scadenze, utilizzo e istruzioni per l’F24 — idealista/news

Nel panorama fiscale italiano, il modello F24 è uno strumento fondamentale per aziende, professionisti e contribuenti che devono versare imposte e contributi. Uno degli elementi chiave nella corretta compilazione dell’F24 è l’indicazione del codice tributo, un numero che identifica l’imposta o il tributo da versare. Alcuni di questi codici ricorrono più di altri e conoscere bene il significato e il loro utilizzo è importante per evitare errori nei pagamenti. 

Tra gli altri segnaliamo in particolare il codice tributo 2001, andando a vedere nel dettaglio cos’è, quando si utilizza, quali sono le scadenze da rispettare e come compilare in modo corretto il modello F24. 

Che cos’è il codice tributo 2001?

Il codice tributo 2001 è utilizzato da quanti sono tenuti al pagamento dell’IRES, l’imposta sul reddito delle società. Il suddetto codice è stato istituto dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 76/E del 27 maggio 2024, ed è stato denominato: “IRES – acconto prima rata – art.72 del dpr 917/86 così come modificato dal DLGS 344/03”.

Come si intuisce facilmente dalla denominazione, il codice tributo 2001 si riferisce in particolare al versamento della prima rata dell’acconto IRES, che si può pagare appunto in due tranches o in un’unica soluzione, tenendo presente che per la seconda rata e il saldo si dovranno utilizzare codici tributo differenti.

I soggetti passivi dell’IRES, ossia interessati al pagamento della stessa, la cui aliquota è fissata nella misura del 24%, sono le società di capitali, ma anche gli enti commerciali e non, società cooperative e consorzi, che devono quindi impiegare il codice tributo 2001 per pagare l’imposta dovuta. Nel dettaglio si tratta di: 

• società per azioni (S.P.A.)
• società in accomandita per azioni (SAPA);
• società a responsabilità limitata (S.R.L.);
• società cooperative;
• società europee (residenti in Italia);
• società cooperative europee (residenti in Italia);
• società di mutua assicurazione;
• enti pubblici e privati;
• trust;
• OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio);
• società ed enti di ogni tipo, non residenti in Italia, ma per il solo reddito prodotto nel territorio italiano. 

Codice tributo 2001: la scadenza da rispettare

Dopo aver spiegato cos’è il codice tributo 2001, è importante conoscere la tempistica prevista per il pagamento della prima rata di acconto IRES cui lo stesso si riferisce. La scadenza ordinaria per il versamento del 40% dell’imposta pagata l’anno precedente è il 30 giugno, ma si può decidere di far slittare il pagamento al 30 luglio, con una maggiorazione dello 0,4%. 

Come compilare l’F24 con il codice tributo 2001 

Al pari di quanto accade per la maggior parte delle imposte, anche il codice tributo 2001 IRES si utilizza per il versamento tramite il modello F24. Dopo aver compilato la prima parte con i dati del contribuente, bisogna focalizzarsi sulla sezione “Erario”, inserendo quanto richiesto nei vari campi. Partendo da sinistra, i principali sono: 

• codice tributo: scrivere il numero 2001;
• rateazione/regione/prov/mese rif.: non compilare;
• anno di riferimento: scrivere l’anno di imposta cui si riferisce il versamento;
• importi a debito versati: inserire l’importo relativo alla prima rata dell’acconto;
• importi a credito compensati: non compilare;
• TOTALE A: somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario;
• TOTALE B: compilare solo se sono presenti importi a credito, indicando la somma;
• SALDO (A-B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B);
• codice ufficio: non compilare;
• codice atto: non compilare. 

Codice tributo 2001 e 2002: qual è la differenza

Il codice tributo 2001 non è l’unico che viene utilizzato per il pagamento dell’IRES, visto che in totale ne esistono ben 10 riferiti a questa imposta. In particolare è bene non fare confusione tra codice tributo 2001 e 2002, entrambi legati all’imposta sul reddito delle società, ma con finalità differenti. 

Come già detto, il codice tributo 2001 è usato per il versamento della prima rata di acconto, mentre il codice tributo 2002 è così denominato dall’Agenzia delle Entrate: “IRES – acconto seconda rata o in unica soluzione-art.72 del dpr 917/86 così come modificato dal dlgs 344/03- risoluzione n.76/e del 27/05/04”.

Il codice tributo 2002 ha, quindi, una duplice funzione, visto che si impiega sia per il versamento della seconda rata dell’acconto, ma anche per il pagamento in un’unica soluzione. La scadenza per entrambi è il 30 novembre, ricordando che l’IRES dovrà essere versata in un’unica soluzione nel caso in cui l’imposta dovuta è inferiore a 103 euro. 

A cosa corrisponde il codice tributo 2003

Scorrendo la lista dei codici identificativi per il pagamento dell’IRES, troviamo il codice tributo 2003, denominato dall’Agenzia delle Entrate: “IRES saldo – articolo 72 del dpr 917/86 cosi come modificato dal dlgs 344/03- risoluzione n.76/e del 27/05/04”. 

Anche il codice tributo 2003 è adoperato nella sezione Erario del modello F24 e si utilizza per il pagamento del saldo dell’IRES. Quando si versa l’imposta con acconti, tra il totale dovuto e l’ammontare già pagato può emergere una differenza, da saldare appunto con il codice tributo 2003. 

Il versamento del saldo deve avvenire entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento dell’imposta e avviene contestualmente al pagamento della prima rata di acconto, per la quale però il codice tributo è 2001. In caso di saldo negativo tra acconti versati e IRES dovuta, si dovrà utilizzare sempre il codice tributo 2003 per compensare questi importi.