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bilancio di attività record della GDF di Modena


Nel corso del 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, la Guardia di Finanza di Modena ha intensificato in maniera incisiva la propria azione di contrasto all’evasione fiscale, alla frode ai danni dello Stato e alle infiltrazioni criminali nell’economia legale. Un dato su tutti cattura l’attenzione: ben 70 evasori totali – ovvero soggetti completamente sconosciuti al fisco, operanti spesso nel commercio elettronico o in settori ad alta marginalità – sono stati individuati nel territorio provinciale, mettendo in luce l’efficacia delle attività ispettive e l’intelligenza investigativa impiegata.
Questi soggetti, dediti ad attività d’impresa o professionali completamente “in ombra”, rappresentano uno dei fenomeni più gravi e sfuggenti nel panorama dell’evasione fiscale. La loro emersione è frutto di un’attenta azione di intelligence e di controllo che ha permesso di scoperchiare vere e proprie economie parallele, con impatti significativi sia in termini di concorrenza sleale sia di danno per l’erario.
Una grande quantità di dati sull’attività dal gennaio 2024 al maggio 2025 diffusa oggi nella cerimonia che si è svolta presso il Provinciale di Modena, dove il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca Capecci, unitamente ai Comandanti di Reparto, agli Ufficiali e ai rappresentanti delle Sezioni locali dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, ha ricevuto il Prefetto di Modena, dott.ssa Fabrizia Triolo in occasione del 251° anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza.
Il dato sui cosiddetti “fantasmi fiscali” è solo la punta dell’iceberg di un bilancio operativo che testimonia la capillarità e la determinazione dell’impegno delle Fiamme Gialle modenesi. In totale, sono stati effettuati circa 4.000 interventi e oltre 1.100 indagini, in ogni settore della missione istituzionale del Corpo.
 Evasione fiscale e frodi tributarie: numeri impressionanti
Oltre ai 70 evasori totali, sono stati scoperti 501 lavoratori in nero o irregolari e denunciati 220 soggetti per reati tributari, 3 dei quali arrestati. Rilevante anche l’attività repressiva sull’evasione fiscale internazionale, con 11 casi accertati, tra cui stabili organizzazioni occulte, residenze fittizie all’estero e pratiche elusive come la manipolazione dei prezzi di trasferimento. Sul fronte patrimoniale, sono stati sequestrati beni per oltre 13 milioni di euro, mentre crediti d’imposta illeciti in ambito edilizio ed energetico, per importi elevati e ad alto rischio fiscale, sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per le opportune azioni correttive.
 Tutela della spesa pubblica: sotto la lente il PNRR e le misure sociali
Nell’ambito della vigilanza sull’utilizzo delle risorse pubbliche, la Guardia di Finanza ha effettuato 263 controlli complessivi su crediti d’imposta, sussidi, appalti e misure di inclusione e lavoro. Solo per i fondi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono stati verificati investimenti per circa 10 milioni di euro, mentre le frodi ai danni delle risorse UE accertate superano i 2 milioni.
Le indagini hanno portato alla denuncia di oltre 90 soggetti e al sequestro di capitali per milioni di euro, frutto di contributi indebitamente percepiti. Il danno erariale accertato supera i 16 milioni di euro.
 Criminalità organizzata ed economico-finanziaria: sequestri e arresti
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, le indagini condotte hanno portato alla denuncia di 54 persone, con 5 arresti, e al sequestro di oltre 5,5 milioni di euro. Sono stati inoltre denunciati 104 soggetti per reati societari, mentre 21 indagini per responsabilità amministrativa degli enti hanno evidenziato la complicità di ben 48 soggetti giuridici. Degna di nota è anche la lotta alla criminalità organizzata, con sequestri di beni per oltre 1 milione di euro e l’esecuzione di 10 accertamenti patrimoniali complessi. Tutela del mercato e sicurezza pubblica: lotta alla contraffazione e supporto alla collettività.
 Tutela dei consumatori e della proprietà industriale
In questo ambito sono stati sequestrati oltre 15.000 prodotti contraffatti o non sicuri, con false etichette “Made in Italy” o violazioni del diritto d’autore. Non meno rilevante è il contributo alla sicurezza pubblica, con interventi delle unità “AT-P.I.” e operazioni connesse alla gestione di eventi di rilievo nazionale e internazionale.



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