In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si è celebrata il 5 giugno 2025, l’Istat ha diffuso una serie di infografiche che fotografano lo stato dell’ambiente in Italia attraverso numeri chiave.
I dati offrono uno spaccato significativo sulla percezione del cambiamento climatico da parte dei cittadini, i pericoli legati ai fenomeni naturali estremi, e l’evoluzione delle politiche pubbliche e aziendali per la tutela del territorio. Uno strumento utile per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali.
Italiani sempre più attenti alla crisi climatica
Nel 2024, più della metà della popolazione con più di 14 anni si è dichiarata allarmata per le conseguenze del riscaldamento globale. Ancora maggiore è la quota di chi esprime preoccupazione per l’inquinamento dell’aria: sei persone su dieci considerano l’emergenza ambientale una priorità. Un segnale che dimostra come la consapevolezza ambientale stia crescendo in maniera costante nel nostro Paese.
Un territorio fragile: il 37% dell’Italia è a rischio
Secondo i dati relativi al 2022, oltre un terzo del territorio nazionale è esposto a pericoli naturali come frane, terremoti e alluvioni. Le zone più vulnerabili si concentrano nell’Appennino centro-meridionale, soggetto soprattutto a eventi sismici, e in alcune aree del Nord-Est, tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Anche tratti dell’arco alpino e diverse province di Emilia-Romagna, Toscana e lungo l’Adriatico mostrano un’elevata esposizione, in particolare al dissesto idrogeologico. L’Italia risulta così il secondo Paese in Europa per numero di Comuni soggetti a rischi naturali.
Dal 1980 al 2023, gli eventi climatici estremi hanno causato perdite economiche per 134 miliardi di euro. Una cifra che sottolinea l’urgenza di rafforzare le misure di protezione, come previsto dalla Missione europea per l’adattamento al cambiamento climatico. L’obiettivo è colmare le lacune attraverso investimenti in infrastrutture, soluzioni ingegneristiche e strumenti assicurativi.
Emissioni in calo, trainate dalle rinnovabili
Nel 2023, le emissioni di gas serra in Italia hanno raggiunto i 399 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente, registrando una flessione del 5,3% rispetto all’anno precedente. Un risultato attribuito soprattutto alla contrazione della produzione elettrica (-6,9%) e a un minore utilizzo di fonti fossili, in particolare gas naturale e carbone. In parallelo, è aumentato il ricorso alle energie rinnovabili, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dell’economia.
Nel 2024, la produzione elettrica da fonti pulite ha raggiunto i 130 milioni di TWh. Il fotovoltaico e l’eolico mostrano i tassi di crescita più significativi in termini di potenza installata, mentre il solare e l’idroelettrico dominano per capacità complessiva. Un trend favorito anche dal calo dei costi tecnologici e da politiche di sostegno sempre più incisive.
Le imprese puntano su sostenibilità ed efficienza
Un altro dato rilevante arriva dal settore manifatturiero. Tra il 2021 e il 2022, oltre il 73% delle aziende attive nella lavorazione della gomma e della plastica ha messo in campo iniziative per migliorare la sostenibilità ambientale, in particolare nell’uso dell’energia e nella logistica. Questo comparto si conferma tra i più impegnati nel conciliare sviluppo economico e responsabilità ecologica.
Spesa pubblica per l’ambiente in crescita
Nel 2022, la spesa complessiva per la protezione dell’ambiente ha superato i 51 miliardi di euro, pari al 2,6% del PIL. Quasi la metà di queste risorse è stata destinata alla gestione dei rifiuti: dalla prevenzione alla raccolta, fino al trattamento e allo smaltimento. Rispetto al 2021 si registra un incremento del 9,4%, a testimonianza di una crescente attenzione istituzionale verso la salvaguardia dell’ecosistema.
Le infografiche dell’Istat sulla Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025
Le infografiche pubblicate dall’Istat in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente rappresentano un importante strumento di comunicazione e sensibilizzazione. Offrono una lettura chiara e sintetica delle principali sfide ambientali italiane, stimolando riflessioni e azioni concrete a tutti i livelli, dai cittadini alle amministrazioni.
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