La Regione Lazio accelera sull’attrazione degli investimenti esteri con una doppia iniziativa: il lancio della piattaforma digitale “Invest in Lazio”, pensata per attrarre capitali produttivi stranieri sul territorio regionale, con un focus su grandi gruppi industriali e fondi di investimento internazionali; e la prossima pubblicazione di un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto, destinato a piccole e medie imprese italiane e internazionali che intendono insediarsi o espandersi nel Lazio.
Realizzata da Lazio Innova (la società in-house della Regione che gestisce strumenti di internazionalizzazione, innovazione e finanza agevolata), la piattaforma Invest in Lazio rappresenta “un’azione di sistema finalizzata ad attrarre investimenti produttivi sul territorio”, ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, nel corso della presentazione a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo. Il progetto vede coinvolti il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Cassa Depositi e Prestiti e Agenzia ICE “in un’unica strategia di attrazione di e attivazione di nuove risorse”, ha evidenziato Angelilli.
Grazie alla collaborazione con gli attori istituzionali e industriali, la piattaforma si configura come un’infrastruttura completa di accoglienza e assistenza, capace di seguire ogni fase del ciclo dell’investimento. In particolare, Cassa Depositi e Prestiti supporterà gli investitori con garanzie per l’accesso al credito e consulenza finanziaria e Agenzia ICE promuoverà l’iniziativa attraverso i suoi sportelli internazionali. Inoltre, Unindustria coinvolgerà le multinazionali già presenti sul territorio, mentre il Consorzio Industriale Regionale mette a disposizione aree attrezzate per nuovi insediamenti. Da parte sua il MIMIT, con il portale “Invest in Italy”, favorirà l’attrazione degli investitori esteri.
Invest in Lazio in sintonia con la strategia nazionale
Invest in Lazio si inserisce, infatti, nel quadro della strategia nazionale Invest in Italy del MIMIT, che mira a rendere l’Italia una delle destinazioni europee più competitive per chi vuole investire nei settori strategici della produzione.
All’interno di questa cornice, il Lazio punta a ritagliarsi un ruolo di primo piano come porta d’ingresso privilegiata nel sistema economico italiano, valorizzando la propria posizione strategica, l’efficienza logistica, la presenza di poli scientifici e tecnologici e la disponibilità di competenze. Settori come hitech, salute, aerospazio e logistica sono già punti di forza e fattori di competitività del territorio.
La regia operativa di Invest in Lazio è affidata a Lazio Innova, cui spetta “il compito di coordinare eventuali richieste di semplificazione amministrativa e agevolazione delle fasi di permitting”, ha indicato l’Assessore Angelilli.
A sostegno della promozione, Lazio Innova avvierà nei prossimi mesi azioni di incoming mirato per attrarre investitori nei comparti chiave della regione: farmaceutico, cleantech, aerospazio e ICT/digitale.
Invest in Lazio, una piattaforma per investire nella Regione
Realizzata con fondi del Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027, Invest in Lazio (www.investinlazio.it) si propone come sportello unico digitale che accompagna gli investitori nella ricerca della localizzazione più adatta, nell’accesso agli strumenti di finanza agevolata, nella predisposizione delle domande di incentivo e nella costruzione di partenariati con università e centri di ricerca. Il portale offre un Focal Point dedicato per fornire supporto amministrativo, procedurale e autorizzativo, con l’obiettivo di semplificare le pratiche burocratiche e velocizzare l’insediamento delle imprese.
Il modello di attrazione degli investimenti si colloca nel solco della strategia già seguita dalla Regione Lazio e che si fonda su semplificazione, innovazione e sinergia pubblico-privato.
L’efficacia di questo approccio è confermata dai dati sull’export regionale: nel 2024 il Lazio ha registrato un incremento dell’8,5% delle esportazioni, ben al di sopra della media nazionale, trainato soprattutto dai settori farmaceutico, chimico-medicinale e tecnologico. Ancora più marcata la performance nel primo trimestre 2025, con un +16,9% su base annua e incrementi record verso gli Stati Uniti (+126,4%) e i Paesi OPEC (+256,2%).
Ma non è solo questione di dati. Il Lazio sta costruendo un vero ecosistema dell’innovazione, dove pubblico e privato lavorano insieme per ridurre gli ostacoli burocratici e creare condizioni favorevoli alla crescita.
Ibm Italia e Takeda Manufacturing Italia sono due delle tante esperienze di successo di aziende multinazionali che hanno investito nel Lazio.
Il bando da 20 milioni: nuove opportunità per le PMI
Il secondo pilastro dell’iniziativa della Regione Lazio è rappresentato dal bando “Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant Facility”, in arrivo entro luglio 2025. Si tratta di una misura da 20 milioni di euro rivolta alle piccole e medie imprese italiane e straniere, da destinare a progetti di investimento produttivo – sia greenfield che ampliamenti – con contributi a fondo perduto modulati in base alla dimensione aziendale e alla localizzazione dell’investimento.
Le spese ammissibili non sono solo impianti e attrezzature, ma anche formazione del personale, consulenze specialistiche e attività di go-to-market. Un’opportunità per startup in fase di scale-up o per aziende internazionali in cerca di un hub italiano strategico pensato per accompagnare l’investitore in modo concreto, dalla fase progettuale fino all’avvio operativo.
Regione Lazio, dal centro dell’Italia al centro del Mediterraneo
Il Lazio non punta solo a intercettare investimenti in ingresso, ma anche a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese locali. In questi anni, la Regione ha varato strumenti come il Voucher per l’Internazionalizzazione delle PMI, ha finanziato partecipazioni a fiere internazionali e promosso roadshow e missioni istituzionali nei mercati strategici.
L’obiettivo è chiaro: fare del Lazio un ecosistema aperto e competitivo, capace di attrarre, trattenere e far crescere imprese innovative e sostenibili.
Di recente la Regione Lazio ha anche annunciato il potenziamento dei suoi strumenti di venture capital, rinnovando la sua strategia e aumentando i fondi a disposizione di imprese innovative e startup. La Regione vuole diventare uno dei territori più attrattivi in Italia, se non il più attrattivo in assoluto, per gli investimenti in innovazione.
Salgono così a quattro gli strumenti di venture capital (riuniti nel grande contenitore di FARE Venture 2, fondo di venture capital che fa capo al fondo di fondi FARE Lazio gestito dalla Regione Lazio) che agiscono in modo da coprire l’intera filiera dell’innovazione: Lazio Venture 2, Venture Tech Lazio, Innova Venture 2 e TT Venture Lazio.
Il raddoppio degli strumenti serve a garantire il raggiungimento degli obiettivi chiave, a partire da quello di sviluppare il mercato degli operatori professionali di venture capital nel Lazio, con la missione specifica di radicare la presenza dei gestori dei FIA (Fondi di investimento alternativi) nel territorio e di promuovere la nascita di almeno un FIA dedicato nel Lazio. I fondi, infatti, sono dedicati esclusivamente a imprese nella regione. Si punta anche a garantire uno scouting continuativo e ad attrarre, in generale, imprese innovative e tecnologiche nella regione. Infatti, tutte le imprese sono ammissibili, ma ci sarà un occhio di riguardo per gli ambiti del deep tech, hard tech, tech transfer e le Tecnologie STEP.
Progettata e gestita da Lazio Innova, la nuova strategia per il venture capital (VC) della Regione Lazio ha una dotazione complessiva di oltre 100 milioni di euro, ma l’intenzione è, grazie alla modifica del PR FESR 2021-2027 in corso, di incrementare queste risorse, in particolare per favorire la collaborazione con altri attori istituzionali. Sfruttando il volano dei fondi pubblici, la Regione intende portare nel Lazio investitori privati e rafforzare la capacità di finanziare lo sviluppo, lo scaling up e l’exit di successo delle startup.
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