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Boom di e-commerce in Italia: quante imprese vendono online


Negli ultimi 10 anni sono aumentati esponenzialmente i portali di e-commerce disponibili online, ovvero i siti web che vendono prodotti o servizi direttamente ai clienti via internet. Questa forma di commercio ha visto un picco soprattutto nel periodo di pandemia, quando molti esercenti hanno scelto di affiancare la vendita online alla propria attività come soluzione per non chiudere durante il momento di crisi.

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Unioncamere mostra i numeri di questo fenomeno: gli e-commerce sono triplicati in 10 anni, attirando l’attenzione di imprese e consumatori. Nel 2024 si contavano 43.379 aziende di e-commerce registrate alle Camere di Commercio. La Lombardia è al primo posto per la vendita online.

Le imprese scelgono l’e-commerce: i dati

Le imprese italiane scelgono di sfruttare le potenzialità dell’e-commerce per vendere online diversi tipi di prodotti o servizi. Al di là dei colossi della vendita sul web, come Amazon, o portali di rivendita come Vinted, Subito.it e siti esteri come Temu o AliExpress, si presentano in rete anche moltissimi siti web aziendali con e-commerce annesso, segno che questa strategia per la vendita funziona.

Gli utenti possono visionare i prodotti più cercati su queste piattaforme e farseli recapitare direttamente a casa o presso un hub scelto. Dal 2014 al 2024 si è assistito ad una crescita esponenziale di queste soluzioni, del +225,6% in dieci anni. A scegliere la vendita online sono imprese che si muovono in diversi contesti e settori: dall’abbigliamento all’informatica fino al turismo, le aziende molto spesso vedono questo strumento come indispensabile.

Negli ultimi anni il fatturato globale intorno agli e-commerce è aumentato esponenzialmente, soprattutto in settori come l’elettronica, l’abbigliamento, il fai da te, ma anche la vendita di cibi e bevande ha trovato il suo posto. Poi ci sono e-commerce focalizzati sui prodotti per il benessere e la cura della persona, per la casa, per lo sport, mobili e per animali.

Uno dei principali vantaggi per i consumatori è quello di poter trovare online prodotti che altrimenti sono difficili da individuare presso negozi fisici del proprio territorio. Allo stesso tempo, per le aziende vendere online permette di raggiungere un numero vastissimo di potenziali clienti, ovvero rivolgersi a tutta la rete.

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Boom e-commerce: le differenze territoriali

Il boom della crescita degli e-commerce non è omogeneo in tutta Italia.

Regione Anno 2024 Anno 2014 Saldi 2024-2014 Variazione percentuale dal 2014 al 2024
CAMPANIA             6.484 1.314 5.170 393,5%
CALABRIA             1.013 257 756 294,2%
MOLISE               158 45 113 251,1%
BASILICATA           276 81 195 240,7%
LOMBARDIA            8.545 2.531 6.014 237,6%
SICILIA              2.534 764 1.770 231,7%
LAZIO                5.088 1.589 3.499 220,2%
SARDEGNA             704 221 483 218,6%
VENETO               3.058 984 2.074 210,8%
PUGLIA               2.453 805 1.648 204,7%
UMBRIA               596 196 400 204,1%
ABRUZZO              936 315 621 197,1%
EMILIA ROMAGNA       3.197 1.077 2.120 196,8%
LIGURIA              766 266 500 188,0%
TRENTINO – ALTO ADIGE 590 215 375 174,4%
TOSCANA              2.566 955 1.611 168,7%
PIEMONTE             2.734 1.027 1.707 166,2%
MARCHE               1.046 419 627 149,6%
FRIULI-VENEZIA GIULIA 582 238 344 144,5%
VALLE D’AOSTA        53 22 31 140,9%
ITALIA 43.379 13.321 30.058 225,6%

A raggiungere i migliori risultati in termini numerici è la Lombardia, con 8.545 imprese coinvolte, ovvero il 19,7% del totale delle aziende sul territorio. Buoni risultati anche per la Campania con il 14,9% del totale delle imprese e il Lazio con l’11,7%.

Il tasso di crescita più alto è quello registrato dalla Campania, con il +393,5%, a cui segue la Calabria (+294,2%) e il Molise (+251,1%). L’e-commerce è diffuso tra le aziende di tutto il territorio italiano, ma ci sono zone in cui ha avuto particolarmente successo.

Mettendo a confronto le singole province, è Napoli a fare meglio di tutte: 4.120 imprese si muovevano nella vendita online alla fine del 2024, circa il 9,5% del totale. Seguono Roma e Milano.

I vantaggi per un’impresa di aprire un e-commerce

Per le imprese aprire un e-commerce da zero può rappresentare una spesa, in primis nell’affidarsi ad un esperto che sappia sviluppare la piattaforma a livello informatico e in seguito alla strategia di marketing e nella gestione delle vendite. Ma i vantaggi che può portare sono numerosi oggi.

Il primo è quello di potersi affacciare ad una platea di potenziali clienti molto vasta, specialmente se si sceglie di vendere non solo in Italia ma anche all’estero. Molti prodotti Made in Italy sono i più apprezzati nel mondo ed è proprio grazie a sistemi di vendita online che possono raggiungere nuovi mercati.

Un altro vantaggio è legato alla tipologia di vendita: a differenza di un negozio fisico, in questo caso non ci sono costi di gestione di un locale o di una struttura, né del personale che deve rimanere all’interno del negozio. Se confrontate, le due modalità sono molto diverse tra loro e la vendita online permette sicuramente di risparmiare.

Un vantaggio da non sottovalutare riguarda la possibilità per i clienti di acquistare a qualsiasi ora: a differenza di un negozio fisico, non devono essere rispettati particolari orari di chiusura e apertura e questo aumenta le possibilità di vendita.

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Le imprese possono poi attuare strategie di marketing e di vendita precise, che vadano ad integrare l’e-commerce a sponsorizzate online, comunicazione tramite social media, newsletter e così via, per ottenere migliori risultati.



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