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Continua l’attività di Seapower: con il progetto Floatfarm mira a migliorare il livello di maturità tecnologica delle attuali turbine eoliche offshore


Il 15 giugno si è celebrata la diciottesima edizione della Giornata Mondiale del Vento; istituita da WindEurope e Global Wind Energy Council, mira a sensibilizzare il pubblico sulle potenzialità dell’energia eolica e sul suo ruolo nella transizione energetica. Tema 2025 “WorkingInWind” per sottolineare i benefici che l’energia eolica può portare in termini di creazione di posti di lavoro, inclusione, sviluppo locale e indipendenza energetica. In Italia l’iniziativa è promossa da diverse organizzazioni tra cui l’Associazione Nazionale Energia del Vento che coordina campagne di comunicazione e organizza eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle potenzialità dell’eolico nel contesto nazionale, in particolare quello offshore.

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Seapower

Il vento rappresenta un’importante fonte rinnovabile pulita e sempre più strategica per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030 e il 2050. Tuttavia le sfide sono molteplici: la disponibilità di suolo per applicazioni onshore è in diminuzione mentre cresce l’interesse per lo sviluppo di applicazioni in mare, favorito da venti più intensi ma ostacolato da complessità tecnologiche e costi elevati. Ciò risulta ancora più evidente per siti con fondali profondi, come nel Mar Mediterraneo, dove l’installazione è possibile tramite piattaforme galleggianti alla base delle torri e opportuni sistemi di ancoraggio per garantirne la stabilità.

Foto di Enrique da Pixabay

In questo contesto si inserisce Seapower, consorziata con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che da anni è impegnata nel settore dell’eolico galleggiante, grazie alle attività di ricerca e sviluppo di impianti offshore economicamente sostenibili condotte nell’ambito di numerosi progetti, tra cui Floatfarm finanziato dall’Unione Europea con un contributo di 6 milioni di euro, per la durata di 4 anni. Il programma mira a migliorare il livello di maturità tecnologica delle attuali turbine eoliche offshore galleggianti, intervenendo su più fronti: dalla riduzione del peso del generatore in testa-torre per ottenere benefici strutturali, all’implementazione di nuovi sistemi di controllo delle onde e all’adozione di ormeggi condivisi. Il contributo di Seapower è volto a migliorare il modello di costo e a proporre una stima delle perdite di scia, per ottimizzare il calcolo del costo attualizzato dell’energia (LCOE).

Seapower_Floatfarm

Nell’ambito delle attività del progetto Floatfarm stiamo lavorando ad un modello innovativo per valutare in modo più preciso il costo di produzione dell’energia da turbine eoliche galleggianti, implementando un codice di calcolo, basato su software di analisi e ottimizzazione delle turbine eoliche galleggianti (WEIS, sviluppato da NREL). L’obiettivo è migliorare l’affidabilità delle stime economiche e tecniche, garantendo una maggiore efficienza degli impianti e una migliore gestione finanziaria” ha affermato il Vicepresidente Seapower Francesco Lioniello.

Francesco Lioniello

Lo sviluppo, attualmente in corso, del codice di calcolo ha i seguenti scopi principali:
migliorare la valutazione dei costi: in particolare è stato introdotto un modello per la stima dei costi operativi connessi alle attività di manutenzione di un impianto offshore. Tale modello, basato su dati di letteratura, consente di valutare l’effetto dei principali parametri di configurazione e di funzionamento di un impianto (tra cui la geometria del sistema e l’energia prodotta) sulle spese di gestione
introdurre una modellazione più dettagliata dei parametri finanziari necessari alla valutazione accurata dell’LCOE (il calcolo del costo attualizzato dell’energia). In particolare, il modello fornisce una stima del costo medio del capitale che interviene nel calcolo del costo dell’energia
introdurre una valutazione più accurata delle perdite di scia in un parco eolico, integrando nel software utilizzato le funzionalità del codice Floris, sviluppato da NREL, per la stima delle interazioni di scia. Tale innovazione consente di aumentare l’affidabilità della stima di produzione energetica, che a sua volta partecipa alla definizione dell’LCOE

Seapower

Gli sviluppi futuri delle attività in corso consentiranno di fornire una valutazione dei contributi di costo dei diversi componenti di una turbina eolica galleggiante, fornendo indicazioni sulle possibili aree di intervento per migliorare la resa economica degli impianti. Uno dei componenti che danno un maggiore contributo ai costi totali per una turbina galleggiante è rappresentato dalla piattaforma. Un esempio delle attività sviluppate è relativo alla ricerca della configurazione ottimale per la struttura della piattaforma, con lo scopo di ridurre il costo complessivo.

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eolico offshore
Pixabay/enriquelopezgarre

I risultati attesi del progetto Floatfarm che termineranno a dicembre 2026, contribuiranno alla definizione di uno strumento dedicato di simulazione e ottimizzazione per parchi eolici galleggianti, in supporto alle attività di ricerca e sviluppo mirate alla riduzione dei costi dell’energia. In tal modo Seapower potrà fornire un contributo al raggiungimento della sostenibilità economica degli impianti offshore e all’ulteriore sviluppo del settore delle energie rinnovabili.



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