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La legge di delegazione europea 2024


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 145 del 25 giugno 2025, la Legge n. 91 del 13 giugno 2025, ovvero la legge di delegazione europea 2024.

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Il Governo, con la legge di delegazione europea, viene delegato ad adottare i decreti legislativi per l’attuazione e il recepimento degli atti dell’Unione europea di cui agli artt. da 4 a 29 della legge di delegazione europea 2024, nonché dell’allegato A.

Per quanto concerne banche, intermediari, imprese e consumatori, in sintesi, si segnalano le seguenti direttive e regolamenti per cui la legge di delegazione europea indica al Governo specifici principi e criteri direttivi, per il loro recepimento e per l’adeguamento della normativa nazionale.

Legge di delegazione europea 2024  e tutela dei consumatori

La legge reca principi e criteri direttivi per:

  • il recepimento della Direttiva (UE) 2023/2225 (CCD II), relativa ai contratti di credito ai consumatori e che abroga la Direttiva 2008/48/CE
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2023/2673, che modifica la Direttiva 2011/83/UE per quanto riguarda i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza e che abroga la Direttiva 2002/65/CE

Società quotate e mercati dei capitali

La legge reca principi e criteri direttivi per:

  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2024/2809, che modifica il Regolamento prospetto, il MAR e il MIFIR, ovvero, rispettivamente, i Regolamenti (UE) 2017/1129, (UE) n. 596/2014 e (UE) n. 600/2014 per rendere i mercati pubblici dei capitali nell’Unione più attraenti per le società e facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese ai capitali (parte del c.d. Listing Act)
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/2810, sulle strutture con azioni a voto plurimo nelle società che chiedono l’ammissione alla negoziazione delle loro azioni in un sistema multilaterale di negoziazione (parte del c.d. Listing Act)
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/2811, che modifica la MIFID, ovvero la Direttiva 2014/65/UE per rendere i mercati pubblici dei capitali nell’Unione più attraenti per le imprese e per facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese ai capitali, e che abroga la direttiva 2001/34/CE (parte del c.d. Listing Act)

Mercati finanziari e strumenti finanziari

La legge reca principi e criteri direttivi per:

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  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/2994, che modifica le Direttive 2009/65/CE (UCITS), 2013/36/UE (CRD) e 2019/2034/UE (IFD), per quanto concerne il trattamento del rischio di concentrazione derivante dalle esposizioni nei confronti delle controparti centrali e del rischio di controparte per le operazioni con strumenti derivati compensate a livello centrale
  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2024/2987, che modifica i Regolamenti (UE) n. 648/2012 (EMIR), n. 575/2013/UE (CRR) e 2017/1131/UE (MMFR) per quanto concerne le misure volte ad attenuare le esposizioni eccessive nei confronti di controparti centrali di paesi terzi e a migliorare l’efficienza dei mercati della compensazione dell’Unione
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/790, che modifica la Direttiva 2014/65/UE, relativa ai mercati degli strumenti finanziari
  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2024/791, che modifica il Regolamento (UE) n. 600/2014 (MIFIR)per quanto riguarda il miglioramento della trasparenza dei dati, l’eliminazione degli ostacoli all’emergere di sistemi consolidati di pubblicazione, l’ottimizzazione degli obblighi di negoziazione e il divieto di ricevere pagamenti per il flusso degli ordini
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/927, che modifica le Direttive 2011/61/UE e 2009/65/CE (MIFID)per quanto riguarda gli accordi di delega, la gestione del rischio di liquidità, le segnalazioni a fini di vigilanza, la fornitura dei servizi di custodia e di depositario e la concessione di prestiti da parte di fondi di investimento alternativi
  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2023/2845, che modifica il Regolamento (UE) n. 909/2014 (CSDR) per quanto riguarda la disciplina di regolamento, la prestazione di servizi transfrontalieri, la cooperazione in materia di vigilanza, la prestazione di servizi accessori di tipo bancario e i requisiti per i depositari centrali di titoli di paesi terzi

Legge di delegazione europea 2024 e requisiti prudenziali

La legge indica principi e criteri direttivi per:

  • il recepimento della Direttiva (UE) 2025/2, che modifica la Direttiva 2009/138/CE (Solvency II), per quanto concerne la proporzionalità, la qualità della vigilanza, l’informativa, le misure relative alle garanzie a lungo termine, gli strumenti macroprudenziali, i rischi di sostenibilità e la vigilanza transfrontaliera e di gruppo, e le Direttive 2002/87/CE e 2013/34/UE
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/1174, che modifica la Direttiva 2014/59/UE (BRRD) e il Regolamento (UE) n. 806/2014 (SRM) per quanto riguarda taluni aspetti del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili
  •  l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2024/1623, che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) per quanto concerne i requisiti per il rischio di credito, il rischio di aggiustamento della valutazione del credito, il rischio operativo, il rischio di mercato e l’output floor

Legge di delegazione europea 2024 e Antiriciclaggio

La legge fissa principi e criteri direttivi al Governo per:

  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/1640, relativa ai meccanismi che gli Stati membri devono istituire per prevenire l’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, che modifica la Direttiva (UE) 2019/1937, e modifica e abroga la Direttiva (UE) 2015/849 – anche nota come VI Direttiva AML
  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2024/1624, relativo alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo – anche noto come Regolamento antiriciclaggio (AML)
  • l’adeguamento al Regolamento (UE) 2024/1620, che istituisce l’Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA) e che modifica i Regolamenti (UE) n. 1093/2010, (UE) n. 1094/2010 e (UE) n. 1095/2010

ESG e sostenibilità

La legge di delegazione europea 2024 reca principi e criteri direttivi per:

  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/1619, che modifica la Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) per quanto riguarda i poteri di vigilanza, le sanzioni, le succursali di paesi terzi e i rischi ambientali, sociali e di governance
  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2023/2631, sulle obbligazioni verdi europee e sull’informativa volontaria per le obbligazioni commercializzate come obbligazioni ecosostenibili e per le obbligazioni legate alla sostenibilità

ESAP – Il punto di accesso unico europeo

La legge reca principi e criteri direttivi per:

  • l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2023/2859, che istituisce un punto di accesso unico europeo (ESAP) che fornisce un accesso centralizzato alle informazioni accessibili al pubblico pertinenti per i servizi finanziari, i mercati dei capitali e la sostenibilità
  • l’adeguamento al Regolamento (UE) 2023/2869, che modifica taluni regolamenti per quanto concerne l’istituzione e il funzionamento del punto di accesso unico europeo (ESAP)
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2023/2864, che modifica talune direttive per quanto concerne l’istituzione e il funzionamento del punto di accesso unico europeo

Misure restrittive UE e responsabilità amministrativa degli enti per reati ambientali

In aggiunta, la legge reca principi e criteri direttivi per:

  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/1226, relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione e che modifica la Direttiva (UE) 2018/1673
  • il recepimento della Direttiva (UE) 2024/1203, sulla tutela penale dell’ambiente, che sostituisce le Direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE



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