L’Alto Calore, ente responsabile delle infrastrutture idriche nella provincia di Avellino, ha riunito i sindaci del territorio in un’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio annuale. L’incontro assume un rilievo particolare, segnando un momento di svolta nella gestione dell’ente.
Antonio Lenzi, amministratore unico, ha definito la seduta «un passaggio cruciale», evidenziando come la massiccia partecipazione degli amministratori locali rappresenti un segnale chiaro di condivisione e sostegno al percorso avviato. Il bilancio chiude con un utile di 16,4 milioni di euro, risultato condizionato principalmente dall’omologa del concordato.
Lenzi ha sottolineato l’impegno profuso per riorientare la gestione finanziaria verso un equilibrio stabile, condizione indispensabile per garantire la continuità e la sostenibilità dell’attività aziendale.
Verso un nuovo assetto organizzativo e regolatorio
Nel quadro di questo nuovo corso, l’ente ha previsto la nomina di un direttore generale, con l’obiettivo di rafforzare le politiche regolatorie, soprattutto sul piano tariffario. Si punta così ad affrontare le criticità strutturali ancora presenti, sebbene si registrino segnali di miglioramento.
Alto Calore si impegna a mantenere un approccio improntato alla trasparenza e al rigore, assicurando un’interazione costante con gli organi giudiziari competenti.
Emergenza perdite e strategie di prossimità
Lenzi ha inoltre affrontato il tema delle difficoltà emerse durante la stagione estiva, con particolare riferimento alle perdite idriche, che nel 2024 hanno raggiunto il 69%. Tuttavia, ha assicurato che sono stati costituiti gruppi di lavoro specifici per migliorare la manutenzione e la rapidità degli interventi.
In questa prospettiva, è stato attivato un numero verde dedicato ai cittadini, a sottolineare una strategia mirata a rafforzare la presenza e la vicinanza degli operatori di Alto Calore sul territorio.
Esternalizzazione e ottimizzazione dei servizi
Tra le iniziative in corso vi è il processo di esternalizzazione del servizio di lettura dei contatori, finalizzato a ottimizzare i costi e migliorare il recupero dei crediti.
Nel complesso, la gestione economica riflette una fase di transizione verso una maggiore efficienza e stabilità finanziaria.
Le parole dell’amministratore unico
Antonio Lenzi ha dichiarato: «Un’assemblea significativa e importante, la presenza massiccia dei sindaci e dei loro delegati ne è la dimostrazione. È un importante snodo del cambio di passo dell’Alto Calore che oggi registra un utile, indotto prevalentemente dall’omologa del concordato. Rispetto alle specificità del nostro bilancio, abbiamo in essere una serie di politiche per la rideterminazione di questi numeri in senso virtuoso».
Proseguendo, ha aggiunto: «Tendiamo al riequilibrio economico-finanziario, poiché deve essere una società in equilibrio per garantire l’attività d’impresa e il risanamento. Attraverso la nomina del direttore generale tendiamo a una sana politica regolatoria: lavorare sulla tariffa e, attraverso un uso virtuoso, riequilibrare le difficoltà strutturali che, nonostante una tendenza al miglioramento, restano critiche e drammatiche. Daremo un sistematico riferimento agli organi del Tribunale; in questa azienda si fanno le cose per bene e con serietà. Abbiamo una missione e dobbiamo portarla avanti, senza condizionamenti e strappi al motore, con rispetto verso chi lavora qui con dedizione. Ci sono risorse che, se utilizzate bene, possono essere il valore aggiunto».
Riguardo all’emergenza idrica, ha osservato: «Oggi stiamo tenendo testa alla situazione, eravamo un po’ indietro con le manutenzioni. Abbiamo recuperato terreno e messo in campo dei gruppi di lavoro che consentono di arrivare tempestivamente. C’è un numero verde a disposizione della cittadinanza, legando il tutto alla politica della prossimità. Voglio che la gente veda e percepisca la presenza qualificata degli operatori di Alto Calore. La gente deve sapere che siamo sul pezzo e diamo il massimo».
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