I ritardi sulla tabella di marcia ci sono e c’è il rischio che la prima gara della Roma nel nuovo stadio di Pietralata non si giochi nella stagione 2027/28, in occasione del Centenario del club. Tuttavia, da Trigoria hanno assicurato ieri che «ritardi non ce ne sono» e non ce ne saranno. E che gli sforzi, lungo il sentiero della burocrazia, porteranno alla fine al risultato sperato nei tempi.
Eppure, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la presentazione del progetto definitivo, inizialmente prevista per la primavera, slitterà ora a settembre o a inizio ottobre. Una svolta, però, sembra comunque dietro l’angolo. Perché, da quanto filtra dagli uffici comunali, entro una settimana sarà presentata in Comune la tanto attesa relazione tecnica dell’agronomo ingaggiato dal Campidoglio sull’area boschiva individuata attorno al punto in cui sorgerà l’impianto.
Il progetto di compensazione ambientale
Un “parere” importante che non implicherà comunque uno stop al progetto, come chiedono invece i comitati di quartiere. A redigere l’elaborato tecnico Mauro Uniformi, presidente del Consiglio dell’Ordine Agronomi e Forestali, e uno staff che lavora a tempo pieno sul documento. Da cui, in sostanza, dipenderà la tempistica del piano.
Perché la Roma, che prosegue gli scavi nelle aree prive di alberi, potrà così provvedere – relazione alla mano – al progetto delle opere di compensazione dell’area boschiva con l’impianto del maggior numero di alberi possibile. In modo da rendere lo stadio “green” (con 9 ettari di superficie verde e un parco sostenibile di 93mila mq).
Il cambio di passo, dunque, sembra alle porte. E l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ieri tra l’altro ha detto: “Lo stato di avanzamento delle indagini va avanti speditamente: la Roma prevede di terminare la parte archeologica entro tre mesi salvo cause non imponibili ai propri tecnici”.
Nuovo stadio Roma, le caratteristiche
Il nuovo stadio, futura casa della Roma, avrà una capienza di 55.000-62.000 posti e sarà progettato per ospitare partite di calcio, concerti ed eventi culturali. L’area, di proprietà comunale, sarà concessa alla società in diritto di superficie per 90 anni, tornando al Comune al termine del periodo. Con un costo stimato di circa 1 miliardo di euro, il progetto include parcheggi, percorsi ciclo-pedonali e un potenziamento della fermata metro Quintiliani, con un ponte ciclopedonale su via Livorno per collegare l’area alla stazione Tiburtina.
Il parco pubblico di 9,3 ettari che circonderà lo stadio sarà un elemento centrale, con 8.000 mq di spazi attrezzati per attività ricreative e 819 nuovi alberi. Progettato con criteri di sostenibilità, includerà un sistema di irrigazione autonomo che utilizza acqua piovana raccolta in un bacino di laminazione sotto il campo da gioco, utile anche per prevenire allagamenti durante eventi climatici estremi. Una cavea inizialmente prevista è stata sostituita da un’area verde, con zone urbane e di forestazione.
Il recupero dell’area, completato il 15 giugno dopo un accordo con l’autodemolitore, ha richiesto il superamento di un ricorso al TAR, respinto grazie al lavoro del Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative. Sono in corso i sondaggi archeologici, previsti per concludersi entro l’autunno 2025, mentre le indagini geognostiche e vegetazionali sono già state consegnate. Il progetto definitivo, slittato dall’aprile all’autunno 2025, sarà sottoposto alla Conferenza dei Servizi decisoria presso la Regione Lazio. Se l’iter procederà senza intoppi, i cantieri apriranno nel 2026, con l’inaugurazione dello stadio fissata per il 2028.
Rigenerazione urbana e investimenti
Il progetto si inserisce in un piano di rigenerazione di Pietralata, che ospiterà il Rome Technopole, un hub da 30 milioni di euro per ricerca e innovazione, finanziato da Sapienza, Regione, Comune e Unindustria. Lo studentato universitario è in fase di completamento, e il quartiere beneficerà di nuovi servizi e collegamenti, con il 50% dei tifosi atteso tramite mezzi pubblici, grazie alle fermate metro B Quintiliani e Monti Tiburtini. Il progetto si allinea alla visione della “Città dei 15 minuti”, che punta a rendere i servizi essenziali accessibili in un quarto d’ora a piedi o in bicicletta.
Il progetto non è privo di ostacoli. Il 12 maggio scorso, comitati di quartiere e il Movimento 5 Stelle hanno bloccato temporaneamente i sondaggi archeologici, denunciando la possibile perdita di un’area boschiva di circa 1,5 ettari, classificata come “bosco” in un esposto alla Procura. Il Comune ha chiarito che l’area non è formalmente un bosco e ha promesso interventi compensativi per potenziare il verde pubblico. “Siamo disponibili al dialogo, ma i lavori autorizzati devono proseguire,” ha ribadito Veloccia.
Con un investimento privato superiore al miliardo di euro, il nuovo stadio di Pietralata promette di trasformare un’area degradata in un polo di modernità, unendo sport, sostenibilità e innovazione. “Non è solo un progetto per la Roma, ma per tutta la città,” ha concluso Veloccia. Se le tempistiche saranno rispettate, i tifosi giallorossi potranno tifare nel nuovo impianto dalla stagione 2028-29, in un quartiere rinnovato e pronto a rappresentare il futuro della Capitale.
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