PAVIA. Attrarre investimenti, trattenere talenti, costruire alleanze: il sistema produttivo pavese rilancia il proprio ruolo nel cuore dell’innovazione italiana, trasformando visione strategica e collaborazione in motori di sviluppo. È questo il messaggio forte lanciato da Assolombarda nel corso delle Assise 2025 della sede pavese dell’associazione. Assolombarda ha presentato l’aggiornamento del piano strategico di rilancio del territorio pavese, avviato nel 2020, e continuamente aggiornato, confermando la centralità di progetti già operativi e di altri in fase di decollo. «Il Pavese è un territorio ricco di eccellenze che vogliamo valorizzare maggiormente puntando con forza sulle leve di sviluppo individuate dal piano strategico», afferma il presidente di Assolombarda Alvise Biffi.
«In particolare, è soprattutto investendo – aggiunge – in innovazione che il territorio può fare un cambio di passo. In questa direzione, abbiamo inserito nel piano progettualità che riguardano la microelettronica, l’intelligenza artificiale, la formazione, così come il rilancio delle vocazioni produttive locali, a dimostrazione che innovare significa anche saper reinterpretare le proprie radici alla luce delle nuove sfide globali».
Paolo Fedegari, amministratore delegato Fedegari
«Abbiamo raccontato di progettualità concrete, di un territorio in trasformazione, di investimenti già attivati e di primi risultati tangibili che si stanno traducendo in realtà operative – evidenzia il presidente Tommaso Rossini – Tutto ciò – aggiunge – avviene senza ignorare le criticità e le fragilità strutturali che ancora permangono, ma con la consapevolezza di poter contare su una autentica volontà di rilancio”.
Infrastrutture come punto debole
Nel quadro che esce dall’Assise, Pavia è stata descritta come un polo d’eccellenza nazionale per l’innovazione grazie a un ecosistema in costante evoluzione fatto di università, IUSS, collegi di merito, i tre Irccs San Matteo, Maugeri e Mondino, lo Cnao, il supercomputer HPC6 (ovvero il data center Eni a Sannazzaro), costituiscono la base di «una rete solida, articolata, coesa nell’individuare prospettive di sviluppo e capace di una stretta collaborazione con le imprese». Progetti di rilevanza strategica, come Parco Cardano e la Fondazione Chips-IT –si legge nel piano strategico – stanno rafforzando la vocazione del territorio, soprattutto nei settori della microelettronica, delle scienze della vita e della sostenibilità. Troppo pochi, invece, sempre secondo il Piano, «i progressi sul fronte delle infrastrutture, che restano il vero nodo critico del territorio». Qualche segnale positivo c’è: dal finanziamento del progetto per il Ponte della Becca all’avvio dei bandi per la Vigevano-Malpensa ma, come emerge, sono ancora lontani da opere concrete. E intanto, con il Ponte di Bressana a senso alternato per mesi, la provincia resta di fatto spezzata in due. «Serve un’accelerazione decisa, su priorità già da tempo ben individuate», ha rimarcato il Presidente Rossini.
Assise di Assolombarda a Pavia: “Innovazione fondamentale per la crescita pavese”
Il festival
Per rafforzare ulteriormente la vocazione all’innovazione del territorio pavese e valorizzarne l’identità, è stato annunciato lo sviluppo di un Festival dell’Innovazione, previsto a Pavia nel 2026. L’iniziativa, è stato spiegato, nasce all’interno di una logica di sistema, condivisa e costruita insieme a Comune di Pavia, università di Pavia, Arexpo e Camera di Commercio di Pavia, Cremona e Mantova. L’obiettivo sarà realizzare «un evento di portata internazionale, in grado di celebrare il tessuto produttivo e scientifico pavese, il dialogo fecondo tra sapere e impresa, e la capacità del territorio di attrarre nuove reti, relazioni e investimenti». Una specie di collante progettuale che consentirà nelle intenzioni all’Ecosistema dell’Innovazione di unirsi attorno a un progetto comune.
Tommaso Rossini, presidente pavese di Assolombarda. Sullo sfondo il ritratto dell’ex presidente Nicola de Cardenas, morto a gennaio
Oltrepo, cicloturismo come volano
Il presidente Rossini ha anche annunciato la valutazione di un progetto di valorizzazione del territorio attraverso il ciclismo e il cicloturismo, con contatti con L’Eroica, in memoria dell’ex presidente De Cardenas che era un grande appassionato. «L’idea – ha spiegato Rossini – sarebbe di portare una importante manifestazione nelle terre dell’Oltrepo, per promuovere il ciclismo eroico ed i valori connessi, oggi di enorme tendenza anche nel grande ciclismo». Una spinta ulteriore per il rilancio del territorio, «già pienamente in corso», come i recenti sviluppi, dal rilancio del termalismo ai nuovi investimenti nel settore vitivinicolo e all’incremento della ricettività testimoniano.
Vigevano
Per Vigevano, il presidente della Sede di Pavia ha annunciato di avere in cantiere la costituzione della Filiera della Calzatura con Assomac, Assocalzaturifici e Confindustria Alto Milanese. Fondamentale per la crescita della massa critica del settore e per la condivisione delle scelte progettuali da mettere a fattor comune, fra formazione e infrastrutture.
Record esportazioni, bene gli occupati ma nel 2024 la crescita a zero
Il Pil di Pavia nel 2024 è rimasto invariato e si stima per il 2025 una ripresa moderata (+0,5%), sostenuta dal comparto dei servizi e dal ritorno dei consumi, in linea con l’andamento lombardo. E’ quanto emerso dal dossier dell’Ufficio Studi di Assolombarda presentato da valeria Negri, con qualche dettaglio non trascurabile: la produzione manifatturiera di Paviaè calata ancora nel 2024 (-1,5%) e poi a inizio del 2025 (-2,9%, rispetto al primo trimestre 2024), portando a un ulteriore allargamento del gap rispetto all’andamento medio della Lombardia. La stessa regione ha visto una contrazione, ma in misura più contenuta.
Le performance delle imprese locali sui mercati internazionali si confermano, invece, positive. L’export nel 2024 ha raggiunto il record storico di 4,6 miliardi di euro, con una crescita del +3%, superiore sia alla media lombarda (+0,6%) che a quella italiana (-0,4%). I settori trainanti sono stati la meccanica (+12,6%) e la farmaceutica (+12,4%), che insieme rappresentano oltre il 40% dell’export pavese. Nonostante il calo registrato nel primo trimestre 2025, l’export si conferma come il comparto più dinamico e competitivo del territorio.
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