Con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta turistica e sostenere la competitività delle imprese, la Regione Lombardia ha lanciato l’edizione 2025 del bando destinato al settore ricettivo. La misura, che rientra nelle politiche di valorizzazione economica e territoriale della regione, mira a incentivare sia la riqualificazione di strutture alberghiere e open air esistenti, sia la realizzazione di nuove realtà ricettive.
Lombardia, al via i contributi per il rilancio delle strutture ricettive
L’iniziativa si rivolge alle piccole e medie imprese (Pmi) che abbiano una sede operativa in Lombardia o che intendano attivarla entro la conclusione del progetto. La Regione punta così a rafforzare il sistema dell’accoglienza, rilanciando aree meno centrali ma ad alto potenziale attrattivo. Come dichiarato da fonti regionali, l’obiettivo è quello di «favorire l’ammodernamento dell’offerta ricettiva lombarda, stimolando allo stesso tempo nuovi investimenti, anche in ambito extra-alberghiero, per rispondere a un turismo sempre più attento alla qualità e alla personalizzazione dell’esperienza».
Contributo turismo, come funziona
Potranno accedere al contributo le Pmi che già esercitano un’attività ricettiva, sia in forma alberghiera che all’aria aperta, purché dispongano di un titolo abilitativo regolare come SCIA, CIR e CIN. Parallelamente, sono ammesse anche imprese che intendano avviare una nuova struttura ricettiva nella regione, a condizione che dimostrino l’intenzione concreta di attivare una sede operativa entro i termini previsti per la richiesta del saldo finale. Lo sportello per la presentazione delle domande aprirà il 21 luglio 2025. L’ammissione al contributo avverrà secondo una procedura valutativa a graduatoria, basata su criteri qualitativi e strategici del progetto. Saranno premiati gli investimenti in linea con gli obiettivi di sostenibilità, innovazione e valorizzazione del territorio.
Contributo Turismo, le spese ammesse
Il contributo previsto dal bando copre il 50% delle spese ammissibili, con una soglia minima di investimento pari a 80mila euro. Il tetto massimo del contributo ottenibile è di 300mila euro, corrispondente a un investimento complessivo di almeno 600mila euro. Sono ammessi due tipi di intervento: da un lato, il miglioramento o l’ammodernamento di strutture già esistenti e operative al momento della domanda; dall’altro, la realizzazione ex novo di nuove strutture dedicate all’accoglienza turistica. In entrambi i casi, è necessario che i lavori non siano avviati prima della presentazione della domanda. I progetti dovranno essere completati entro 18 mesi dalla data di ammissione, salvo richiesta di proroga.
Il bando consente di rendicontare l’acquisto di arredi, attrezzature, hardware e software legati all’attività ricettiva. Sono inoltre ammissibili le opere edili e impiantistiche necessarie per l’installazione dei beni strumentali, fino a un massimo del 20% del loro costo, salvo il caso di gestione diretta dell’attività. Sono finanziabili anche i costi legati alla progettazione, direzione lavori e spese generali.
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