proseguito: Cicerone ci ha insegnato che la forza di un politico passa anche dalla sua capacità di comunicare. Ma non si nasce imparati. Si impara con l’esercizio, con l’ascolto, con il confronto”.

Per questo, secondo Tajani, la formazione non deve limitarsi ai giovani, ma diventare un percorso continuo per amministratori, parlamentari, militanti, con l’obiettivo di fare di Forza Italia “una vera scuola di libertà”.

Dalla nostalgia all’attualità: un partito riformista e liberale

Nel passaggio più politico del suo intervento, Tajani ha rifiutato l’idea di un partito ancorato al passato:

Non possiamo essere nostalgici. Berlusconi ha unito tre grandi tradizioni: cristiana, liberale e riformista. Dobbiamo saperle declinare oggi, in un mondo dove tutto cambia, ma i valori restano”.

Ha ricordato che “la politica è come il diritto: i principi sono saldi, ma le leggi e le applicazioni si adattano ai tempi. Così dobbiamo fare anche noi: aggiornare gli strumenti per difendere meglio i nostri valori”.

Il compito del partito, quindi, non è più delegabile: “Berlusconi risolveva tutto. Ora dobbiamo farlo noi, con il coinvolgimento, la militanza e la mobilitazione.

Una visione liberale della società e dello Stato

Ampio spazio è stato dedicato alla visione economica e istituzionale di Forza Italia. Tajani ha chiarito che “la politica è servizio, è costruzione, è proposta”, e ha rivendicato la scelta di difendere l’economia sociale di mercato, senza derive stataliste.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

“Lo Stato deve garantire le regole, non essere arbitro e giocatore. Non deve tifare per una squadra. Lo Stato forte è quello che dà regole chiare, le fa rispettare e poi lascia che le persone si realizzino”.

E ha ribadito: “La nostra libertà non ce la dà lo Stato, ce la dà il Padreterno. Lo Stato è al servizio del cittadino, non il contrario”.

La battaglia fiscale: meno tasse per più libertà

Tajani ha rilanciato uno dei punti centrali del programma di Forza Italia: la riduzione della pressione fiscale come strumento di liberazione personale e crescita economica.

“Meno tasse significa più consumi, più opportunità, più dignità per il lavoratore. Noi non diciamo no al salario minimo per capriccio, ma perché vogliamo salari ricchi, non imposti dall’alto come in Unione Sovietica.

E ancora: “Lo Stato deve creare le condizioni perché gli stipendi crescano grazie al merito e alla libertà d’impresa. Non si tratta di fare un dispetto alla Cgil, ma di rispettare la nostra visione liberale.

Identità, Europa e immigrazione: il coraggio di essere se stessi

Nel discorso non sono mancati riferimenti forti alla questione dell’identità nazionale ed europea. Tajani ha ribadito con forza:

“Non si può nascondere il crocifisso per paura di offendere. Il rispetto si conquista quando si è fedeli a se stessi. Se noi rinneghiamo la nostra identità, nessuno ci rispetta”.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Ha citato l’Impero Romano come modello di integrazione basata sulla forza dell’identità, e ha difeso la proposta dello Ius Scholae, spiegando che “cittadinanza non significa automatismo, ma riconoscimento del merito. Dieci anni di scuola, con profitto, sono il percorso giusto per diventare italiani”.

Europa: non solo burocrazia, ma civiltà condivisa

Parlando dell’Europa, Tajani ha criticato l’eccessiva regolamentazione burocratica, ma ha riaffermato con forza l’identità europea dell’Italia:

“L’Europa non è il palazzo del Berlaymont. L’Europa è Dante, Roma, Beethoven, la croce sulle cattedrali. È la nostra civiltà comune, il nostro patrimonio condiviso”.

E ha concluso: “Essere italiani ed europei non è una contraddizione. È una ricchezza. Ma serve un’Europa più politica, meno tecnica, capace di affrontare le grandi sfide: immigrazione, sicurezza, politica estera”.

Giovani e libertà: costruire il futuro partendo dalle idee

Nel cuore del suo discorso, Tajani ha parlato ai giovani presenti, spronandoli a essere protagonisti:

“Dobbiamo dare più opportunità alle start-up, alle nuove imprese, alle intelligenze che vogliono emergere. Dobbiamo aiutare i giovani a studiare, a laurearsi, a costruirsi un futuro.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Ha ribadito che “la libertà non è solo un valore, è una battaglia quotidiana: nella scuola, nel lavoro, nella famiglia”.

E ha lanciato un messaggio chiaro: “Chi entra in politica con Forza Italia deve sapere cosa siamo: liberali, cristiani, garantisti. Dobbiamo formarci, conoscerci, sapere chi siamo per poter convincere gli altri”.

Un partito vivo, una civiltà forte

Il discorso si è chiuso con un forte appello alla dignità della persona, anche nelle situazioni più difficili come il carcere. Tajani ha ricordato che “la detenzione è una pena, non una condanna a disumanizzarsi. Anche il peggior delinquente ha diritto alla dignità, perché può redimersi”.

E infine ha lasciato ai giovani un invito potente:

Credete in quello che fate, in quello che siete. Solo così una civiltà resta forte. Solo così un partito vive. Solo così una nazione cresce”.

Il Park Hotel Ai Cappuccini di Gubbio è stato teatro non solo di un discorso, ma di una dichiarazione di impegno, di metodo e di visione. Forza Italia rilancia da qui: formazione, libertà, identità. E il coraggio di esserci.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.