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Bonus dipendenti, a chi spettano gli arretrati da giugno


A partire dalla busta paga di giugno 2025 saranno in molti i lavoratori che potrebbero ricevere gli arretrati legati al nuovo bonus dipendenti introdotto dalla Legge di Bilancio.

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La misura è relativa al taglio del cuneo fiscale e contributivo e, di conseguenza, va ad aumentare il netto in busta paga.

A chi spetta il bonus dipendenti

C’è però da specificare che non tutti i datori di lavoro hanno applicato correttamente l’agevolazione fin da gennaio 2025. E per questo motivo, tali datori di lavoro sono adesso tenuti ad accreditare le somme dovute ai dipendenti che ne hanno diritto.

Il nuovo sistema di sgravi fiscali e contributivi è in vigore dall’1 gennaio 2025. A differenza degli anni precedenti, la misura si articola su due fronti:

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  • un contributo diretto, per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro annui;
  • una detrazione fiscale aggiuntiva, per chi percepisce redditi tra 20.001 e 40.000 euro.

In entrambi i casi, l’obiettivo è alleggerire il peso fiscale e aumentare la retribuzione netta mensile dei lavoratori dipendenti.

Chi percepisce un reddito annuo non superiore a 20.000 euro beneficia di un contributo che non concorre alla formazione del reddito imponibile. Le percentuali applicate variano in base alla fascia di reddito:

  • 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;
  • 5,3% tra 8.501 e 15.000 euro;
  • 4,8% tra 15.001 e 20.000 euro.

Per i lavoratori che guadagnano tra 20.001 e 40.000 euro annui, è prevista una detrazione aggiuntiva sull’imposta sul reddito:

  • 1.000 euro per i redditi fino a 32.000 euro;
  • detrazione decrescente per i redditi tra 32.001 e 40.000 euro, fino ad azzerarsi oltre questa soglia.

Chi ha diritto agli arretrati

Con la circolare n. 4/2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che spetta ai datori di lavoro, in qualità di sostituti d’imposta, garantire l’applicazione del bonus dipendenti. In caso di errori o omissioni, i datori di lavoro sono tenuti a versare le somme arretrate a partire dalla mensilità di giugno.

Nel caso in cui non sia tecnicamente possibile accreditare gli importi già a giugno, ad esempio per problemi legati alle procedure di pagamento, il rimborso dovrà avvenire nelle mensilità successive. Al più tardi, si provvederà in sede di conguaglio fiscale.

Richiederlo non è necessario

L’accesso al bonus dipendenti è automatico. Non si deve, cioè, presentare alcuna domanda.

Era prevista fino al 25 maggio scorso la possibilità di rinunciare ai benefici tramite la piattaforma NoiPA. L’operazione poteva essere effettuata direttamente online, con effetto a partire dal mese successivo alla richiesta, e la scelta poteva essere revocata in qualsiasi momento.

Come si calcola il bonus

Il calcolo del reddito su cui si basa il riconoscimento del beneficio è effettuato da NoiPA, considerando tre parametri:

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  • il reddito percepito fino all’ultima emissione stipendiale disponibile;
  • la proiezione del reddito previsto per i mesi rimanenti del 2025, inclusa la tredicesima;
  • i dati presenti nella Certificazione Unica 2024.

Per determinare il valore da applicare, NoiPA seleziona il reddito più elevato tra quelli risultanti dai tre metodi di calcolo. Solo per l’ulteriore detrazione viene considerato anche l’eventuale reddito forzato impostato nel sistema.

Simulazioni

Di seguito due simulazioni.

a) si prenda il caso di un contribuente che nell’anno 2025:

  • ha un reddito complessivo pari a 6.000 euro;
  • è titolare di un contratto di lavoro dipendente dal 1° gennaio 2025 al 3 marzo 2025 (62 giorni di lavoro dipendente), per il quale percepisce complessivamente un reddito di lavoro dipendente pari a 2.000 euro.

Il reddito annuale teorico è pari a 11.744,19 euro [(2.000:62) x 365]. La somma spettante è pari a 106 euro, determinata applicando la percentuale relativa ai redditi da 8.501 euro a 15.000 euro (5,3%) al reddito di lavoro
dipendente effettivamente percepito nell’anno (2.000 euro).

b) si prenda ora il caso di un contribuente che nell’anno 2025:

  • ha un reddito complessivo pari a 6.000 euro;
  • è titolare di un contratto di lavoro dipendente dal 1° gennaio 2025 al 3 marzo  2025 (62 giorni di lavoro dipendente), per il quale ha percepito un reddito di lavoro dipendente pari a 2.000 euro;
  • è titolare di un contratto di lavoro dipendente dal 1° novembre 2025 al 30 novembre 2025, per il quale ha percepito un reddito di lavoro dipendente pari a 1.000 euro.

Il reddito annuale teorico è pari a 11.902,17 euro [(2.000 + 1.000):(62 + 30) x 365]. La somma spettante è pari a 159 euro, determinata applicando la percentuale relativa ai redditi da 8.501 euro a 15.000 euro (5,3%) al reddito di lavoro dipendente effettivamente percepito nell’anno (3.000 euro).

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