La Lombardia accelera sulla valorizzazione delle eccellenze territoriali con un approccio mirato che punta a rafforzare le filiere produttive attraverso la creazione di nuovi ecosistemi economici. L’ottava tappa del tour «Lombardia Protagonista. Qui Puoi» si è tenuta a Monza, dove il governatore Attilio Fontana e l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi hanno incontrato i protagonisti del distretto brianzolo del Legno-Arredo, un comparto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’economia regionale.
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La filiera allargata e i suoi numeri
«Il settore del Legno-Arredo in Brianza è un vanto per la Lombardia a livello mondiale e un tratto distintivo per questo territorio», ha sottolineato Fontana durante l’incontro in Villa Reale. La strategia regionale punta sul concetto di «filiera allargata», favorendo le connessioni tra istituzioni, mondo produttivo, università e centri di formazione per mantenere alta la competitività sui mercati internazionali.
I numeri del distretto confermano la centralità del comparto: nella sola provincia di Monza e Brianza operano 1.627 imprese attive nella filiera legno-arredo con 11.934 addetti. Il settore del mobile conta 1.231 aziende, pari al 30,4% del totale lombardo, mentre gli addetti sono 9.696, rappresentando il 35,4% della forza lavoro regionale. L’export raggiunge 1,06 miliardi di euro, con il 32,7% del totale lombardo del comparto diretto principalmente verso Stati Uniti, Francia e Cina.
Le ZIS, Zone di Innovazione e Sviluppo
La grande novità presentata durante il tavolo istituzionale riguarda l’introduzione delle Zone di Innovazione e Sviluppo (ZIS), un modello sperimentale che si ispira all’esperienza di MIND. «Non vogliamo adottare un approccio uniforme, ma costruire risposte mirate sulle esigenze specifiche dei singoli settori», ha spiegato l’assessore Guidesi. Le ZIS nasceranno da aggregazioni spontanee di soggetti pubblici e privati localizzati in territori con vocazioni produttive ben definite, con l’obiettivo di promuovere innovazione, competitività e flussi di conoscenza tra università, centri di ricerca e aziende.
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L’istituzione delle zone avverrà attraverso un bando regionale per manifestazioni d’interesse, premiando le iniziative capaci di attivare sinergie pubblico-private, attrarre talenti e generare partnership locali e internazionali. Ogni ZIS sarà valutata anche in termini di impatto economico e sociale, con la Regione pronta a mettere in campo strumenti specifici oltre alle misure economiche già attive che sfiorano i 100 milioni di euro.
Il Legno-Arredo tra aziende e formazione
Il distretto brianzolo del Legno-Arredo rappresenta un caso studio ideale per questo approccio. Riconosciuto ufficialmente da Regione Lombardia, comprende 36 Comuni tra le province di Monza-Brianza e Como, con epicentro a Lissone. La sua forza risiede nella fusione tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica, supportata da eccellenze formative come l’Artwood Academy di Lentate sul Seveso, che dal 2013 forma circa 250 studenti all’anno.
Proprio la formazione rappresenta una priorità strategica. A gennaio 2025 è stato lanciato un Patto Territoriale per le Competenze e l’Occupazione nella Manifattura del Mobile e dell’Arredo, promosso dalla Regione e dalla Provincia di Monza-Brianza insieme a FederlegnoArredo. Il primo corso coinvolgerà almeno 25 persone entro aprile 2026, formando falegnami, operatori CNC, progettisti e tappezzieri.
La visita istituzionale si è conclusa con le visite alle aziende Caimi Brevetti di Nova Milanese e Giorgetti di Meda, esempi di eccellenza nel panorama produttivo brianzolo. Come ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale Federico Romani, «le imprese devono essere al centro dell’ecosistema lombardo, perché la loro missione non è solo produrre utili, ma realizzare crescita, lavoro e reddito».
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