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Le proposte di Cisl per una Palermo nuova: “Diventi capitale dell’intelligenza artificiale”


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La Cisl Palermo Trapani, in un momento storico di grandi trasformazioni ma anche di profonde disuguaglianze, presenta alla Città metropolitana una piattaforma di proposte concrete, fondata sull’ascolto del territorio, sull’analisi dei bisogni reali e sulla convinzione che solo attraverso una governance partecipata si possa costruire uno sviluppo duraturo e inclusivo.

“Il nostro sguardo – dicono dal sindacato – è insieme sociale ed economico, locale e organico. Per noi, parlare di mobilità, formazione, innovazione, legalità e lavoro non significa evocare categorie astratte, ma proporre strumenti concreti per restituire dignità alle persone e futuro ai territori. Palermo e la sua provincia non mancano di risorse: possiedono un patrimonio umano, culturale e produttivo straordinario. Ma serve un progetto condiviso che le metta in rete e ne moltiplichi il valore. Siamo consapevoli che ci sono molti altri temi e proposte meritevoli di attenzione e approfondimento; abbiamo, però, scelto di concentrare il nostro contributo su dieci proposte di immediata realizzazione, che non comportano oneri per i bilanci comunali, così da avviare sin da subito un processo concreto e partecipativo di rigenerazione”.

“Le proposte che seguono – aggiungono – rappresentano il contributo della Cisl a questo processo: un insieme articolato di iniziative che mirano a rigenerare le periferie, valorizzare le aree industriali, sostenere la cura e l’inclusione, rendere i trasporti accessibili, promuovere un turismo responsabile e soprattutto, radicare la legalità come condizione abilitante di ogni sviluppo. Non basta amministrare: serve una visione. E noi, questa visione, siamo pronti a costruirla insieme. Queste dieci proposte formano un vero e proprio mosaico di rigenerazione territoriale, sociale e produttiva per la Città Metropolitana di Palermo. Sono tra loro interconnesse e puntano a trasformare fragilità storiche in opportunità”.

Le dieci proposte:

  1. Avviare un piano strategico di rigenerazione delle periferie di Palermo e della provincia, che integri interventi strutturali (alloggi sociali, scuole, spazi verdi e culturali) con percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, coinvolgendo attivamente i residenti, le cooperative locali e i beni confiscati alla mafia, affinché diventino presìdi civici ed educativi.
  2. Dilazioni debiti fiscali

    Assistenza fiscale

     

  3. Istituire un osservatorio sul disagio giovanile e le dipendenze, in collaborazione con scuole, università, sert, asp, forze dell’ordine, chiese, parti sociali, con l’obiettivo di prevenire e contrastare il reclutamento giovanile da parte della criminalità organizzata attraverso programmi educativi, sportivi e culturali nei quartieri a rischio come Ballarò e lo Sperone.
  4. Sensibilizzare e informare sulla creazione di comunità energetiche rinnovabili, con il duplice obiettivo di ridurre i costi energetici delle famiglie vulnerabili e creare nuove opportunità occupazionali locali nel settore della transizione ecologica. Questo processo può rendere Palermo un laboratorio urbano di innovazione e responsabilità ambientale.
  5. Attivare un protocollo per la salute di prossimità che coordini case di comunità, medici di base, farmacie e associazioni locali, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa, offrire assistenza capillare agli anziani e alle persone fragili, e rafforzare l’accesso equo alla prevenzione e alle cure nel territorio.
  6. Sottoscrizione di un Accordo Quadro per il sostegno alla non autosufficienza, con cui istituire percorsi formativi retribuiti per caregiver familiari, supporto psicologico continuativo e servizi di sollievo domiciliare accessibili. 
  7. Istituire un’Intesa Metropolitana per l’inserimento socio-occupazionale delle persone con disabilità, coinvolgendo il sistema produttivo, i centri per l’impiego, le cooperative sociali e i sindacati, per promuovere l’assunzione con incentivi mirati, tutoraggio individualizzato e percorsi formativi personalizzati. 
  8. Costruzione di una rete metropolitana di slow tourism nelle aree interne, basata sulla cooperazione tra Comuni, GAL e operatori locali, per valorizzare borghi rurali e itinerari culturali attraverso formule sostenibili come l’albergo diffuso, incentivando la rigenerazione territoriale e contrastando lo spopolamento.
  9. Realizzazione di un centro congressi multifunzionale presso l’ex Fiera del Mediterraneo, che funga da hub per eventi internazionali, con connessioni strutturate a percorsi enogastronomici e naturalistici nella provincia, favorendo sinergie tra turismo d’affari e promozione delle identità locali.
  10. Istituzione di un Tavolo Permanente per la Mobilità Metropolitana, che coordini enti locali, AMAT, Ferrovie e parti sociali per redigere un Piano Integrato dei Trasporti in grado di estendere i servizi a tutta la provincia, con particolare attenzione alle aree montane e interne. 
  11. Microcredito

    per le aziende

     

  12. Istituire un Patto per la Legalità Generativa, che metta al centro il riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alla mafia, trasformandoli in centri per l’impiego, cooperative sociali, spazi culturali e hub per l’innovazione. Questo patto dovrebbe coinvolgere enti locali, terzo settore, università e imprese, con l’obiettivo di creare microeconomie sostenibili e lavoro regolare nei quartieri più fragili.



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