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Confartigianato Imprese Lecco, Bonacina: «Anno complesso, ma l’artigianato sa come reagire»


Un anno sfidante ma carico di opportunità per chi saprà innovare e collaborare. Così Ilaria Bonacina, presidente di Confartigianato Imprese Lecco, legge questa prima parte di 2025, tra incertezze economiche, timori per i dazi e riflessioni sul futuro dell’artigianato. Dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale, dalla formazione alla carenza di manodopera, fino alle celebrazioni per gli 80 anni dell’associazione: Bonacina fa il punto sul presente e guarda con determinazione alle prossime sfide del territorio.

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Presidente Bonacina, come valuta l’andamento economico dei primi cinque mesi del 2025?

L’inizio del 2025 si sta confermando complesso ma non privo di segnali positivi. Le nostre imprese stanno tenendo, anche grazie alla loro storica capacità di adattarsi. Tuttavia, il clima di incertezza resta elevato: pesa il rallentamento dei consumi interni, così come l’aumento dei costi operativi. Dall’altra parte, si nota una tenuta interessante per i settori che hanno investito in digitalizzazione, transizione green e specializzazione. L’artigianato lecchese, come sempre, reagisce con concretezza.

Quali effetti stanno provocando i dazi sulle «vostre» imprese?

I dazi stanno generando ripercussioni reali su alcune filiere della subfornitura e della meccanica, che lavorano con clienti esteri. Anche le imprese più piccole risentono degli effetti indiretti di queste dinamiche globali, soprattutto in termini di costi e ritardi. Il rischio è che si perda competitività a causa di fattori che sfuggono al controllo delle imprese. Per questo riteniamo fondamentale che la politica industriale europea tuteli davvero il Made in Italy.

Quali sono le prospettive per l’anno attualmente in corso?

Ci aspettiamo un anno a due velocità. Alcune imprese stanno ripartendo, trainate dalla qualità e dalla capacità di innovare; altre faticano a tenere il passo, strette tra burocrazia, costi e mancanza di manodopera. Il ruolo dell’associazione è accompagnarle tutte, ascoltarle e fornire strumenti concreti. Le prospettive migliori sono per chi saprà cogliere le opportunità della formazione, della transizione digitale e dell’apertura a nuovi mercati.

Banco BPM e Popolare di Sondrio lavorano molto con le imprese del nostro territorio: avete avvertito timori di una stretta creditizia per il risiko bancario in atto?

Al momento non abbiamo rilevato segnali di stretta creditizia generalizzata, ma è chiaro che il timore tra gli imprenditori esiste, soprattutto per le realtà più piccole. Le operazioni bancarie in atto richiedono attenzione, perché il rischio è che vengano meno i presìdi territoriali o si irrigidiscano i criteri di accesso al credito. Le nostre imprese hanno bisogno di banche che conoscano il territorio, che sappiano leggere i bilanci con occhi reali, non solo con algoritmi.

Sul fronte Intelligenza Artificiale sono stati fatti passi in avanti? A che punto si trovano le imprese?

Le imprese stanno iniziando a esplorare l’IA, alcune con convinzione e determinazione, altre con una iniziale curiosità. Servono più consapevolezza e formazione mirata, altrimenti si rischia di vedere l’IA come qualcosa di troppo distante o riservato alle grandi aziende. Come Confartigianato stiamo lavorando per offrire percorsi accessibili e concreti, che permettano di capire dove e come l’IA può davvero migliorare i processi artigiani, senza snaturarli. Di sicuro, le imprese artigiane non devono guardare a questa tecnologia con timore reverenziale, ma come a uno strumento utile.

Carenza di manodopera qualificata: aziende, associazioni e scuola sono al lavoro, ma la situazione è in miglioramento?

Abbiamo ancora molta strada da fare. Il dialogo con le scuole è attivo e positivo, e anche i progetti promossi dall’associazione – penso ad esempio ad Aziende Aperte, che permette alle famiglie e ai singoli studenti di entrare nelle nostre imprese per conoscerne le caratteristiche dai processi produttivi agli ambienti di lavoro – stanno dando buoni segnali. Ma la carenza di profili tecnici resta uno dei problemi più urgenti. Serve un cambio culturale: ridare dignità ai mestieri manuali, valorizzare il lavoro artigiano come opportunità vera. Le famiglie devono tornare a vedere questi percorsi come scelte di prospettiva e ricche di gratificazione: l’artigianato non è un ripiego.

Ci sono novità all’orizzonte per la vostra associazione in termini di progetti/proposte?

Il 2025 è un anno speciale per Confartigianato Lecco: celebriamo gli 80 anni della nostra associazione. In questo contesto stiamo lanciando diverse iniziative, tra cui il contest creativo «Passione, emozioni, ricordi: racconta il tuo artigianato», aperto a imprese, cittadini e scuole, che raccoglie racconti, immagini, disegni, esperienze legate all’artigianato. Una proposta che ha riscosso un’ottima partecipazione e che dal 16 al 22 giugno ha visto protagonisti anche i privati, che hanno potuto votare l’opera preferita sul nostro sito www.artigiani.lecco.it. Sabato 28 giugno, invece, organizzeremo un grande evento celebrativo: «Artigiani a teatro», con Carlo Decio. Sarà una sorpresa dedicata a chi ha costruito la storia di questa associazione e a chi ne ha fatto e ne fa parte. In questi mesi abbiamo anche avviato l’importante percorso dei rinnovi associativi, che sta riguardando ogni singola categoria e zona di Confartigianato Lecco. Stiamo registrando una splendida riscoperta del senso di appartenenza, con un numero crescente di partecipanti alle assemblee, molti dei quali giovani imprenditori.

La scheda

Ilaria Bonacina, classe 1976, è laureata in Economia all’Università di Bergamo e ha conseguito un master in Business Administration al Politecnico di Milano. Nel 2000 entra a far parte dell’azienda di famiglia, la By Carpel Srl di Brivio, specializzata nella produzione di sistemi elettrici per carroponti, commercializzati in tutto il mondo. Oggi è alla guida dell’azienda. All’interno di Confartigianato Imprese Lecco ha ricoperto l’incarico di vicepresidente vicario nell’ultimo Comitato di Presidenza. Inoltre, è stata presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione dal 2012 al 2014 e, per due volte, ha guidato in qualità di presidente il Comitato Mostra Artigianato di Lariofiere. Attualmente è presidente della zona di Merate e Casatenovo per Confartigianato Imprese Lecco e componente del consiglio della Camera di Commercio Como-Lecco. Per dieci anni ha ricoperto la carica di presidente della sezione AIDO di Brivio. È appassionata di viaggi, arte e calcio.



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