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Le Marche e la nautica: convegno su formazione e sviluppo territoriale


Nautica, formazione e sviluppo territoriale: si è svolta la scorsa settimana a Fano una tavola rotonda tra istituzioni e operatori della nautica da diporto, organizzata dall’Associazione Marche Yachting & Cruising

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È stato un incontro istituzionale ad aprire il press tour che ha portato un selezionato gruppo di giornalisti a conoscere le Marche e le sue aziende che operano nel settore nautico, riunite sotto l’egida dell’Associazione Marche Yachting & Cruising. A moderare la tavola rotonda “Nautica, formazione e sviluppo territoriale” è stato Maurizio Minossi, Presidente dell’Associazione – è anche il CEO di Videoworks, multinazionale focalizzata sui prodotti per l’intrattenimento, la sicurezza informatica e le comunicazioni di bordo – con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e regionali e dei direttori dei principali cantieri navali di Fano (Adria Sail, Cantiere Rossini, Italia Yachts, Nerea Yachts, Pershing Yachts e Wider): un confronto operativo per discutere delle prospettive di sviluppo legate al comparto nautico e alle sue connessioni con il territorio. L’incontro, ospitato nella Sala della Concordia del Comune di Fano di Fano, ha posto l’accento su tre temi fondamentali: attrattività del territorio per nuovi investimenti, potenziamento delle infrastrutture portuali e integrazione tra sistema produttivo e formazione tecnica.

Il saluto del sindaco, Luca Serfilippi: “Nautica settore strategico per la città”

Ad aprire i lavori è stato il sindaco, che ha accolto gli ospiti sottolineando il ruolo centrale della nautica nell’economia locale: “Il nostro obiettivo è creare un ambiente favorevole per l’insediamento di nuove aziende. Il settore della nautica rappresenta uno degli asset più rilevanti per il futuro della nostra città. Per questo stiamo investendo in infrastrutture portuali e servizi, con un’attenzione particolare ai giovani che operano e si formano in ambito marittimo”.

Il sindaco ha inoltre ribadito la disponibilità dell’amministrazione comunale a sostenere iniziative imprenditoriali e associative che puntano sull’innovazione e sulla qualità produttiva.

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L’intervento di Maurizio Minossi: “Servono spazi e sinergie per crescere”

Tra i protagonisti dell’incontro sicuramente è stato il presidente della Marche Yachting & Cruising, una delle principali associazioni di categoria del settore nautico, che ha posto l’accento sulle necessità operative delle imprese: “La cantieristica locale ha bisogno urgente di spazi per espandersi. Stiamo lavorando con le istituzioni per trovare soluzioni concrete, ma serve un coordinamento efficace tra enti pubblici, industria e formazione. La crescita del settore dipende dalla capacità di fare sistema”.

Secondo il presidente, l’associazionismo è uno strumento imprescindibile per affrontare le sfide di un settore in forte evoluzione, che richiede competenze avanzate e un continuo aggiornamento dei modelli produttivi. Ha inoltre rimarcato come le scelte strategiche, inizialmente dettate da esigenze contingenti, stiano oggi generando un polo nautico di alta specializzazione tecnica.

Il confronto si è poi spostato sul tema della formazione professionale, con l’intervento dell’Assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi e della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Donatella D’Amico: “Occupabilità e innovazione con il modello 4+2”.

“Il nostro impegno è orientato all’ascolto delle esigenze reali delle imprese. La formazione deve partire dalla domanda del mercato del lavoro, per evitare di formare figure professionali non richieste. In questo senso il confronto con il settore nautico è stato molto proficuo”.

L’assessore ha illustrato i dati relativi all’efficacia dei corsi finanziati con fondi europei: l’88% dei partecipanti trova occupazione entro un anno dal termine della formazione, e il 96% delle persone che seguono corsi regionali si inserisce in modo stabile nel mondo del lavoro.

Particolare attenzione è stata rivolta dalla D’Amico al nuovo modello didattico “4+2”, che consente agli studenti degli istituti tecnici e professionali, di completare in quattro anni il percorso di studi superiore e proseguire con due anni post-diploma in collaborazione con gli Istituti Tecnici Superiori (ITS): “Il percorso 4+2 permette una co-progettazione tra scuola e imprese, ponendo le basi per un inserimento qualificato e immediato nel mondo della nautica e della cantieristica”.

Conclusioni: infrastrutture, formazione, visione condivisa.

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L’incontro si è chiuso con un messaggio chiaro: il settore nautico non può prescindere da una visione integrata tra sviluppo industriale, formazione specializzata e capacità delle istituzioni di creare le condizioni per attrarre investimenti. È emersa con forza l’esigenza di spazi produttivi, manodopera specializzata e coordinamento strategico tra i vari attori del sistema.

Il dialogo tra pubblico e privato, se strutturato e continuo, può rappresentare un acceleratore fondamentale per consolidare il ruolo della nautica come motore di sviluppo economico e occupazionale, soprattutto in territori con una forte vocazione marittima.

©PressMare – riproduzione riservata




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