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Connettività e Competitività: Lodi accelera sul digitale per lo sviluppo del territorio


Secondo la seconda edizione di “Your Next Lodi 2030”, confrontata con dieci province italiane, simili  per popolazione, numero di addetti e presenza di unità produttive, Lodi si distingue come un territorio vivace e altamente competitivo.

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Tra il 2015 e il 2023, il valore aggiunto pro capite è cresciuto del +34,7%, superando sensibilmente la media nazionale.

(Immagine di copertina creata con l’AI)

Punti di forza e migliorie

La ricerca del Settore Centro Studi, Territorio e Ambiente e dall’Area Industria, Energia e Innovazione di Assolombarda, ha evidenziato i punti di forza e le aree di miglioramento analizzando e mettendo a confronto 10 province:  Asti, Ascoli Piceno, Belluno, Biella, Grosseto, La Spezia, Rovigo, Sondrio, Terni e Trieste.

Secondo l’analisi di Assolombarda, il territorio lodigiano sarebbe capace di sfruttare la sinergia tra un’industria
manifatturiera robusta, fatta da PMI, servizi innovativi e una spiccata propensione all’export.

“Lodi rappresenta un tassello strategico all’interno del ‘quadrilatero’ che comprende Milano, Monza e Brianza, Pavia – ha dichiarato Alvise Biffi, Presidente di Assolombarda -. I dati confermano una crescita costante del territorio lodigiano, segnale di un tessuto produttivo solido, dinamico e capace di competere sui mercati internazionali. Guardando al futuro, tuttavia, Lodi dovrà affrontare sfide importanti da qui al 2030 per consolidare e rafforzare la propria competitività.

La leva decisiva sarà l’innovazione: per sostenerla, è essenziale promuovere un ecosistema integrato che metta in rete imprese, startup, centri di ricerca e percorsi di formazione. Solo in un contesto così collaborativo possono nascere idee, tecnologie e soluzioni capaci di generare reale valore. In questa prospettiva, sarà cruciale intensificare la collaborazione nel ‘quadrilatero’, così da creare sinergie volte ad accelerare lo sviluppo e l’attrattività del territorio. Se Lodi saprà investire in questa direzione, potrà continuare a far emergere nuove eccellenze imprenditoriali con effetti positivi sulla comunità e sull’intero sistema produttivo locale.”

Leader nella crescita e nella produttività

Tra le province analizzate per la crescita del valore aggiunto pro capite, registrando un +34,7% tra il 2015 e il 2023, dato che conferma la solidità della sua economia, la provincia di Lodi si piazza al primo posto diventando anche un punto di riferimento per la produttività del lavoro.

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Raggiunge, infatti, un valore aggiunto per occupato di 78,3 mila euro nel 2022: un risultato che la colloca all’undicesimo posto in Italia e al primo tra i territori di riferimento. Traguardi raggiunti soprattutto grazie alla forte presenza manifatturiera (21,5% del valore aggiunto) e allo sviluppo di servizi innovativi, in particolare nel settore ICT.

Tra i punti di forza di Lodi troviamo anche l’orientamento all’export, con la quale guida la classifica dei benchmark per crescita delle esportazioni con un aumento del +162,3% tra il 2015 e il 2024. Le esportazioni, anche dopo la pandemia, sono salite del +91,8%, tre volte rispetto alla media nazionale. I settori trainanti di questa crescita sono l’elettronica, l’alimentare e la chimica.

La provincia di Lodi mostra segnali positivi anche sul fronte occupazionale, nonostante alcune criticità: nel 2024 ha registrato il tasso di disoccupazione più basso tra le province confrontate (2,5%, in netto calo rispetto al 7,2% del 2019), ma presenta ancora livelli elevati di inattività rispetto ai territori simili.

Sfide e aree di intervento strategico

La ricerca svolta da Assolombarda mette in luce alcune sfide importanti per Lodi. Il tasso di occupazione, pari al 65,8%, risulta inferiore rispetto ad altri territori simili, mentre l’inattività raggiunge il 32,5%, il valore più alto tra i benchmark, indicando che una parte consistente della popolazione non partecipa al mercato del lavoro. Anche il numero di giovani NEET (13,4%) è ancora elevato rispetto alla media del Nord Italia.

Questi dati indicano aree su cui intervenire con azioni mirate. Per rafforzare il ruolo di Lodi nell’economia nazionale, sarà necessario promuovere la partecipazione al lavoro, soprattutto tra i più giovani. La vicinanza con Milano e la collaborazione già attiva tra i due territori rappresentano un’importante opportunità di crescita.

I risultati positivi ottenuti finora dimostrano la solidità del sistema produttivo lodigiano, ma affrontare le criticità attuali può aiutare a consolidare ulteriormente la posizione di Lodi a livello regionale.

“Lodi si conferma un territorio dalla dinamicità sorprendente, come quest’anno la ricerca Your Next Lodi ha evidenziato, anche nel confronto con 10 province italiane con caratteristiche simili per popolazione, addetti e unità locali- ha affermato Fulvio Pandini, Presidente della sede di Lodi di Assolombarda– I dati parlano chiaro: una crescita del valore aggiunto pro-capite del +34,7% dal 2015 al 2023 e un’esplosione delle esportazioni con un +162,3% nello stesso periodo, che triplica la media italiana nel post-pandemia.

Sono risultati straordinari che ci riempiono di orgoglio ma soprattutto sono la prova tangibile di una sinergia vincente tra la nostra solida manifattura, servizi innovativi e una vocazione internazionale che ci distingue. Certo, non mancano le sfide, in particolare sul fronte dell’inattività e della piena inclusione dei giovani nel mercato del lavoro, ma queste rappresentano per noi stimoli preziosi per continuare a lavorare e consolidare il ruolo del Lodigiano come polo di eccellenza nel panorama economico regionale, sempre più in proficua connessione con la vicina Milano.”

Province a confronto

La ricerca “Your Next Lodi” ha individuato dieci province italiane con caratteristiche simili a Lodi in termini di popolazione, numero di addetti e imprese attive. Questi territori, generalmente collocati nell’ultimo terzo della classifica nazionale, presentano ognuno proprie specificità e peculiarità:

  • Belluno: si distingue per la specializzazione nella manifattura e nel turismo, con un mercato
    del lavoro solido e una bassissima quota di NEET.
  • Biella: nonostante il territorio più piccolo eccelle per la manifattura radicata e per l’alta
    occupazione, ma le sue esportazioni hanno subito un rallentamento post-pandemia.
  • Trieste: alta produttività e apertura internazionale, ma con una disoccupazione superiore alla media del Nord Italia.
  • La Spezia: in forte crescita economica e mostra un miglioramento nel mercato del lavoro, pur con
    difficoltà legate all’inattività e ai NEET.
  • Asti: registra esportazioni in crescita, ma una progressione economica debole e disoccupazione
    elevata.
  • Sondrio: evidenzia criticità nel mercato del lavoro e alta inattività, nonostante una forte crescita
    dell’export.
  • Ascoli Piceno: nonostante abbia il numero più alto di imprese tra le province considerate, il territorio esprime una ricchezza al di sotto delle sue reali potenzialità. La crescita del valore aggiunto pro capite e dell’export è infatti inferiore alla media nazionale. Tuttavia, il mercato del lavoro si presenta dinamico e attivo.
  • Rovigo: sperimenta un contenuto incremento di valore aggiunto pro-capite e una fiacca crescita sui
    mercati internazionali, con una performance complessivamente poco brillante e un'alta percentuale
    di giovani NEET.
  • Terni: presenta una specializzazione nei servizi alle imprese, con una modesta performance
    economica e dinamica dell’export, e criticità riguardo inattivi e NEET.
  • Grosseto: caratterizzata da turismo e terziario, ha un elevato tasso di occupazione ma una diffusa
    presenza di NEET.

Infrastrutture

La Provincia di Lodi, situata in una posizione chiave lungo l’asse Milano-Bologna, è al centro di un’importante evoluzione territoriale e di un intenso potenziamento infrastrutturale. Nonostante i traguardi raggiunti, persistono criticità legate alla mobilità che richiedono interventi strutturali più incisivi.

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In quest’ottica, sono attualmente in corso numerosi cantieri mirati a migliorare la viabilità, costantemente monitorati da Assolombarda per valutarne gli effetti sul tessuto economico e sociale del territorio. Due opere infrastrutturali di rilievo sono già in fase avanzata di realizzazione:

  • Ampliamento dell’Autostrada A1 (tratto Milano-Lodi): i lavori per la quarta corsia, tra la barriera di Milano Sud e lo svincolo di Lodi, stanno procedendo secondo programma. Il termine è previsto per metà 2026.
  • Tangenziale di Casalpusterlengo: la variante alla SS9 Via Emilia ha raggiunto il 60% dello stato di avanzamento a tre anni dall’avvio. Il completamento è atteso entro la fine del 2025.

Nei prossimi anni prenderanno il via tre interventi strategici, attualmente in fase autorizzativa:

  • Potenziamento della SP 415 Paullese (tratto SP39 della Cerca – Zelo Buon Persico): la progettazione esecutiva è in corso e l’apertura è prevista entro il 2028.
  • Raddoppio del ponte sul fiume Adda: si attende il via libera definitivo dal CIPESS.
  • SP 415 Paullese (tratto Zelo Buon Persico – Spino d’Adda): il progetto è in fase di aggiornamento, con una possibile apertura stimata per il 2030.

Investimenti Ferroviari Strategici

Guardando oltre i prossimi cinque anni, un intervento di grande importanza interesserà il settore ferroviario:

  • Raddoppio della linea Codogno–Cremona–Mantova: il progetto sarà realizzato per fasi. Attualmente Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sta lavorando alla progettazione definitiva del primo tratto, quello tra Codogno e Piadena (circa 50 km).

Polo logistico d’eccellenza e sfida per la governance territoriale

Grazie alla sua posizione strategica tra Milano ed Emilia-Romagna, il territorio lodigiano è diventato un punto di riferimento per lo sviluppo di attività logistiche, affermandosi tra i principali hub della Lombardia.

Tuttavia, questa crescita rapida richiede una gestione attenta e integrata tra infrastrutture e insediamenti produttivi. Serve una governance territoriale capace di guidare lo sviluppo futuro, garantendo un equilibrio sostenibile tra espansione urbanistica e accessibilità in tutto il territorio provinciale.

Connettività

Nella competitività delle imprese la connettività digitale continua a prendere sempre più piede. Nel 2024, Assolombarda ha realizzato un’indagine coinvolgendo 95 aziende associate della provincia di Lodi, per valutare lo stato delle infrastrutture digitali sul territorio.

Il quadro emerso è positivo: il 95% delle imprese si dichiara soddisfatto del servizio, considerato un elemento strategico per il proprio business. La tecnologia più utilizzata è la fibra ottica (43%), seguita da ADSL e soluzioni wireless come FWA, 4G e 5G.

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La copertura mobile è generalmente buona su gran parte del territorio, anche se in alcune aree si avverte la necessità di rafforzare la presenza del 5G. Non sono emerse grandi differenze tra i vari comuni, ma in alcune zone meno servite potrebbero essere utili interventi mirati per rendere il servizio ancora più efficace.

Per poter affrontare queste sfide Assolombarda ha rafforzato il proprio impegno partecipando al tavolo “Il Lodigiano Connesso”, promosso dalla Regione Lombardia nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale. Questa iniziativa conferma la volontà dell’Associazione di sostenere la crescita del territorio.



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