Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Edilizia in Calabria tra crisi e rilancio: meno investimenti, più formazione e legalità


Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Il settore delle costruzioni, da sempre motore trainante dell’economia calabrese, si trova oggi ad affrontare una fase di rallentamento che impone una riflessione profonda sulle strategie future. È quanto emerge dal rapporto Scenari regionali dell’edilizia 2025, presentato ieri da Ance Calabria nella sede regionale di Catanzaro, che fotografa una situazione in cui il dinamismo del comparto rischia di essere compromesso da stime in calo e da incertezze crescenti.

Ad aprire i lavori è stato Roberto Rugna, presidente di Ance Calabria, che ha ricordato il valore del lavoro e del capitale umano nel comparto edile, rendendo omaggio con una targa a Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza, riconosciuto come esempio di “dedizione, serietà, competenza e professionalità”.

A preoccupare non è solo il futuro del settore, ma anche il contesto demografico. Rugna ha evidenziato come la regione abbia perso l’11% della popolazione negli ultimi 25 anni. «Abbiamo aziende cresciute in qualità e struttura, ma ci scontriamo con un progressivo spopolamento e una carenza cronica di manodopera specializzata», ha spiegato.

Da qui la necessità di investire nella formazione, partendo dalle scuole e costruendo percorsi che facilitino l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Un impegno che Ance Calabria sta portando avanti in collaborazione con la Regione e con l’assessore alle Infrastrutture.

Secondo i dati elaborati da Prometeia per l’Associazione nazionale costruttori edili, la Calabria vedrà nel 2024 una contrazione degli investimenti in costruzioni pari a ‑5,5% in termini reali rispetto all’anno precedente. Il drastico ridimensionamento degli incentivi fiscali legati all’efficientamento energetico – il cosiddetto Superbonus – e la fine della cessione del credito e dello sconto in fattura hanno inciso pesantemente sul comparto. I numeri del monitoraggio Enea-Mase parlano chiaro: dai 1,2 miliardi di euro di lavori realizzati nel 2023 si è scesi a 533 milioni nel 2024.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Le previsioni per il 2025 non sono più confortanti. L’ulteriore rimodulazione delle aliquote fiscali penalizzerà la manutenzione straordinaria residenziale, con un ulteriore calo degli investimenti stimato al ‑7,1%. Nei primi tre mesi dell’anno in corso, i lavori avviati sono stati otto volte inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024: 58 milioni contro 478. Unico elemento positivo resta il settore delle opere pubbliche, sostenuto dalla progressiva attuazione dei progetti legati al Pnrr, che però – secondo il report – non sarà sufficiente a compensare il ridimensionamento della riqualificazione abitativa.

«Le infiltrazioni mafiose non riguardano solo il Ponte sullo Stretto, ma tutte le grandi opere in corso: la Statale 106, i nuovi ospedali, l’ospedale della Sibaritide, dove si sono già verificati due attentati. È evidente che la situazione è seria e richiede la massima attenzione. Chiediamo allo Stato di esserci vicino: noi imprenditori stiamo facendo la nostra parte, ma serve un sostegno concreto e continuo per difendere la legalità e rafforzare la Calabria», ha dichiarato Giovan Battista Perciaccante, vicepresidente di Ance nazionale con delega al Mezzogiorno.

Perciaccante ha ricordato come il settore edile abbia vissuto una fase intensa negli ultimi anni, grazie al Superbonus 110% prima e oggi con i fondi del Pnrr: «Abbiamo registrato una crescita dell’8% del Pil, un dato superiore alla media nazionale dal 2007. Tuttavia, ora occorre programmare con attenzione il futuro, affrontando le complessità legate alla gestione delle risorse europee».

Un passaggio anche sulle criticità delle piccole amministrazioni locali: «Le grandi opere sono seguite da centrali di committenza strutturate, ma i piccoli Comuni spesso non hanno uffici tecnici adeguati per gestire progetti complessi. Occorre rafforzare le competenze e sburocratizzare i procedimenti».

Sul Ponte sullo Stretto, Perciaccante ha ribadito la posizione dell’associazione: «È un’opera strategica non solo per la Calabria e la Sicilia, ma per l’intera Europa. Collegherebbe 5 milioni di cittadini siciliani al continente e genererebbe ricadute economiche significative per tutto il Mezzogiorno. Siamo favorevoli alla sua realizzazione, purché sia accompagnata da legalità, trasparenza e capacità amministrativa».

A lanciare l’allarme è anche Flavio Monosilio del Centro Studi Ance, che sottolinea come, dopo il boom post-pandemico, si stia entrando in una nuova fase di riduzione degli investimenti a livello nazionale e regionale. «Le imprese – ha spiegato – sono ancora attive grazie ai progetti Pnrr, ma serve una visione di lungo periodo. Il rischio è quello di ricadere in una stagnazione, con gravi conseguenze per l’intera economia calabrese». In Calabria, infatti, circa il 50% degli occupati dell’industria lavora nel comparto delle costruzioni. Un comparto che, senza continuità e senza programmazione, rischia di perdere la sua centralità.

«Spopolamento significa impoverimento», ha dichiarato l’assessora regionale all’Istruzione e ai Lavori pubblici, Maria Stefania Caracciolo, sottolineando l’impegno della Regione in materia di formazione, istruzione e valorizzazione del capitale umano. Ha illustrato le misure messe in campo per contrastare la fuga dei giovani, come i progetti per la fascia 0-6 anni, lo psicologo scolastico, i voucher per le famiglie, il potenziamento delle competenze di base e l’iniziativa “Vivi e scopri la Calabria”.

L’assessora ha poi evidenziato il ruolo strategico delle università calabresi, richiamando in particolare i dati incoraggianti dell’Unical, dove il 75% dei laureati trova lavoro entro un anno e il 50% resta in Calabria.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Sul fronte delle infrastrutture, ha illustrato un piano di investimenti che supera i 2 miliardi di euro, tra fondi Pnrr, FSC e regionali, destinati a edilizia scolastica, difesa costiera, riqualificazione urbana e ospedali. A questi si aggiungono 190 milioni per l’elettrificazione della fascia ionica, 215 milioni per gli aeroporti e 13,5 miliardi per le opere legate al Ponte sullo Stretto.

«Le risorse oggi non mancano – ha concluso – ma dobbiamo lavorare insieme per formare competenze, rafforzare l’accesso al credito e costruire uno sviluppo inclusivo. Se ognuno farà la propria parte, abbiamo tutte le carte in regola per fermare lo spopolamento e dare un futuro alla nostra terra».

Il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha posto l’accento sui rischi legati agli appalti pubblici: «Dove c’è un fiume di denaro si risvegliano gli appetiti della criminalità. Serve attenzione e sicurezza: è il primo obiettivo, prima del guadagno».

«L’edilizia è un settore strategico che, se cammina, trascina con sé tutta l’economia – ha aggiunto – ma proprio perché coinvolge ingenti risorse pubbliche, è anche tra i più esposti al rischio di infiltrazioni mafiose. Per questo resta sotto la massima attenzione della Prefettura». De Rosa ha annunciato la firma imminente, in Prefettura, del primo Patto territoriale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, nato in seguito al tragico infortunio mortale avvenuto a Lamezia Terme. «La sicurezza deve venire prima del profitto», ha ribadito.

«Stiamo inoltre lavorando a un secondo protocollo contro usura ed estorsioni – ha aggiunto – che coinvolgerà Regione, diocesi, sindacati e sistema bancario. Vogliamo incoraggiare le denunce e far conoscere gli strumenti concreti che lo Stato mette a disposizione delle vittime. Credo nel valore dell’ascolto – ha concluso – e solo lavorando in rete possiamo rendere il settore più sicuro e trasparente».

«Il nostro leitmotiv è da sempre quello di mettere le persone al centro», ha dichiarato infine il direttore generale di Ance, Romain Bocognani, intervenendo sul tema della sicurezza nei cantieri. Ha evidenziato l’importanza della formazione trasversale: «Il 60% degli infortuni in cantiere riguarda imprese di altri settori che vi operano temporaneamente e che spesso non sono adeguatamente formate».

Bocognani ha spiegato che Ance lavora da anni con i sindacati per l’introduzione di percorsi formativi obbligatori per tutte le categorie coinvolte nei cantieri: «La cultura della sicurezza non può essere parziale, deve essere patrimonio comune di tutte le figure impegnate nei lavori».

Prestito personale

Delibera veloce

 

In un quadro segnato da incertezze globali e difficoltà per i settori export-oriented come agroalimentare e chimica, la piena attuazione del Pnrr e una solida programmazione restano le chiavi per evitare un nuovo arresto del settore edilizio e garantire prospettive di sviluppo concrete per la Calabria.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.