Dove, come e con quale modalità agire per attuare e gestire le trasformazioni necessarie per proteggere e aumentare la competitività aziendale? Dall’evento Verso l’impresa del futuro, Resiliente, Intelligente, Digitale sono arrivate non solo molte risposte ma anche molti scenari per le aziende più attente all’innovazione. Grazie a sei specifiche sessioni di approfondimento e confronto che hanno seguito la presentazione della survey su Sfide e leve per costruire l’impresa del futuro e la tavola rotonda su Competenze, competizione e trasformazione. Sotto la guida di un esperto di P4I, ogni sessione ha affrontato tematiche chiave per l’impresa del futuro sulla base di questo palinsesto.
- Panta rei. Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare con Anna Lancini, Associate Partner & Practice Leader – Operations – presso P4I e con Achille Tonani, Global Facility & Property Management Executive Director presso RINA
- Verso l’impresa circolare. Innovare business e processi con Nicola Saccani, Associate Professor presso University of Brescia, RISE Laboratory, Stefano Belletti, ESG Director presso Digital360 e con Riccardo Bertolino (Managing Director presso ASTELAV
- Dal sensore all’algoritmo: come IoT e IA abilitano lo sviluppo di prodotti innovativi con Federico Della Bella, Data Science and Artificial Intelligence Innovation presso P4I, Cosimo Barbieri, Senior Consultant presso P4I, Serena Ometto, Group Marketing Manager Services presso CAREL
- Less is more. Come il digitale può trasformare i vostri processi con Andrea Bacchetti, Partner & Practice Leader – Operations – presso P4I, Marco Achilli, CEO presso IMESA e Danilo Duina, Responsabile ICT presso Ori Martin
- I dati parlano – la valutazione data-driven dei fornitori con Marco Perona, Senior Partner presso P4I, Stefano Belletti, ESG Director presso Digital360, Paolo Bentivoglio Chief Procurement Officer presso Gruppo STREPARAVA e Franco Bellini, Responsabile acquisti presso Alfa Acciai
- Business continuity e innovazione. Strumenti per un’impresa resiliente con Andrea Berni, Partner & Responsabile Practice QHSE & Sustainability presso P4I, Fabio Murri, Senior Client Manager presso BSI Group Italia.
Panta Rei: digitale e competenze per affrontare le trasformazioni aziendali
I temi della trasformazione digitale e della gestione dei cambiamenti aziendali sono stati al centro di Panta Rei, la sessione condotta da Anna Lancini, Associate Partner & Practice Leader – Operations – P4I con la testimonianza di Achille Tonani, Global Facility & Property Management Executive Director presso RINA.
La sessione ha voluto mettere a fuoco come nel caso di cambiamenti importanti dettati da diverse ragioni, come acquisizioni, cambi direzionali, scatti di crescita importanti, sia fondamentale adottare un approccio strutturato e una vista “super partes” dall’esterno per valutare criticamente le azioni necessarie.
La strategia deve essere chiara, ma è nello stesso tempo è determinante definire il percorso e le priorità in modo preciso e oggettivo. E’ cioà importante costruire una roadmap di lavoro in grado di considerare tutti gli aspetti fondamentali: da quelli strutturali a quelli organizzativi, da quelli i processo, al metodo per arrivare al ruolo specifico che deve essere svolto e assegnato alle tecnologie.
Il change management e l’ingaggio delle persone
Un aspetto fondamentale è il collegamento con le persone e il loro ingaggio, la gestione del change management deve prevedere il coinvolgimento dell’organizzazione a tutti i livelli come fattori essenziali per mostrare i benefici dei cambiamenti e per superare le resistenze. L’approccio suggerito da P4I è di partire sempre dalle necessità del business, non dalla tecnologia, per declinarle su tutte le componenti aziendali.
P4I supporta le aziende attraverso una fase di “envisioning” e “assessment” per definire un modello strategico e costruire la roadmap di trasformazione. Successivamente, offre supporto sul lavoro tecnico di ridisegno dei processi, di definizione della nuova organizzazione e di studio delle tecnologie più opportune. Infine, nella fase implementativa, P4I svolge il ruolo di “program management”, assicurando la coerenza dei partner coinvolti con i requisiti e il disegno definiti.
Verso l’Impresa circolare
Verso l’impresa circolare. Innovare business e processi è la sessione organizzata da Nicola Saccani, Associate Professor presso University of Brescia, RISE Laboratory insieme a Stefano Belletti, ESG Director presso Digital360 con il contributo di Riccardo Bertolino, Managing Director di ASTELAV (leggi a questo proposito il servizio su Ri-Generation n.d.r.)
Saccani, ha tenuto a evidenziare come l’attenzione alla circolarità, pur non essendo ancora pienamente normata, offra una serie di vantaggi significativi in termini di qualificazione nelle filiere critiche, di compliance, di immagine. In termini di prospettive Saccani sottolinea che che l’economia circolare permette di mitigare i rischi e consente di cogliere nuove opportunità di business.
La quattro leve dell’economia circolare
La sessione mostra anche che la trasformazione verso l’economia circolare è un processo complesso che investe quattro leve principali: la progettazione dei prodotti, i processi produttivi, i modelli di business (con particolare attenzione alla servitizzazione) e la struttura della supply chain (che deve guardare non solo al “forward” ma anche al “reverse“, gestendo i ritorni a fine vita). Dal passaggio alla circolarità arriva la possibilità di intercettare lo sviluppo di nuovi business (es. recupero di prodotti complessi) o business complementari (es. rigenerazione di elettrodomestici), trasformando scarti e sfridi in valore. La sfida, sottolinea Saccani è costruire soluzioni “win-win-win” che portino benefici economici, ambientali e sociali.
La necessità di misurare la circolarità
Un punto chiave per questa trasformazione è nella necessità di misurare l’impatto ambientale e il livello di circolarità, anche attraverso tecnologie digitali come il Digital Product Passport. Un ulteriore elemento di attenzione richiamato da Saccani è rappresentato da un forte elemento culturale: la necessità di integrare i risultati ambientali nella visione di business e spostare la prospettiva dal breve al lungo periodo, guardando alla competitività e alla sostenibilità a 5-10 anni. La catena di fornitura e l’ecosistema devono infatti essere orientati e preparati a evolvere in questa direzione.
P4I aiuta le aziende partendo dalla misurazione del livello di circolarità attraverso assessment qualitativi e metodi analitici come il Life Cycle Assessment (LCA). Successivamente, supporta nello sviluppo di idee di miglioramento (anche con metodologie di open innovation), nella simulazione dei risultati attesi e, infine, nell’implementazione attraverso casi pilota.
Dal sensore all’algoritmo
Nell’ambito della sessione Dal sensore all’algoritmo: come IoT e IA abilitano lo sviluppo di prodotti innovativi Federico Della Bella, Data Science and Artificial Intelligence Innovation in P4I e Cosimo Barbieri, Senior Consultant, P4I si sono confrontati con Serena Ometto, Group Marketing Manager Services presso CAREL su come l’Internet of Things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale (AI) abilitino lo sviluppo di prodotti innovativi e il cambiamento delle logiche aziendali. In particolare la sessione si è concentrata sulla trasformazione da un modello di business focalizzato sui prodotti all’affiancamento di servizi abilitati dai dati.
I fattori abilitanti di questa trasformazione
I fattori abilitanti di questa trasformazione includono una ricca serie di dimensioni come gli aspetti culturali (sia dei clienti che delle aziende), la maturazione del mercato e la nascita di nuovi player di servizio basati sui dati, ma anche, e per certi aspetti soprattutto, la misurazione dell’impatto attraverso metriche che permettono di visualizzare i benefici degli interventi.
Un tema fondamentale in questo senso è poi rappresentato dalle scelte strategiche e organizzative, come l’adozione di un’organizzazione animata da obiettivi specifici con i nuovi business innovativi separati dai business tradizionali, ovvero un modello che abbia motivazione e competenze per far crescere le nuove linee di business.
Della Bella ha poi evidenziato come più del 50% delle aziende con dati provenienti da prodotti connessi non li stia ancora utilizzando. Un potenziale inespresso che può dar corso a nuove forme di sviluppo. La chiave per “sbloccare” questa situazione è nella individuazione di un “business case” specifico che possa fungere da pilota e portare e dimostrare un impatto misurabile.
Competenze multidisciplinari dal digitale al manufacturing
P4I supporta le aziende nell’affrontare questa complessità con competenze molteplici e multidisciplinari che comprendono competenze su machine learning, AI, IoT, security, compliance, con skill legati al mondo manufacturing e con capacità di affrontare le tematiche organizzative in grado di abilitare la costruzione di una strategia e una governance dei dati efficace.
Less is More: senza distrazioni verso la digitalizzazione dei processi
Con Less is more. Come il digitale può trasformare i vostri processi Andrea Bacchetti, Partner & Practice Leader – Operations – P4I ha gestito il confronto con Marco Achilli, CEO IMESA e con Danilo Duina, Responsabile ICT Ori Martin. In particolare Bacchetti ha approfondito come il digitale possa trasformare i processi aziendali, mostrando concretamente che non si tratta solo di scegliere e implementare una soluzione o un applicativo, ma di disegnare e attuare un percorso strategico e culturale che sappia coinvolgere e gestire l’organizzazione, i processi e le metodiche unitamente, naturalmente. alle tecnologie.
Bacchetti ha sottolineato che l’adozione di un approccio “data driven” implica la capacità di estrarre valore dai dati e prendere decisioni consapevoli e tempestive. Il tutto con un elemento trasversale fondamentale che è rappresentato dal coinvolgimento del personale. Chi opera in azienda deve sentirsi parte attiva del cambiamento, non deve avere la percezione o la sensazione di subirlo. Per questo occorre agire con attività di ingaggio sin da subito, ad esempio nell’ambito delle attività di assessment per la definizione dei fabbisogni. La vicinanza e l’integrazione tra IT e business sono a loro volta cruciali: l’IT deve intercettare direttamente sul campo i fabbisogni e deve saper guidare la fase implementativa in modo coerente.
Un percorso di supporto in tre macro-step
In particolare P4I supporta le aziende in questo percorso in tre macro-step: con la identificazione ed esplicitazione dei fabbisogni di business dei processi; con attività di Software e Vendor Selection, utilizzando una metodologia strutturata per confrontare soluzioni in termini di valore, costo e rischio; con il Governo del progetto implementativo, grazie ad attività di project management e, soprattutto, di gestione del cambiamento per tradurre il progetto sulla carta in benefici concreti.
La valutazione data driven dei fornitori
Nella sessione I dati parlano – la valutazione data-driven dei fornitori Marco Perona, Senior Partner P4I e Stefano Belletti, ESG Director Digital360 hanno interagito con Paolo Bentivoglio Chief Procurement Officer presso Gruppo STREPARAVA e con Franco Bellini, Responsabile acquisti presso Alfa Acciai.
Marco Perona ha evidenziato come le supply chain siano diventate sempre più complesse e operino in ambienti esogeni perturbati e incerti. Questo fenomeno in costante evoluzione rende estremamente importante valutare in modo preciso i fornitori in base alla loro capacità di creare valore, al loro livello di rischio e alla loro aderenza a standard di gestione trasparente, etica e non impattante su persone e ambiente.
L’importanza di misurare la performance di ogni singolo fornitore
Perona ha notato che non sempre le aziende dispongono di sistemi adeguati per queste valutazioni. La proposta di P4I si concretizza nel supporto alle imprese nella progettazione e realizzazione di sistemi di “vendor rating” che siano completi, oggettivi, trasparenti e facilmente navigabili. Tali sistemi devono consentire di misurare compiutamente la performance del singolo fornitore e dell’intera rete di fornitura, con una raccolta e una analisi dei dati automatizzata il più possibile per evitare inefficienze.
In questo senso P4I offre sia supporto consulenziale, per la progettazione personalizzata di sistemi di vendor rating, sia elementi standard per un accesso rapido a dati su rischio di fornitura, compliance ESG, reputazione dei fornitori ed eventuali eventi negativi (es. mancati pagamenti). In particolare, sono stati menzionati due servizi chiave: Switch, che permette di quantificare il rischio di fornitura (in termini di probabilità di interruzione della catena e di costi per l’azienda). ESG Scan: soluzione che consente la mappatura in automatico della compliance ESG dei fornitori grazie alla lettura dei dati dai siti web aziendali, evitando questionari laboriosi.
Business Continuity e Innovazione
Nella sessione Business continuity e innovazione. Strumenti per un’impresa resiliente Andrea Berni, Partner & Responsabile Practice QHSE & Sustainability P4I ha ospitato Fabio Murri, Senior Client Manager presso BSI Group Italia con cui ha trattato i temi della relazione tra continuità del business e innovazione.
Le lezioni apprese nell’ambito di questa sessione sono diverse a partire dalla considerazione che non c’è innovazione né continuità operativa senza una adeguata organizzazione: in questo senso il vertice aziendale deve essere in grado di promuovere e sostenere gli investimenti per la business continuity.
C’è poi un tema di Process continuity: ovvero di capacità di gestire e governare i dati aziendali, di leggere gli asset critici, così come i fornitori critici e di mettere a disposizione gli elementi essenziali per la continuità operativa in momenti di difficoltà.
Business continuity anche come strumento di marketing
Berni ricorda che la Business Continuity può essere interpretato anche come strumento di marketing: permette infatti di tradurre gli sforzi di continuità operativa in una leva commerciale, dimostrando agli stakeholder che gli sforzi dell’azienda garantiscono continuità sotto ogni aspetto.
C’è poi un tema di approccio che invita a imparare dai propri errori: perché affrontare casi di disruption rende l’organizzazione più resiliente e forte, permette di trasformare le esperienze vissute (o i benchmark altrui) in elementi chiave per superare le crisi.
P4I in particolare supporta le aziende attraverso percorsi di standardizzazione, interpretati come strumenti fondamentali per l’innovazione. In particolare viene evidenziato come lo standard ISO 56001 (Innovation Management System), permetta all’organizzazione di definire una mappatura dei processi e di gestire in modo organizzato i meccanismi dell’innovazione. Per la Business Continuity nello specifico P4I offre la certificazione attraverso un meccanismo uniforme e standardizzato di lettura dei dati e analisi dei fattori di leva sul business, costruendo un modello condivisibile con l’intera filiera di fornitori e stakeholder.
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