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IO, quando sarà possibile caricare carta d’identità, patente e gli altri documenti nell’It-wallet e tutte le altre novità in arrivo


Novità sul fronte del portafoglio digitale, il sistema che consentirà ai cittadini di accedere ai servizi pubblici e (in futuro) privati, facilitando la verifica della propria identità digitale. L’It-Wallet italiano partirà con l’approvazione di due decreti attuativi (in fase di elaborazione da parte dei ministeri dell’Economia e della Pa) e un pacchetto di linee guida le cui bozze sono all’esame delle varie amministrazioni competenti. A regime, la carta di identità elettronica, ritenuta più sicura dello Spid secondo gli standard del regolamento europeo eIDAS, sarà l’unica identità digitale d’accesso ai servizi.

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I documenti elettronici

Durante la fase di sperimentazione, oltre a patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità, agli utenti che lo richiederanno saranno assicurati prioritariamente altri quattro documenti elettronici: Isee, titolo di studio conseguito e iscrizione scolastica, laurea e iscrizione all’istruzione superiore, residenza e iscrizione alle liste elettorali.

Le società pubbliche che se ne occuperanno

Il governo ha affidato la realizzazione del sistema It-Wallet a due società pubbliche, il Poligrafico dello Stato e PagoPa. Tra i vari compiti assegnati, il Poligrafico dovrà rilasciare gli attestati elettronici dei dati a seguito di autenticazione che gli utenti potranno effettuare solo attraverso il livello di garanzia elevato della carta d’identità elettronica. Attraverso l’It-Wallet le persone fisiche e giuridiche potranno presentare direttamente ad aziende e pubbliche amministrazioni le informazioni richieste per l’accesso ai servizi sotto forma di attestati elettronici.

Il progetto europeo

Con il progetto portato avanti dal Dipartimento per la trasformazione digitale (Ditd) di Palazzo Chigi guidato dal sottosegretario all’Innovazione tecnologica Alessio Butti, l’Italia punta ad anticipare l’entrata in vigore del Portafoglio europeo di identità digitale (EUDI Wallet). Mentre, tuttavia, l’Europa non fa distinzioni esplicite, l’Italia ha previsto un portafoglio pubblico (con l’app IO come canale di accesso telematico) e soluzioni di It-Wallet privato che possono essere forniti da provider vari, dalle banche alle assicurazioni ai fornitori di energia e telefonia.

Il Registro

Nella prima fase, i soggetti pubblici titolari di dati avranno la possibilità (e non l’obbligatorietà, che sarà stabilita solo in un secondo momento) di mettere a disposizione le informazioni. Sarà previsto un Registro, al quale potranno iscriversi anche i soggetti privati, gestito dal Poligrafico. All’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), invece, spetterà il compito di emanare un regolamento con le procedure per la registrazione e verificare il possesso e il mantenimento dei requisiti da parte degli iscritti.

L’obiettivo del governo è quello di raggiungere un equilibrio tra entrate e costi operativi, posto che per i servizi cosiddetti essenziali vale il principio di gratuità, mentre quelli aggiuntivi potranno essere a pagamento. La definizione delle tariffe, sia per l’It-Wallet pubblico sia per quelli privati, dovrà prevedere criteri differenziati in base alla tipologia di attori e alla complessità dei servizi forniti. I soggetti registrati che erogheranno servizi a pagamento dovranno versare un contributo per i costi operativi e di manutenzione del sistema. L’Agid monitorerà la sostenibilità economica del maccanismo, proponendo eventuali adeguamenti a tariffe e politiche di remunerazione e assicurandosi che queste ultime non creino barriere economiche per cittadini e imprese.

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