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Liguria Oggi – Il quotidiano di Genova e Liguria


Genova – Un corso per marmisti che offre buone possibilità di occupazione immediata una volta terminato. Lo ha organizzato, con finanziamenti regionali, So.Crem la società genovese di cremazione con l’adesione di alcune imprese che operano al cimitero monumentale di Staglieno.
Le lezioni saranno in totale una trentina e riguarderanno non solo la parte artigianale, ma anche su comunicazione, riconoscimento dei materiali, progettazione di elementi decorativi, montaggio e restauro.
Verranno inoltre organizzati sopralluoghi e attività di ricerca nell’area cimiteriale di Staglieno.
Le iscrizioni, che si sono chiuse al 10 giugno, hanno visto numerose richieste e alle fine le amissioni sono state dieci. Non solo ragazzi ma anche tre giovani ragazze. Perché il lavoro di marmista è radicalmente cambiato grazie alle tecnologie e ai macchinari e non è più un lavoro di fatica, ma di ingegno, arte e creatività.
«Non deve sorprendere questa partecipazione femminile – ha spiegato  Ivano Malcotti, presidente di So.Crem – Soprattutto se si tiene conto di come è cambiata questa professione. Ma il dato che voglio sottolineare è che queste lezioni offrono non solo la possibilità di avere un diploma valido in tutta Europa, ma prospettive di lavoro immediate. Se abbiamo lanciato questo corso, che vedrà la partecipazione di numerosi docenti, è perché esiste una precisa richiesta del mercato. Sono le società che lavorano il marmo e quelle che svolgono attività in quest’ambito a chiedere mano d’opera professionalizzata. Credo che tutti i dieci partecipanti, una volta completato il ciclo a ottobre, abbiano grandi possibilità di assunzione immediata».
Il bando di partecipazione si rivolgeva a giovani con la passione per l’artigianato e desiderio di intraprendere una carriera in un settore ricco di storia e tradizione.
Il corso fornirà le competenze necessarie per diventare un esperto nella lavorazione di materiali lapidei come marmo, granito, ardesia e arenaria.
Il percorso formativo permetterà di acquisire una vasta gamma di competenze, tra cui riconoscimento dei materiali, lavorazione della pietra, progettazione ma anche capacità di comunicare con le persone e con i parenti dei defunti
«Questo è un elemento formativo essenziale e farà probabilmente la differenza rispetto al futuro – aggiunge Malcotti – La parte comunicativa, la capacità di rapportarsi con chi ha subito un lutto, sono una richiesta precisa e anche un fondamentale requisito per fare bene questo lavoro».
Il marmista è una figura professionale molto richiesta in diversi settori, tra cui l’edilizia, l’arte e il settore funerario. Si potrà lavorare in cantieri edili, aziende funebri, studi di architettura e design.
Il mercato del lavoro a Genova è particolarmente florido, grazie alla presenza del cimitero monumentale più vasto d’Europa. Il corso era rivolto a 10 giovani maggiorenni disoccupati, inoccupati e inattivi di età inferiore ai 35 anni, in possesso dell’obbligo di istruzione.
Le lezioni si tengono al centro studi Vitale, in via Lanfranconi a Genova.

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