La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) raggiunge un nuovo traguardo grazie all’aggiornamento delle Linee Guida adottate da AgID, che introducono nuove funzionalità per potenziare e semplificare lo scambio di dati tra le pubbliche amministrazioni. Il nuovo impianto normativo e tecnico mira a rendere l’interoperabilità tra gli enti più efficiente, con impatti concreti su servizi, processi e tempi di risposta per pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese, favorendo una PA più digitale, integrata e orientata al cittadino.
Un percorso di aggiornamento condiviso
Le Linee Guida per la PDND definiscono le regole tecniche, gli standard e i criteri di accessibilità e interoperabilità. La pubblicazione della nuova versione rappresenta il risultato di un processo collaborativo, coordinato da AgID, che ha visto la creazione di un gruppo di lavoro permanente con il Dipartimento per la trasformazione digitale e il Gestore della Piattaforma PagoPA S.p.A.
L’obiettivo principale è stato fin da subito quello di accompagnare e facilitare l’evoluzione della Piattaforma in coerenza con le esigenze di digitalizzazione del Paese e le necessità condivise dagli enti aderenti.
In linea con quanto previsto dall’art. 71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), al fine di garantire solidità, conformità e trasparenza, il percorso di aggiornamento ha incluso una consultazione pubblica del testo e dei relativi allegati, seguita da una revisione tecnica e istituzionale che ha coinvolto il Garante per la protezione dei dati personali, la Conferenza Unificata e la Commissione Europea.
Le principali novità per gli aderenti
Le Linee Guida aggiornate introducono una serie di funzionalità evolute progettate per rendere la PDND più sicura, efficiente e semplice da utilizzare.
1. Maggiore Sicurezza
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Portachiavi (Server dell’Aderente nelle Linee Guida): oltre alla verifica delle richieste dei Fruitori, ora anche gli Erogatori possono firmare le risposte ai loro e-service caricando le proprie chiavi pubbliche sulla PDND. Questo permette ai Fruitori di verificare l’autenticità, l’integrità e la non ripudiabilità dei dati ricevuti.
2. Semplificazione e Standardizzazione
- Template di e-service: gli Enti potranno erogare nuovi e-service partendo da modelli standard e precompilati messi a disposizione da altri Aderenti sulla Piattaforma. L’uso dei template riduce significativamente i costi e gli sforzi di implementazione sia per chi eroga il servizio sia per chi ne fruisce.
- Analisi del rischio agevolata (Modelli precompilati nelle Linee Guida): in modo analogo ai template, questa funzionalità semplificherà la fruizione degli e-service attraverso la standardizzazione delle analisi del rischio, ovvero offrendo modelli di analisi del rischio con campi precompilati o con indicazioni per agevolarne la compilazione.
- Nomenclatura Standard: l’Allegato 7 delle Linee Guida introduce regole precise per la nomenclatura degli e-service, al fine di rendere il Catalogo API più ordinato e di più facile consultazione per tutti gli Aderenti.
3. Efficienza e Cooperazione Applicativa
- Distribuzione dei Segnali di variazione: un nuovo sistema di notifica consentirà agli Erogatori di comunicare ai Fruitori le variazioni avvenute su dati di loro interesse. In questo modo, i Fruitori non dovranno più interrogare periodicamente gli e-service, ma potranno ricevere aggiornamenti mirati, ottimizzando l’uso delle risorse.
- Sistema di Deleghe: le Pubbliche Amministrazioni potranno delegare ad altri Enti le le funzionalità dell’infrastruttura PDND per l’erogazione o la fruizione degli e-service. Questa funzione è pensata per supportare la digitalizzazione degli enti più piccoli e favorire forme di aggregazione come unioni e consorzi, in linea con le indicazioni del Piano Triennale per l’informatica nella PA.
- Scambi Massivi e Asincroni: la Piattaforma renderà più semplice e strutturata la gestione di e-service che richiedono risposte non immediate o che devono trasferire grandi quantità di dati.
4. Monitoraggio e migliore gestione interna
- Tracing: gli Erogatori dovranno conferire con regolarità i log delle chiamate ricevute ai propri e-service, abilitando così un ulteriore livello di misurazione dell’efficacia dell’interoperabilità nel tempo
- Archiviazione manuale: sarà introdotta la possibilità per gli Erogatori di gestire l’archiviazione di versioni deprecate di un e-service, previo preavviso ai fruitori.
- Nuovi ruoli utente: per allineare meglio i profili sulla piattaforma ai ruoli negli Enti, verranno introdotti l’Utente Valutatore (per DPO) e l’Utente Consultazione.
Verso un ecosistema digitale aperto e integrato
Tra le principali novità introdotte dalla nuova versione delle Linee Guida per la PDND spicca l’apertura della piattaforma anche ai soggetti privati, che potranno aderire e operare, nell’ambito di attività connesse a finalità di interesse pubblico, sia come Fruitori sia come Erogatori di servizi. La PDND si configura così come un canale istituzionale, sicuro e standardizzato per lo scambio di dati tra Pubblica Amministrazione e il settore privato, favorendo la nascita di un ecosistema digitale integrato e abilitando servizi più connessi, efficienti e accessibili per cittadini e imprese.
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