Confisi, supportare le aziende partendo dai territori

«Esprimiamo la nostra più profonda vicinanza alla famiglia e alla comunità professionale coinvolta. La notizia del tragico gesto compiuto da un imprenditore, proprio nei pressi di una sede dell’Agenzia delle Entrate, ha profondamente colpito il mondo produttivo italiano. Un fatto che solleva interrogativi e invita a una riflessione collettiva, al di là delle singole circostanze: è fondamentale costruire un sistema fiscale che venga percepito non come un ostacolo, ma come un alleato dell’iniziativa economica. Una fiscalità che sappia accompagnare, sostenere, valorizzare chi ogni giorno sceglie la strada più complessa: quella di fare impresa, creare lavoro, generare valore».?A dichiararlo è Sabina Massimiani, presidente di Confisi – Confederazione Italiana Sviluppo Imprese, realtà nata con l’obiettivo di dare voce alle imprese italiane e alle loro istanze, al di là di ogni appartenenza ideologica o politica.

L’associazione

Nata nel luglio 2024, Confisi è un’associazione giovane ma con idee chiare e uno spirito operativo che ha già raccolto consenso su scala nazionale.?Ad oggi conta circa 2.000 imprese associate, con una solida presenza nel Triveneto e una crescita costante in numerose regioni italiane. La sede centrale si sviluppa a partire da Padova, città in cui la presidente – un’imprenditrice romana che ha scelto il Nord come base operativa – coordina una rete capillare di Unioni Territoriali e Federazioni regionali. Una rete che rappresenta l’intero tessuto produttivo: commercio, artigianato, industria, agricoltura e professioni.?«Abbiamo costruito un’organizzazione snella, dinamica, lontana dalle liturgie delle grandi associazioni datoriali», spiega Sabina Massimiani.

Territori

L’idea di dare vita a una nuova associazione a tutela della piccola imprenditoria nasce dall’intuizione di Sabina Massimiani e del dottor Andrea Tavazza, segretario generale e imprenditore romano attivo nella formazione specialistica.?Insieme hanno costruito un progetto che unisce competenze verticali e visione territoriale, con un approccio pratico e condiviso.?«Il nostro è un modello che parte dal basso e valorizza le specificità locali – sottolinea la presidente – Quando un’impresa entra in Confisi, eseguiamo un check-up completo con strumenti digitali avanzati: verifichiamo la conformità normativa, forniamo supporto sulle obbligatorietà e, se serve, attiviamo partner qualificati sul territorio e fornire i servizi necessari».?Il principio è semplice: fornire alle imprese strumenti concreti per crescere, rispettando le regole e contenendo i costi, potendo contare su un supporto concreto che le aiuti a percorrere le strade spesso tortuose della burocrazia. Non esistono settori privilegiati: Confisi supporta imprese attive nei servizi, nell’automotive, nella moda, nelle cooperative sociali. Ogni area territoriale è seguita da referenti che conoscono a fondo il contesto e rispondono con tempestività alle esigenze locali.?«Abbiamo scelto un modello decentrato – sottolinea la presidente – perché ogni territorio ha una storia imprenditoriale che merita rispetto. Non inviamo consulenti da Roma al Veneto o viceversa: ci affidiamo a chi vive e lavora nei luoghi in cui operano le imprese associate». Tra gli elementi distintivi dell’associazione, spiccano due unità specialistiche: una dedicata ai giovani imprenditori, guidata da Antonio Cuomo, vicentino, e una focalizzata sulla disabilità, coordinata dalla disability manager Claudia Frizzarin.?«Crediamo nell’etica e nella sostenibilità sociale – afferma Massimiani – Le imprese devono innovare anche nella cultura del lavoro, valorizzando diversità, talento e nuove generazioni. Per questo collaboriamo con numerosi atenei e promuoviamo la formazione continua dell’imprenditore, che oggi più che mai ha bisogno di aggiornare le proprie competenze per restare competitivo».

Servizi, l’associazione si occupa di sicurezza sul lavoro, welfare e internazionalizzazione

Lo sguardo di Confisi va oltre i confini nazionali. Internazionalizzazione, welfare aziendale, innovazione e finanza agevolata sono ambiti strategici su cui l’associazione investe, con l’obiettivo di rendere accessibili strumenti spesso complessi o fuori portata per molte PMI. Sotto la guida del vicepresidente Mario Pietri, questi servizi puntano a offrire alle imprese opportunità reali per crescere e restare competitive. «Il nostro intervento precede la classica tutela sindacale – sottolinea la presidente – perché crediamo che la rappresentanza debba tradursi in soluzioni concrete. Sappiamo quanto sia oneroso oggi per un’impresa tenere il passo in un contesto normativo sempre più articolato: le imprese hanno bisogno di risposte semplici, tempestive e sostenibili».

Valori: il capitale più solido è la forza delle relazioni

«Parliamo alle PMI con un linguaggio chiaro e concreto, lavorando su snellimento burocratico, innovazione tecnologica, sostenibilità e, soprattutto, relazioni». Così Sabina Massimiani, presidente di Confisi, ribadisce uno degli aspetti fondamentali della Confederazione, l’attenzione alla creazione di reti imprenditoriali: «Crediamo fortemente che il networking sia il vero capitale delle aziende. Le relazioni generano crescita, confronto, supporto reciproco. Oggi non si può fare impresa da soli», sottolinea. L’approccio operativo si basa infatti su una catena di competenze ben distribuita: ogni unità territoriale ha un responsabile che raccoglie le esigenze e le indirizza, se necessario, verso uno specialista del settore. «L’obiettivo – conclude Massimiani – è che nessun imprenditore si senta solo. Confisi vuole essere una casa accogliente, attenta e pronta ad accompagnare le imprese italiane verso un futuro sostenibile, innovativo e radicato nei territori». Proprio come accade durante i tanti eventi organizzati a livello locale, l’ultimo, l’11 giugno, dedicato alla certificazione dei contratti: un momento di confronto autentico, lontano dai riflettori, ma vicino a chi ogni giorno si rimbocca le maniche per costruire valore.

Per informazioni:

www.confisi.it