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“I conti in ordine ci consentono di dispiegare le nostre politiche a sostegno dei nuovi bisogni sociali e per sviluppo, lavoro, imprese e comunità locali” — Emilia-Romagna Notizie


Bologna – La Regione Emilia-Romagna ha chiuso il bilancio 2024 con un saldo positivo di 191,5 milioni di euro, risultato raggiunto a invarianza della pressione fiscale e con l’indebitamento che si conferma in costante flessione: -30 milioni di euro rispetto al 2023 e -320 milioni dal 2015 (-47.72%). Sono i principali elementi che si ricavano dal giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio 2024, riconosciuto dalla Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo dell’Emilia-Romagna, che ha così promosso l’Ente e la corretta gestione del bilancio, nel pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

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Il via libera della Magistratura contabile è avvenuto al termine di un’udienza pubblica, guidata dal presidente della Sezione regionale di controllo, Marcovalerio Pozzato, che si è tenuta questa mattina a Palazzo Montpensier, sede della Prefettura di Bologna.

A svolgere la requisitoria è stato il procuratore regionale, Claudio Chiarenza, alla presenza, fra gli altri, del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e dell’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi.

“Ringraziamo la Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna della Corte dei Conti per il confronto e la collaborazione costanti, pur nella assoluta autonomia delle parti- hanno dichiarato de Pascale e Baruffi-. La parifica accordata evidenzia il buon esito della gestione finanziaria e di bilancio della nostra Regione, un ottimo risultato di esercizio. La riduzione dei tempi di pagamento, quella del debito e l’elevata capacità di utilizzo dei fondi programmati sono solo alcuni degli elementi evidenziati”.

“L’Emilia-Romagna- ha aggiunto il presidente de Pascale– riduce i tempi di pagamento di 16 giorni inferiori a quelli di legge e ha un bilancio extra sanitario che nel 2024 è stato in grado di ridurre l’indebitamento, finanziare gli investimenti con le risorse di parte corrente e anche indirizzare alla spesa sanitaria una cifra molto importante. Risorse aggiuntive rispetto al finanziamento statale per la salute, per un po’ meno di 200 milioni di euro, vengono dal nostro bilancio ordinario e vanno a coprire una maggiore quantità di prestazioni erogate agli emiliano-romagnoli. Fino a oggi questa spesa è stata coperta da entrate straordinarie, dal 2025 invece questa spesa diventa strutturale confermando gli extra Lea, anche prestazioni che fuori dall’Emilia-Romagna sono a pagamento. Lo diventa senza riduzioni di personale nelle aziende, come invece saremmo costretti a fare se seguissimo le linee di finanziamento nazionale. La difesa di questi livelli comporterà riorganizzazioni e tensione all’efficientamento ma in alcuni casi, come nel campo della non autosufficienza, dovremo spendere molto di più di quanto facciamo oggi”.

“Oggi tra l’altro- ha aggiunto de Pascale– è stato affermato un principio molto importante: a livello nazionale c’è un dibattito tra finanziamento assoluto della spesa sanitaria e in rapporto sul Pil; la Corte propone di confrontare la spesa sanitaria con la dinamica inflattiva e ha evidenziato come in questo senso vi sia un definanziamento della sanità in Italia, dove se nessuno fa nulla si va verso un depauperamento dei servizi”.

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“Il bilancio in ordine- ha sottolineato Baruffi– ci consente di rispondere con efficacia alle nuove sfide e alle innovazioni fissate per il nuovo mandato e già introdotte con il bilancio di previsione 2025, il cui assestamento stiamo discutendo in questi giorni in Assemblea legislativa: una manovra da oltre 60 milioni di euro aggiuntivi per i nuovi bisogni sociali e per proseguire le politiche di sostegno a sviluppo, lavoro, imprese e comunità locali”.

L’esercizio finanziario 2024 preso in esame dalla Magistratura contabile è il quinto e ultimo della passata legislatura, partita nel febbraio 2020, alla vigilia della pandemia mondiale di Covid. I conti della sanità dell’Emilia-Romagna chiudono il 2024 in equilibrio solo grazie a fondi regionali aggiuntivi, derivanti dalla gestione extrasanitaria. La parifica accordata ha evidenziato il risultato positivo della gestione finanziaria e di bilancio della Regione, così come il risultato di esercizio, pur in una situazione di forte contrazione della spesa pubblica nel Paese. Bene anche la riduzione dei tempi di pagamento, quella del debito, nonché la capacità di utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria.

 

Gestione dei conti

Rispetto alla gestione del bilancio, scorrendo la relazione della Sezione regionale di controllo, viene sancito il rispetto dei vincoli di contenimento della spesa regionale relativamente a voci come spese di rappresentanza, missioni, locazioni passive, noleggio autovetture e incarichi di consulenza.

Quindi le risorse accantonate, pari a oltre 1.700 milioni di euro, i fondi utilizzati per la gestione corrente e in conto capitale, a partire dal fondo crediti di dubbia esigibilità, il fondo per anticipazione di liquidità per la sanità, il fondo contenzioso. Positivo l’indice di tempestività dei pagamenti delle fatture per transazioni commerciali. La Corte attesta il rispetto medio dei tempi previsti e per l’esercizio 2024, inferiore ai limiti: in media 16 giorni in meno rispetto ai 30 massimi fissati per legge.

Il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica ha comportato per la Regione Emilia-Romagna anche l’impegno, raggiunto, a realizzare investimenti per oltre 152 milioni di euro con risorse di parte corrente, senza accendere mutui.

Gli indicatori di ‘performance’ finanziaria rilevano il grado di realizzazione delle entrate (oltre il 92%) e delle spese previste (oltre l’83%).

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Il risultato di amministrazione evidenzia un avanzo di oltre 1.260 milioni di euro, tutti a destinazione vincolata.

Per quanto riguarda la gestione del personale, la Sezione regionale della Corte dei Conti sottolinea come sia stato rispettato il parametro della spesa potenziale massima, espressione dell’ultima dotazione organica adottata.

Gianni Boselli

Foto in allegato



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