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Pubblicata La Graduatoria Investimenti Sostenibili 4.0 PMI Sud – Studio Pizzano


Con decreto direttoriale del 10 giugno 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato la graduatoria delle piccole e medie imprese ammesse alla fase istruttoria per l’ottenimento degli incentivi previsti dalla misura “Investimenti Sostenibili 4.0”. Il provvedimento, che segue l’immediata chiusura dello sportello telematico avvenuta il 21 maggio 2025, delinea il quadro delle imprese beneficiarie nelle regioni del Mezzogiorno. Il decreto rappresenta l’esito di una procedura valutativa caratterizzata da elevata competitività – elemento ricorrente nella prassi applicativa delle misure agevolative del PNRR e dei fondi strutturali europei. È opportuno notare come la rapidità dell’esaurimento delle risorse disponibili confermi l’interesse del tessuto imprenditoriale meridionale verso strumenti di sostegno alla transizione ecologica e digitale.

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Quadro normativo di riferimento e fondamenti giuridici

La misura trova la propria disciplina nel decreto ministeriale 22 novembre 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2025, che ha stabilito le condizioni per la concessione delle agevolazioni nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”. Ai sensi dell’art. 3, comma 1, del citato decreto, le risorse finanziarie ammontano complessivamente a euro 300.488.426,61, con destinazione specifica sull’obiettivo 1.3, azione 1.3.2 del PN RIC 2021-2027.

È necessario sottolineare che secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 2, del medesimo decreto ministeriale, una quota pari al 25% delle risorse totali risulta riservata ai programmi proposti da micro e piccole imprese – disposizione che riflette l’orientamento delle politiche europee verso il sostegno del tessuto imprenditoriale di minori dimensioni.

Il procedimento amministrativo si è sviluppato attraverso le modalità stabilite dall’art. 9, comma 1, del decreto ministeriale, che ha previsto una procedura valutativa a sportello secondo i principi del decreto legislativo n. 123/1998.

Criteri di formazione della graduatoria e meccanismi di selezione

La graduatoria pubblicata nell’allegato al decreto direttoriale è stata formata secondo i parametri indicati dall’art. 9, comma 5, del decreto ministeriale 22 novembre 2024. I progetti sono stati valutati in base al punteggio complessivo determinato dalla somma degli indicatori relativi alle “Caratteristiche del soggetto proponente” e alla “Sostenibilità ambientale del programma di investimento”, come specificato nell’allegato n. 5 del decreto ministeriale.

Nella casistica comune dei bandi a procedura valutativa, il criterio del minor costo ha rappresentato l’elemento discriminante in caso di parità di punteggio – meccanismo che nella pratica professionale si osserva frequentemente applicato dalle amministrazioni per garantire la massimizzazione dell’efficacia degli interventi pubblici.

È importante e fondamentale evidenziare che tutte le domande presentate il 20 maggio 2025 (unico giorno utile per la presentazione) sono state considerate pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’orario specifico di trasmissione. Tale previsione, contenuta nell’art. 4, comma 3, del decreto direttoriale 31 marzo 2025, mira a evitare disparità di trattamento legate a fattori meramente tecnici.

Ambito territoriale e requisiti soggettivi di accesso

L’intervento agevolativo si rivolge esclusivamente alle PMI localizzate nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tale delimitazione geografica rispecchia la classificazione europea delle aree eleggibili per l’utilizzo dei fondi FESR nel periodo di programmazione 2021-2027.

I soggetti beneficiari devono rispondere ai requisiti di cui alla Raccomandazione della Commissione 2003/361/CE sulla definizione delle micro, piccole e medie imprese, con l’ulteriore condizione della regolare costituzione e iscrizione nel registro delle imprese alla data di presentazione della domanda. Nella prassi amministrativa consolidata, il possesso di almeno due bilanci approvati (o due dichiarazioni dei redditi per le imprese individuali e società di persone) costituisce elemento di particolare rilevanza nella valutazione dell’ammissibilità.

Analisi della graduatori

L’esame della graduatoria evidenzia alcune criticità ricorrenti nelle politiche di incentivazione per il Mezzogiorno. Emerge una significativa concentrazione delle imprese ammesse nella regione Campania, che rappresenta circa il 75% dei progetti selezionati. Tale distribuzione, benché rifletta il peso demografico ed economico della regione nell’area meridionale, solleva interrogativi sulla capacità di diffusione territoriale degli strumenti agevolativi.

Gli investimenti ammessi presentano una forbice compresa tra 750.000 euro e 5.000.000 euro, con una prevalenza di progetti di dimensioni medio-grandi. Si consideri che il punteggio massimo attribuito (52 punti) è stato conseguito da 60 imprese, tutte con progetti caratterizzati da elevati standard di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.

Aspetti spesso trascurati riguardano la distribuzione settoriale dei progetti ammessi, elemento non esplicitamente indicato nella graduatoria ma deducibile dalla tipologia di investimenti proposti.

La graduatoria completa è disponibile al seguente link: DD_approvazione_graduatoria_Investimenti_sostenibili_4.0_2025

Procedura istruttoria e tempistiche di attuazione

Secondo quanto stabilito dall’art. 4, comma 4, del decreto direttoriale, le risorse finanziarie disponibili consentono l’ammissione alla fase istruttoria fino alla posizione n. 147 della graduatoria, salvo eventuali economie derivanti dalle valutazioni in corso. Tale precisazione assume rilevanza pratica significativa, considerato che nella procedura amministrativa possono verificarsi rinunce o decadenze che liberano risorse aggiuntive.

L’istruttoria deve concludersi entro 60 giorni dalla ricezione della documentazione completa, con possibilità di proroga fino a 30 giorni in caso di richieste di integrazione. Nella giurisprudenza amministrativa si è talvolta interpretato tale termine come perentorio ai fini dell’efficacia del procedimento.

Profili di sostenibilità e criteri premiali

La normativa valorizza particolarmente i progetti orientati verso modelli di economia circolare e miglioramento dell’efficienza energetica. I criteri di valutazione premiano specificamente gli investimenti che contribuiscono agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’art. 9 del regolamento (UE) n. 2020/852.

Premialità analoghe sono riconosciute alle PMI che abbiano aderito a sistemi di gestione ambientale certificati o che possiedano certificazioni ambientali di prodotto – elemento che nella pratica professionale si osserva sempre più frequentemente richiesto dalle amministrazioni pubbliche.

Aspetti finanziari e modalità di sostegno

La misura prevede una combinazione di contributo in conto impianti (35% delle spese ammissibili) e finanziamento agevolato (40% delle spese ammissibili), per un sostegno pubblico complessivo fino al 75% dell’investimento. L’impresa beneficiaria deve garantire una copertura finanziaria residua del 25% mediante risorse proprie o finanziamenti esterni privi di aiuto pubblico.

Tale struttura finanziaria, come spesso accade nella disciplina degli aiuti alle imprese, è soggetta alla normativa europea sui fondi FESR e alla disciplina degli aiuti di Stato. Occorre precisare che le agevolazioni sono concesse nel rispetto dei massimali previsti dal regolamento de minimis o, per gli investimenti di maggiore entità, dalla disciplina degli aiuti regionali agli investimenti.

Elementi di criticità procedurale e questioni interpretative

Un aspetto che merita particolare attenzione riguarda la procedura di chiusura anticipata dello sportello. Il decreto direttoriale del 20 maggio 2025 ha disposto la cessazione delle attività di presentazione già dal 21 maggio, creando una situazione di fatto peculiare in cui un solo giorno di apertura ha determinato l’esaurimento delle risorse disponibili.

Nella prassi amministrativa, situazioni analoghe hanno talvolta generato contenziosi legati alla mancata parità di accesso agli strumenti agevolativi. È necessario osservare che la normativa ha previsto meccanismi di salvaguardia attraverso la formazione di graduatorie di merito per le domande presentate nello stesso giorno.

Prospettive future e continuità della misura

La significativa attrattività dimostrata dalla misura suggerisce l’opportunità di incrementare le dotazioni finanziarie nelle future programmazioni. L’esperienza del bando 2025, caratterizzata dall’esaurimento immediato delle risorse, evidenzia come il fabbisogno di sostegno pubblico nel Mezzogiorno rimanga considerevolmente superiore alle disponibilità stanziate.

La continuità con le precedenti edizioni della misura (decreto ministeriale 15 maggio 2023) conferma l’efficacia del modello procedurale adottato, pur suggerendo l’esigenza di meccanismi più articolati per la gestione della domanda di agevolazioni.



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