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Bper: «Il rilancio su Popolare Sondrio è un segno di fiducia e valorizzazione del territorio»


L’AD Gianni Franco Papa ribadisce il senso dell’operazione: non solo un’offerta strategica, ma un chiaro messaggio al mercato e alla Valtellina. «Crediamo nella bontà del progetto e vogliamo che il maggior numero di azionisti aderisca. La nostra è un’attenzione concreta al territorio»

«Un segno di attenzione al territorio e un’ulteriore indicazione della bontà della nostra offerta». Gianni Franco Papa, l’amministratore delegato di Bper, intervistato per Milano Finanza, spiega così la decisione della scorsa settimana di rilanciare l’offerta di scambio sulla Popolare di Sondrio con un euro in contanti per ogni azione portata in adesione. «Il valore dell’operazione, come ho detto fin dall’inizio, c’era già tutto – continua Papa – però questa è un’indicazione molto chiara che noi vogliamo dare al mercato, che è quella che appunto riteniamo molto valida questa operazione e con questo rilancio in contanti vogliamo ampliare il più possibile la consegna di azioni da parte del maggior numero possibile di azionisti. Come abbiamo detto fin da subito, noi miriamo all’integrazione piena della Popolare di Sondrio all’interno del gruppo Bper. Abbiamo indicato la soglia del 50% più un’azione come soglia, riservandoci, peraltro anche la possibilità di valutare eventualmente il raggiungimento del 35% più un’azione, ma siamo confidenti di superare il 50%».

In questi mesi Bper e Papa non sono stati fermi. «Abbiamo parlato molto con i territori, con le comunità, con gli azionisti e con gli investitori istituzionali e tutti hanno apprezzato molto la validità industriale, strategica e finanziaria del nostro progetto – sottolinea -. Quindi abbiamo fatto questo rilancio offrendo cash come un segno di attenzione al territorio e come un’ulteriore indicazione della bontà della nostra offerta. Se guardo il mercato da sconto siamo passati a premium, il che vuol dire che il mercato apprezza e considera questa valutazione come una valutazione piena. Questa è un’operazione che porterà delle valorizzazioni finanziarie molto interessanti per tutti i portatori d’interesse, per gli azionisti della Sondrio, ma anche per gli azionisti di Bper». Una fusione che porterebbe il Gruppo ad essere tra i top player con una gestione di financial asset dei clienti superiore ai 400 miliardi di euro, più di 2.000 filiali e circa 6 milioni di clienti.

Un uti8le al 2027 stimato in più di 2 miliardi di euro. Quanto alle preoccupazioni occupazionali Papa ribadisce quanto già dichiarato, anche nella recente visita a Sondrio: «I colleghi della Popolare di Sondrio vedranno incrementare le possibilità di carriera in un gruppo molto più grande e saranno valorizzati da Biper – sostiene -. Non ci saranno problemi dal punto di vista creditizio per i clienti, perché questa è parte del nostro dna. Quanto al tessuto economico noi già assistiamo molte aziende di piccole dimensioni e molte famiglie e continueremo a farlo per il bene della Valtellina, per il bene delle regioni in cui operiamo e della comunità»

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