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Lutto della politica per la morte di Martellotta ex presidente della Regione Puglia


A lungo esponente della Democrazia Cristiana avrebbe compiuto 84 anni il prossimo novembre. Martellotta aveva assunto l’incarico di presidente della Regione Puglia dall’1 marzo del 1994 fino all’aprile del 1995, sostenuto da una coalizione delle forze di centrosinistra.

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Dopo una lunga malattia, nel pomeriggio di sabato si è spento all’età di 84 anni Giuseppe Martellotta originario di Fasano (Brindisi) : fu eletto consigliere regionale nel 1980 e assessore al bilancio della Regione Puglia dal 1985. Fu poi eletto presidente della Regione dal 1° marzo 1994 al 23 aprile del 1995 da una coalizione di centrosinistra (Ppi-Psi-Psdi). E’ stato anche presidente della Provincia di Brindisi.

Per molti anni è stato il punto di riferimento della sinistra pugliese della Democrazia Cristiana. Da assessore regionale, grazie alla sua opera le manovre finanziarie e di bilancio a partire dal 1986 razionalizzarono l’uso delle risorse distribuendole in maniera programmata a sostegno dei settori portanti dell’economia pugliese: agricoltura, artigianato e turismo.Avviò In campo sociale e culturale una politica nuova per la sanità, i servizi sociali e le attività culturali, basata su una maggiore partecipazione degli enti locali ai processi di formazione delle decisioni e dell’uso delle risorse assegnate. Alla scadenza del suo mandato di consigliere regionale, lasciò la politica attiva, pur avendo ricevuto numerose sollecitazioni a restare attivo.

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto è stato fra i primi a manifestare il proprio cordoglio per la scomparsa di Martellotta. “Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Giuseppe Martellotta , mi legano a lui ricordi indelebili anche personali, che mi portano molto indietro nel tempo, quando giovanissimo ebbi la possibilità di condividere le mie prime esperienze di amministratore della cosa pubblica, anni di crescita personale, politica ed umana. Sono affettuosamente vicino alla sua famiglia e alla sua comunità”.

“La scomparsa di Giuseppe Martellotta mi addolora profondamente. – scrive in un messaggio il presidente della Regione Puglia, Michele EmilianoEsponente brindisino della Democrazia Cristiana, fu alla guida di uno dei primissimi esperimenti di centrosinistra in Puglia, prima della riforma elettorale con l’elezione diretta del presidente della Giunta. Ai suoi famigliari e amici vada il mio saluto commosso a nome dell’Istituzione che governò trent’anni fa“.

il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

Cordoglio anche da parte del sindaco di Brindisi Pino Marchionna. “Provo profondo rammarico nell’apprendere della scomparsa di Giuseppe Martellotta, persona di grande levatura morale ed esponente di spicco del riformismo democristiano in terra di Puglia dichiara il primo cittadino brindisino -. Peppino ha segnato la storia tout court della nostra Regione, che lo ha visto come illuminato e accorto amministratore e anche come presidente. A Peppino sono stato legato da lontana, profonda e leale amicizia fin dai primi anni Novanta del secolo scorso, quando sono stato sindaco della città e lui era amministratore regionale: con lui c’è stato un costante confronto sui temi delle politiche di sviluppo e non ha mai fatto mancare concretamente l’attenzione dell’ente regionale nei riguardi di Brindisi“.

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Parole di cordoglio arrivano anche da Francesco Zaccaria sindaco di Fasano, città di origine di Martellotta con un messaggio pubbliciato sulla pagina della cittòà di fasano sui social : ““Fasano saluta oggi una delle sue anime più profonde. Giuseppe Martellotta, già presidente della Regione Puglia, ci lascia in silenzio, così come ha vissuto la sua lunga stagione politica: lontano dai riflettori ma sempre vicino alle persone. È stato un uomo sempre capace di immaginare il futuro: un politico riservato, ma mai distante. Competente e concreto. Ha creduto nei giovani quando non era di moda. Li ha sostenuti, ascoltati, accompagnati, con lo stesso spirito con cui si coltiva la speranza. Il suo pensiero politico ha camminato lungo la strada tracciata da Aldo Moro: dialogo, misura e passione per la democrazia. Un ideale in cui ha creduto fino all’ultimo“.

Oggi non se ne va solo un pezzo della nostra storia, ma un politico capace di visione, progettualità ed esempio, una voce calma che sapeva dire l’essenziale. – continua ZaccariaA nome mio e dell’intera comunità fasanese, mi stringo con affetto alla sua famiglia, e mi auguro di riuscire a raccontare come merita la sua figura e la sua azione ai giovani che si avvicinano adesso alla politica”.

Incredibile il silenzio della nuova Democrazia Cristiana, a livello regionale e nazionale, che in effetti non ha nulla a che vedere con quella che è stata la vera DC che ha governato a lungo l’ Italia. Altro stile, altra politica. Ed anche altri politici.



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