La funzione finance è sempre più centrale in un’azienda moderna. È il punto di equilibrio tra strategia e operatività, tra controllo e spinta all’innovazione. Le decisioni che passano dal CFO e dal suo team impattano su ogni dimensione, dalla gestione dei fornitori alla relazione con i clienti, dalla pianificazione degli investimenti alla sostenibilità dei processi.
Il ruolo del CFO comporta responsabilità, capacità di integrazione con le diverse aree aziendali e la gestione di molte sfide derivanti da un contesto in costante evoluzione: nuovi modelli di business, ecosistemi aziendali interconnessi, trasformazioni sociali, normative in trasformazione e crescenti pressioni competitive.
Il ruolo del CFO e le sfide di oggi, dalla sostenibilità alla resilienza
Se il finance è il fulcro strategico dell’organizzazione, le grandi sfide che le aziende stanno affrontando passano inevitabilmente da qui. Prima fra tutte: la sostenibilità.
Misurare e ottimizzare i criteri ESG
Come ci spiega Giovanni Gavioli, Managing Director di Esker Italia, azienda leader nelle soluzioni di digitalizzazione e automazione dei processi, “La sostenibilità ha un impatto sul business e, di conseguenza, il reparto finance è in prima linea. Nel corso degli anni, l’Office of the CFO si è trovato a dover misurare, riportare e, soprattutto, guidare i cambiamenti necessari per raggiungere gli obiettivi ESG, anche perché la regolamentazione è diventata sempre più stringente”.
Una sfida attuale e concreta è la misurazione delle emissioni di CO₂, sia dirette che indirette lungo la catena del valore. Oggi non bastano le buone intenzioni: servono dati, processi e collaborazione con la rete dei fornitori. E poi serve tecnologia, bisogna fare in modo (ed è possibile) che i sistemi di contabilità fornitori usati dalle aziende diventino anche strumenti di monitoraggio delle emissioni: ogni transazione, ogni ordine, ogni fattura diventa un tassello del puzzle della sostenibilità, permettendo un reporting accurato senza aggiungere complessità.
L’obiettivo resta però il miglioramento delle performance, soprattutto sulle emissioni indirette. Qui la partita si gioca sulla capacità di instaurare un dialogo e uno scambio dati strutturato e continuativo con i fornitori. Le soluzioni integrate come quelle di Esker, che coprono l’intero ciclo source-to-pay, trasformano la collaborazione da sporadica a sistematica, rendendo la sostenibilità un obiettivo possibile.
Governare al meglio l’evoluzione delle normative
Per un CFO, il ventaglio delle sfide è molto ampio. Per esempio, le normative cambiano di continuo e impongono adeguamenti serrati, basti pensare alla progressiva estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica in molti Paesi esteri con cui le aziende hanno rapporti commerciali. Ogni nazione ha le sue peculiarità – formati, sintassi, processi, tempistiche – e le aziende devono adeguarsi a un panorama frammentato di difficilissima interpretazione. Ancora una volta, l’office of the CFO deve dimostrarsi pronto, reattivo e intraprendere l’unica strada strategicamente valida: affidarsi a soluzioni di global e-invoicing che sollevino l’azienda dalla complessità sottostante e, al tempo stesso, si assumano la responsabilità della compliance internazionale.
La resilienza dei processi finanziari
Nel contesto attuale, inoltre, il ruolo del CFO è chiamato a garantire non solo l’efficienza aziendale ma anche la resilienza dei processi finanziari, messi sotto pressione da molteplici fattori: eventi straordinari come la scorsa pandemia, la sempre maggiore dipendenza da strumenti informatici e minacce insidiose come gli attacchi cyber. Il rischio non è solo operativo, ma strategico: la continuità del business è compromessa se i processi finanziari non sono attivi. E questo non è un problema del solo IT: ci deve pensare anche il CFO.
Secondo Gavioli, “il finance deve avere dei piani di emergenza, per i processi finanziari e per il business in sé. E questo si ottiene in due modi: affidandosi a strumenti, esterni e interni, che continuino a funzionare nonostante le possibili emergenze, e riducendo la complessità. Meno fornitori e meno soluzioni significa meno esposizione ai rischi. Per questo, in Esker puntiamo a offrire un ecosistema integrato per l’Office of the CFO, che copre l’intero spettro delle attività finanziarie senza moltiplicare le interfacce e, di conseguenza, le vulnerabilità”.
Rispondere alle sfide con metodo, obiettivi e tecnologia
Di fronte a sfide complesse e trasversali, l’Office of the CFO deve rispondere in modo efficace ed efficiente, tenuto conto che le risorse sono limitate. Serve un approccio strutturato.
Partire dall’essenziale
Proprio come nella celebre piramide di Maslow, anche nella trasformazione del finance c’è una gerarchia di priorità: prima vanno consolidate le funzioni essenziali, poi si costruisce sopra. Inutile puntare a processi sofisticati se non si ha pieno controllo delle attività di base. Automatizzare i fondamentali – flussi di fatturazione, gestione dei fornitori e reportistica – è il primo passo per costruire una funzione finance resiliente, efficiente e moderna.
Focus sull’obiettivo, non sulla tecnologia
La tecnologia non dovrebbe mai essere il punto di partenza. Come sottolinea Gavioli “non importa come raggiungerai l’obiettivo, importa cosa vuoi ottenere”. È un cambio di paradigma: non si tratta di inseguire l’ultima novità, ma di rispondere a sfide concrete come quelle descritte. Anche l’intelligenza artificiale – per quanto potente – è solo un mezzo: il suo valore emerge solo se viene utilizzata con chiarezza di intenti.
È fondamentale abbattere i silos
Per affrontare in modo efficace le sfide di oggi occorre una visione integrata dei processi finanziari e questo significa, per prima cosa, abbattere i silos organizzativi esistenti. La tecnologia, l’abbiamo detto più volte, è la chiave, ma spesso i progetti di automazione si concentrano su singole aree del ciclo attivo o passivo – ad esempio la fatturazione o la gestione degli ordini – perdendo di vista il quadro generale. Il risultato sono opportunità mancate e ulteriore frammentazione. Quando invece si includono anche ambiti strategici come la contabilità, il procurement e la gestione del credito, i flussi non si limitano a funzionare meglio: generano valore, liberano liquidità, riducono i tempi di incasso e rendono il finance un motore di crescita sostenibile.
La visione di Esker: una sola piattaforma per l’office of the CFO
“In Esker – spiega Gavioli – siamo consapevoli che l’office of the CFO sia al centro di tutto, e lo sarà sempre di più. Ogni decisione, ogni processo critico, ogni cambiamento strategico – prima o poi – passa da qui. E proprio perché lo spettro di attività è così ampio, crediamo che l’unico modo per renderlo moderno, strategico e resiliente sia adottare una visione olistica”.
Esker, come già accennato, offre un’unica piattaforma per gestire in modo sinergico e integrato tutte le aree chiave dei cicli attivo e passivo, un approccio che elimina i silos, riduce la complessità tecnologica, valorizza gli investimenti IT e abilita una governance solida, efficiente e sicura. In altre parole, crea le basi per un Office of the CFO pronto alle sfide di oggi e di domani.
Articolo realizzato in partnership con Esker
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