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Dal 1° luglio arriva il nuovo sostegno economico: pagamento diretto e cifre corpose


Una novità economica che può incidere positivamente sulle scelte individuali dei cittadini italiani. Ecco tutti i dettagli

L’INPS, con le sue continue comunicazioni e aggiornamenti, si conferma un punto di riferimento essenziale per la fruizione dei nuovi strumenti, offrendo servizi digitali sempre più accessibili e funzionali per cittadini e imprese.

Parallelamente, la legge di bilancio 2025 conferma l’impegno del Governo nel sostenere le famiglie e i giovani, attraverso misure che vanno dal sostegno al reddito all’agevolazione nell’accesso alla casa, passando per incentivi alla natalità e all’occupazione.

Un nuovo bonus dall’1 luglio

Con la pubblicazione della circolare n. 102 del 16 giugno 2025, l’INPS ha fornito dettagli operativi fondamentali per l’attuazione del nuovo incentivo al posticipo del pensionamento, una delle novità più rilevanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. Il meccanismo prevede che i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2025 possano decidere di continuare a lavorare, usufruendo di un bonus direttamente in busta paga. In pratica, la quota contributiva IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) che normalmente sarebbe versata all’INPS viene invece erogata al lavoratore stesso, in forma netta e senza alcuna tassazione. Questo incentivo economico immediato vuole premiare la scelta di posticipare il pensionamento, sostenendo al contempo la sostenibilità del sistema previdenziale.

L’incentivo per i cittadini italiani a partire dall’1 luglio – (blitzquotidiano.it)

Inizialmente dedicata a chi aveva raggiunto la cosiddetta Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi), la platea dei beneficiari è stata ampliata nel 2025 anche a chi consegue i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, ovvero senza limiti anagrafici minimi. Questa estensione rappresenta una delle innovazioni più significative della manovra economica per l’anno in corso.

Per accedere al bonus, il lavoratore deve manifestare esplicitamente la volontà di rinunciare all’accredito dei contributi a suo carico, una scelta che risulta irrevocabile e utilizzabile una sola volta nel corso della vita lavorativa. L’adesione non è possibile nei seguenti casi:

  • dopo la decorrenza di una pensione diretta, come quella anticipata o di vecchiaia;
  • una volta raggiunta l’età prevista per la pensione di vecchiaia (attualmente fissata a 67 anni o secondo il regime previdenziale specifico).

L’importo dell’incentivo corrisponde al 9,19% dello stipendio lordo, ovvero l’aliquota IVS standard per i dipendenti del settore privato. Tale somma viene erogata integralmente, senza tassazione e senza influire sul calcolo della futura pensione.

L’INPS ha inoltre chiarito alcuni aspetti operativi:

  • La durata del bonus è legata alla decisione del lavoratore, che potrà percepirlo fino al momento del pensionamento effettivo.
  • L’incentivo è cumulabile con eventuali altri strumenti di sostegno all’occupazione.
  • Il datore di lavoro dovrà indicare l’importo percepito dal dipendente nei flussi Uniemens utilizzando specifici codici previsti dalla normativa.

Tra le altre misure rilevanti ricordiamo:

  • Il taglio del cuneo fiscale strutturale, che ora coinvolge redditi fino a 40.000 euro, con benefici per circa 3 milioni di contribuenti.
  • Il rafforzamento di bonus per famiglie, come il bonus bebè da 1.000 euro per figli nati o adottati nel 2025 con ISEE fino a 40.000 euro.
  • L’ampliamento dei congedi parentali indennizzati all’80% fino a tre mesi entro il sesto anno di vita del bambino.
  • L’innalzamento del bonus asilo nido a 3.600 euro per nati dal 2024 in famiglie con ISEE sotto i 40.000 euro, senza limiti di numero di figli.
  • L’esonero contributivo per mamme lavoratrici, esteso anche a lavoratrici a tempo determinato e autonome, in presenza di redditi fino a 40.000 euro.
  • Il rinnovo e potenziamento del Fondo Dote Famiglia, con 30 milioni di euro destinati a sostenere attività sportive e ricreative per giovani dai 6 ai 14 anni in nuclei con ISEE basso.
  • La proroga triennale del Fondo di garanzia mutui per la prima casa, riservata a giovani coppie, famiglie numerose e under 36.



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