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Bitcoin: usare la tecnologia senza pregiudizi


Fornire gli strumenti per conoscere e usare in modo consapevole la tecnologia Bitcoin. Nessun mistero ma, anzi, la volontà di contribuire allo sviluppo open source e fare divulgazione in questo ambito, con particolare attenzione ai temi della privacy, alla sicurezza e all’impatto sociale, chiarendo la realtà di questa tecnologia che è spesso rappresentata negativamente. È l’intento di BitPolito – il team studentesco nato circa cinque anni fa e diventato ormai un punto di riferimento nel panorama dell’informazione su Bitcoin – anche per le aziende.

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“Il nostro obiettivo – spiega Francesco Pelle, team leader di BitPolito – è costruire dei ponti tra università e industria. Le attività sono sostanzialmente due: fare educazione e sviluppo open source legati esclusivamente a Bitcoin. Studiamo gli impatti di questa tecnologia all’interno della società nei suoi diversi aspetti. Cerchiamo di spiegare che Bitcoin costituisce sostanzialmente il ‘Piano B’ per gli individui, perché si tratta di una tecnologia che offre un’alternativa autonoma e libera ai tradizionali sistemi finanziari, che può inoltre avere impatti positivi anche sulla gestione aziendale”.

BitPolito conta ad oggi circa 60 componenti attivi che arrivano dalle aree di studio che fanno capo a ingegneria informatica, matematica, elettronica, ma anche meccanica, gestionale e design. Il gruppo è organizzato in divisioni funzionali, sulla falsariga della struttura propria di un’azienda. La creazione di una community basata sull’intensa attività di divulgazione e formazione su Bitcoin, ha fatto quindi compiere a BitPolito un salto di livello nel panorama di questa tecnologia.  “BitPolito è ormai un membro riconosciuto, in grado di dare un’ottima visibilità al Politecnico in questo settore”, afferma Danilo Bazzanella, docente presso il Dipartimento di Scienze Matematiche-DISMA e tutor del gruppo, che ricorda come l’attività di BitPolito sia gestita in modo quasi del tutto autonomo e maturo da parte degli e delle studenti. Sempre Bazzanella, inoltre, sottolinea come una delle attività più importanti sia proprio quella di divulgazione nelle scuole e tra i e le giovani, oltre che essere a disposizione delle imprese.

E, in effetti, proprio la capacità di spiegare con linguaggi adatti agli interlocutori un tema complesso come quello di Bitcoin è il “segreto” del team che ormai ha una vasta notorietà sia a livello nazionale e che internazionale, con riflessi anche dal punto di vista occupazionale. Infatti, circa il 20% di studenti che sono stati componenti di BitPolito lavora adesso in aziende legate alla tecnologia Bitcoin. 

“Occorre togliere il velo di mistero e di negatività su questo strumento – precisa Pellespesso avvicinato con superficialità. Per le aziende, la tecnologia Bitcoin può essere un valido mezzo di pagamento ma anche uno strumento di collegamento con altre imprese. Si tratta, tra l’altro, di una tecnologia che può essere applicata da qualsiasi tipologia di impresa sulla base della contabilità già adottata nella quotidianità di gestione”

BitPolito, quindi, offre a tutti e tutte, imprese incluse, contenuti formativi con una gradualità di approfondimento: da zero fino ad un livello più avanzato. I canali del team hanno infatti diversi contenuti già disponibili. Anche grazie ai contatti attivati, il Politecnico ha proposto un master innovativo su Bitcoin e tecnologie connesse. E il futuro? “Stiamo pensando di creare un’associazione da affiancare al nostro team per riuscire a fare più sinergia con il territorio e facilitare progetti congiunti con le aziende, anche oltre i confini universitari”, conclude Pelle.

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